Portfolio MangArt: Forme Estetiche e linguaggio del fumetto giapponese

Un saggio dedicato a chi vuol saperne di più sui manga

Portfolio MangArt: Forme Estetiche e linguaggio del fumetto giapponese
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Introduzione

Realizzato da Cristian Posocco, attuale direttore editoriale di Flashbook Edizioni, MangArt è un prodotto singolare: un'opera saggistica che si ripromette di analizzare in maniera scrupolosa il linguaggio tipico dell’elaborazione fumettistica nipponica. Un esame attento e minuzioso che cerca di cogliere ogni aspetto del mezzo in questione al fine di tracciare un profilo quanto più completo possibile di quelle opere che vengono pubblicate sotto la denominazione di “manga”.

L'opera

Il libro si apre con una preliminare distinzione tra fumetto ed illustrazione, nella quale l’autore elenca le caratteristiche ed i tratti distintivi di tale mezzo espressivo.

A seguito di questa breve premessa, doverosa per affrontare più compiutamente un discorso sul fumetto nipponico, Posocco concentra la propria analisi sul significato del termine “manga” e dopo averne tracciato un elaborato profilo semantico, segno tangibile della cura riposta dall’autore nella realizzazione del libro, egli si dedica ad una breve cronistoria volta a mostrare al lettore l’evoluzione del fumetto giapponese, dalle vignette comiche alla satira politica, l’innovazione introdotta da Osamu Tezuka e Go Nagai, la rielaborazione dei mezzi espressivi avvenuta negli anni 80 e 90, il boom della produzione, giungendo fino ai giorni d’oggi con il processo di internazionalizzazione del "manga", e l'assimilazione dei codici caratteristici dello stesso nel linguaggio proprio dei fumettisti europei.

Successivamente l’autore si sofferma ad analizzare i diversi generi letterari nipponici, realizzando, a fini didattici oseremmo dire, una distinzione tra criteri di classificazione “esterna” e criteri di classificazione “interna”. L’analisi compiuta in merito ad essi risulta estremamente affascinante: la cura riposta nell’individuazione e schematizzazione degli stessi attraverso l'elencazione di caratteri distintivi inequivocabili, per quanto non universalmente condivisibile (vuoi anche per la sua eccessiva nettezza), consente al lettore di avere una visione quantomai chiara della variegata realtà nipponica.

E’ quindi il turno dell’analisi dei singoli aspetti del fumetto: dagli sguardi alle linee cinetiche, dalle anatomie agli elementi di contorno e gli sfondi; Posocco cerca di chiarire brevemente come se da un lato ogni singolo elemento della costruzione di un “manga” sia frutto di un attento studio ed una copiosa ricerca condotta da parte del suo autore, volto a confezionare un prodotto rivolto ad un target ben determinato, dall'altro ciascuno di questi elementi sia impregnato di un forte significato simbolico, elemento tipico della cultura nipponica. Ed appare assolutamente affascinante seppur nella sua brevità il parallelo realizzato con lo stile di disegno occidentale, volto a sottolineare la netta differenza tra "tempo di lettura" e "tempo diegetico".

Interessante infine l’enorme appendice contenente una indicazione delle opere e degli autori citati all’interno del libro, una indicazione certamente non esaustiva a fronte della mole immensa di prodotti realizzati in terra nipponica, ma sicuramente utile per coloro che vogliano addentrarsi maggiormente nella realtà fumettistica nipponica.

L’autore

Cristian Posocco, il quale vanta una laurea in lingua e cultura giapponese, e ha collaborato regolarmente dal 1997 in poi con svariate riviste specializzate in fumetto e animazione, tra le quali eMotion (di cui è cofondatore), “Mangagiornale”, “Man-Ga”, e “Kamikaze”. Nel Gennaio 2006 è stato pubblicato il suo primo libro, “MangArt”, in cui viene trattato l’utilizzo di un linguaggio visivo e simbolico nel fumetto giapponese. Attualmente egli è direttore editoriale di Flashbook Edizioni, casa editrice fondata da Giampaolo Saetti nel 2001 ed attiva nel campo dei Manga e Manwha dal 2003.

Saggio o narrativa?

MangArt è un prodotto singolare, un testo che cerca di analizzare in maniera pedissequa ogni aspetto del fumetto nipponico e che pur riuscendovi a tratti, con passi di notevole intensità, presenta due ordini di limiti: da un lato l'eccessiva brevità dell'indagine condotta, una scelta che seppur risulti apprezzabile per non appesantire la lettura, è in taluni casi mal gestita essendo taluni aspetti dell'indagine solamente abbozzati; dall'altro la tendenza dell'autore ad esser didascalico e l'eccessivo richiamo ad esempi e citazioni che per quanto possano certamente essere utili al lettore per meglio comprendere certi aspetti dell'opera, rendono fin troppo macchinoso e pesante il prodotto finale.

MangArt: Forme Estetiche e linguaggio del fumetto giapponese In definitiva si tratta certamente di un prodotto singolare e non adatto a tutti. "MangArt" è rivolto principalmente a coloro che vogliano approfondire le proprie conoscenze del fumetto giapponese e comprenderne quantomeno in linea generale i tratti peculiari. I lettori più esigenti potranno obbiettare che l'opera presenta un approfondimento limitato ed una natura eccessivamente didascalica, elementi questi che certamente incidono sul giudizio finale del prodotto. Ad ogni modo il nostro giudizio non può che esser positivo: le numerose citazioni, la ricca appendice, le note e gli schemi esplicativi denotano la cura riposta dall'autore nel confezionamento di un prodotto che, pur con tutti i suoi limiti, rappresenta un primo e serio passo in un campo ancora allo stadio embrionale quale è quello della saggistica inerente il fumetto nipponico.