L'importanza dei numeri
52 è una maxi serie della DC Comics, il cui primo numero è stato pubblicato il 10 maggio del 2006, esattamente una settimana dopo l'ultimo volume di Infinite Crisis.
La serie, vista la sua complessità, è stata scritta da più autori: Geoff Johns, Grant Morrison, Greg Rucka e Mark Waid si sono alternati ai testi in questa maxi serie che riscrive i fondamenti dell’universo DC.
Nella cabala il 52 rappresenta l'impallidire e l'arrivo di cattive notizie, e così, secondo tradizione è stato anche per i fan della Distinta Concorrenza.
52 parte dall’agghiacciante presupposto: cosa succederebbe in un mondo senza Superman, Batman e Wonder Woman?
Così comincia quello che non è finito...
Inutile dire che la serie è composta per l'appunto da 52 numeri di pubblicazione settimanale (per sottolineare lo sforzo creativo possiamo dire che era dai tempi di Action Comics Weekly nel 1988-1989 che la DC non pubblicava settimanalmente), un anno esatto di pubblicazione e comincia dopo l'anno mancante successivo a Infinte Crisis, coprendo quasi tutto l'universo DC e i suoi innumerevoli personaggi, intersecando mondi e storie finora privi di contatto, legandoli ad un concept svolto in tempo reale.
Tutto comincia con la storia dell'Universo (pubblicata a cominciare dalla seconda settimana di 52 fino all'undicesima) dove Donna Troy, guidata da Harbinger, ripercorre la storia del DC Universe, scoprendo subito una falla nel tessuto temporale, ovvero che sarebbe dovuta morire lei al posto di Jade (la figlia di Alan Scott, la prima Lanterna Verde, quella che ha militato nella Justice Society of America).
52: molti personaggi e molte storie
A questo punto sappiamo che l’intero flusso temporale dell’universo è sconvolto, ma trattandosi di DC Comics non aspettatevi uno svolgimento tipo Ritorno al Futuro e tenete bene a mente che la keyword di questa realtà editoriale è la parola Crisis (a buon lettore nessuno spoiler).
52 comincia dove finisce la precedente maxi serie Infinite Crisis e cioè quando la trinità super eroistica per eccellenza dell’universo DC, ovvero Superman, Batman e Wonder Woman, si è rifugiata nella sua vita privata dentro le loro identità segrete e lontana da maschere e costumi.
Agli eroi rimasti non resta che partecipare all’ennesimo lutto, riunendosi alla funzione in memoria di Superboy a Metropolis.
Tra gli astanti, quello che ci interessa particolarmente è il viaggiatore temporale ed eroe in affitto Booster Gold, che quando non vede arrivare Clark, Bruce e Diana, contrariamente a quanto le sue registrazioni del futuro riportano, comincia a pensare che il suo compagno robotico Skeet sia malfuzionante e si mette così alla ricerca di Rip Hunter, altro viaggiatore temporale, per verificare se qualcosa non va nel flusso del tempo e per riparare Skeet.
Privata dei suoi pezzi da novanta (Batman, Superman e Wonder Woman), 52 getta sotto la luce dei riflettori personaggi secondari e dimenticati, riportandoli a nuova vita.
Perno della vicenda è anche Ralph Dibny, meglio noto come Elongated Man (da non confondersi con il buffo Plastic Man, stesso potere elastico e stesso lavoro investigativo), venuto a sapere che la lapide della moglie Sue è stata deturpata da un graffito Kriptoniano (la lettera S di Superman capovolta, simbolo di resurrezione). Dopo alcune indagini riesce a mettersi in contatto con il sedicente culto kriptoniano che afferma di essere in grado di poter riportare in vita Sue.
E come si dice, quando il gatto non c’è i topi ballano, e anche se manca Superman non può invece mancare la nemesi per eccellenza Lex Luthor che nel frattempo ha avviato il suo programma “Everyman Project” destinato a fornire super poteri a chiunque ne faccia richiesta.
