Premessa cronologica
Una lotta contro il proprio destino
Rin Okumura e suo fratello gemello Yukio sono due orfani che vivono in uno dei monasteri della città dell'Accademia della Vera Croce gestito da padre Fujimoto, un esorcista.
Rin non crede nell'esistenza dei demoni e, al contrario di suo fratello minore, non ha ancora idea di cosa fare in futuro. Ma tutto questo cambia quando, durante il tragitto per un colloquio di lavoro da apprendista cuoco, vede dei corpuscoli neri che fluttuano nell'aria e delle corna apparire sulla testa di uno dei teppisti con cui aveva avuto uno scontro in precedenza. La strana rissa che seguirà avrà per Rin delle conseguenze tali che cambieranno per sempre il suo destino.
Un mashup tra D-Grayman e Soul Eater
Spoiler Alert: Mentre si legge Blue Exorcist non si può fare a meno di avere una sensazione di deja-vu. I protagonisti sono degli esorcisti che devono combattere contro i demoni, (D-Grayman ma anche Bleach); Rin si svela essere il figlio di Satana, il dio dei demoni, destinato a portare distruzione nel mondo in cui vivono gli esseri umani, l'Assiah. (La personalità di Allen presto verrà soppiantata dal 14° e diventerà un Noah - D-Grayman). I protagonisti vanno a scuola in un'accademia per migliorare le loro conoscenze come esorcisti (Soul Eater) e il loro preside, Mephisto Pheles, è un'entità misteriosa e alquanto strana (anche qui non si può fare a meno di citare Shinigami-sama in Soul Eater).
Coincidenze? Capita spesso che aclune tematiche vengano riprese in altre opere, ma in questi primi tre capitoli di Blue Exorcist, la sensazione di leggere qualcosa di nuovo e originale è veramente minima. C'è anche da sottolineare che rispetto a un manga settimanale, ci troviamo di fronte ad un mensile. Nel primo caso la storia viene creata con un ritmo piuttosto serrato, mentre nel secondo viene dato più spazio al prologo, un egregio esempio è il primo numero di Soul Eater in cui vengono introdotti i personaggi principali. Comunque bisognerà aspettare di leggere qualche altro numero per capire se la Kato sarà in grado di dare vita a qualcosa di nuovo o se invece creerà un doppione di quanto si trova già sul mercato.
Lo stile di disegno è molto dettagliato, specialmente negli sfondi. I personaggi principali sono ben definiti nel carattere ma le loro azioni sono abbastanza facili da prevedere, almeno per il momento.
Dopo aver letto solo il primo numero, sinceramente, si è poco propensi nel consigliare l'acquisto di questo manga. La storia non incuriosisce molto, anzi delude parecchio. Anche se lo stile attira, il fatto di leggere cose trite e ritrite annoia decisamente. Potrebbe essere una di quelle opere che ha bisogno di qualche numero in più per ingranare la marcia. Speriamo vivamente sia così per la Kato. Il consiglio di lettura va quindi a chi vuole dare fiducia a questa giovane autrice e a chi legge D-Grayman e Soul Eater.