John Henry Irons, meglio noto come Acciaio, ha tolto a sua nipote Natasha, perché irresponsabile, l’armatura tecnologica che usava in azione. Natasha, in aperto contrasto con lo zio John, si affida quindi alle cure fornite da Luthor per acquisire super poteri. Zio John è invece vittima di una trappola del presidente della LexCorp e ironia della sorte si trova intrappolato in una pelle di acciaio organico.
Personaggi su personaggi e trame su sottotrame come quelle che vedono Animalman, Starfire e Adam Strange intrappolati su un pianeta alieno dove si incontrano/scontrano con il cacciatore di taglie Lobo; quella in cui Black Adam forma la sua versione totally Black della famiglia Marvel e una lega di nazioni africane-asiatiche in aperto contrasto con la politica degli Stati Uniti, allarmando l’improvvisato trio formato da Question, l’investigatrice privata Adrianna Tomasz, e la nuova Batwoman, i quali si spingono fino al Kahndaq sulle tracce del Intergang, gruppo criminale internazionale con base nello stato preseduto da Black Adam.
Ma anche personaggi come Metalmen e criminali vari hanno le loro belle pagine di azione.
E per cominciare: gli ultimi indizi
Avevamo lasciato Booster Gold alla ricerca di Rip Hunter e del suo laboratorio, l’eroe alla settimana n.6 riesce a trovare il laboratorio che stranamente è in stato di abbandono e una moltitudine di orologi si è fermata sulle 12 e 52 (00:52) mentre sulla lavagna Rip Hunter ha segnato alcuni appunti salienti della vicenda:
"Trova l’ultimo El" - El potremmo dire che sia il cognome della famiglia kriptoniana di Superman (Jor El, il padre, Kal El, il figlio e Kara Zor-El la cugina Supergirl). Dopo Infinite Crisis, Supergirl è stata spedita nel 31 secolo per unirsi alla Legione dei Super Eroi. Ma El è anche il nome del Superboy pre Crisi Mon-El, anche lui unitosi alla legione. Inoltre Superman stesso (Kal-El) è scomparso ma chi è l’ultimo da trovare?
Tornado è a pezzi: Red Tornado (quando si parla di crisi c’è sempre di mezzo lui), membro della Justice League, è stato fatto a pezzi in una battaglia spaziale.
Lo Scarabeo è eterno? Il nuovo Blue Beetle, Jaime Reyes è il nuovo possessore dello scarabeo magico appartenuto al primo Blue Beetle, Dan Garret e al recentemente scomparso (vedi Infinite Crisis) Ted Kord.
Il Team creativo
Tanto e vario. La DC è memore e forse ancora troppo legata a Crisis on Infinite Earth del duo Wolfman Perez e così ha voluto affidare questa nuova serie maxiserie a un team di disegnatori e scrittori improntando il tutto verso il multi.
Un multiverso ha svariati personaggi, diversi punti di vista e solo un grande team creativo di autori può differenziare e variegare tutto ciò esaltando quegli eroi rimasti nell’ombra per molto e forse troppo tempo.
Così sono stati chiamati Grant Morrison, colui che ha portato nell’olimpo del fumetto un perdente del livello di Animal Man, Greg Rucka, l’uomo che ha invece rubato Wonder Woman all’oblio per riportarla ad un adeguato successo editoriale e Mark Waid, il primo dei grandi rivitalizzatori giunti alla DC negli anni 90 sulla serie di Flash.
Un team stellare per una serie fondamentale, forse penalizzato dalla scelta infelice dei disegnatori, troppo regolamentari e dentro agli schemi quando avrebbero potuto e dovuto variare di più caratterizzando i personaggi evitando questo classico stile cartoon.
Uno sforzo paradossale, affidato alle maggiori menti creative del mondo dei comics, ha prodotto questa storia bella è complicata che poteva essere meno complicata è più bella. A volte è sconfortante ritrovarsi di fronte a tanti personaggi senza un degno apparato redazionale che vi spieghi e rammenti quello che è succeso in 40 di storia di vari personaggi. Al riguardo forse un giorno qualcuno scriverà "La solitudine del lettore DC". Rapporto qualità prezzo? Facendo i conti, 52 numeri a 1,75 non è molto economico, forse meglio aspettare qualche versione Omnibus della serie, raccolta in volume, con tanto di note degne di nota.