Recensione Angel Heart

Torna Tsukasa Hojo e riprende uno dei suoi personaggi meglio riusciti: Ryo Saeba

Recensione Angel Heart
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Angel Heart

Ecco finalmente il fumetto che segna il ritorno del famigerato Tsukasa Hojo, un mangaka sempre al centro delle attenzioni sia in patria che in Italia, grazie a pregevoli lavori come City Hunter , tanto per restare in tema, Cat's eye , Family Compo e alcune mini-serie come Rash, Tra i Raggi del Sole e Hojo World.
L'eclettico autore torna al lavoro scegliendo di ripercorrere la via intrapresa con City Hunter, ma sono necessarie alcune doverose precisazioni: in patria questo fumetto ha scatenato l'ira dei fan più agguerriti di City Hunter poichè sono presenti alcune scelte coraggiose da parte dall'autore, in primis una che avviene nel primo numero e che condizionerà l'intero sviluppo della storia.
Si è parlato e si parla tuttora di un universo alternativo creato "ad hoc" dal mangaka, che stavolta ha deciso di non impostare la serie su gag, battute ed episodi, bensì improntando il tutto su una trama più "seria" o perlomeno melodrammatica.
Si, melodrammatica, perchè a volte l'autore calca la mano sulle vicende negative, ma penso sia opinione di tutti che una delle parti più interessanti del prequel sia il finale in cui il cerchio si stringe e la storia si fà decisamente più intensa e bella.

Ma ora, prima di commentare Angel Heart, diamo un abbozzo di trama.

Trama

Tokyo. Stazione di Shinjuku. La lavagnetta "XYZ" non c'è più.
Ryo Saeba è l'ombra di se stesso: un evento ha sconvolto la sua vita, dopo aver raggiunto l'amore di Kaori, a causa di un incidente stradale, lei muore.
Potrebbe sembrare un'anticipazione alquanto sgradita a chi non avesse ancora letto Angel Heart, ma questa precisazione è di fondamentale importanza per capire il fumetto, oltre che la recensione stessa.
Parlare di Angel Heart non è affatto facile, già dalle prime pagine si capisce che non sarà affatto un fumetto "semplice", e difatti ci troviamo ad assistere ad un assassinio in piena regola: la protagonista Glass Heart (cuore di vetro) ha appena tolto la vita ad un padre che si trovava al parco con la figlia.
Subito dopo decide di suicidarsi anche lei e per un motivo o per l'altro si ritrova salvata dai mafiosi che l'avevano assunta: le è stato impiantato il cuore di Kaori.
Ovviamente tra tutte le vicende passa del tempo e quindi ci ritroviamo un Ryo a dir poco irriconoscibile da quel personaggio comico che avevamo conosciuto in City Hunter: difatti è completamente "perso", ha abbandonato l'attività di sweeper e passa le giornate in preda a chissà quali sensi di colpa.
L'inizio è decisamente traumatico per chi cercava solamente gag e battute, ma con il passare del tempo si fa la conoscenza di quei personaggi che pensavamo di conoscere: oltre a Ryo e Glass Heart (che diventa la protagonista del fumetto), ritroviamo anche Umibozu (Falco), Saeko e parecchie delle nostre vecchie conoscenze. Ovviamente tutto visto in una luce completamente nuova. Da qui inizieranno le prime avventure, non più divise in episodi come il prequel, ma in "saghe". La prima è quella introduttiva ,in cui incontreremo per la prima volta il personaggio di Glass Heart, conoscendo finalmente il suo vero nome, parte del suo passato e il suo ruolo nel fumetto, per poi lasciare spazio a un flashback sul passato di Ryo e Kaori. Da qui avrà luogo la storia vera e propria che, complice l'abilità di Hojo, non ha particolari pecche narrative.

Stile ed edizione

Angel Heart presenta lo stile di un Hojo maturo, forse condizionato da alcune scelte poco condivisibili dai fans, ma sicuramente interessanti. Lo stile del disegno si avvicina a quello curato già visto in Family Compo.
I protagonisti cambiano un pò le fattezze originali, ma il disegno è decisamente godibile e curato, come al solito Hojo si rivela uno dei più preparati nel disegno di personaggi verosimili, anche se effettivamente pecca un pò in originalità, dato che i personaggi femminili sono molto somiglianti: ovviamente per un'idea migliore vi rimando alle immagini che correlano l'articolo.

L'edizione in cui è presentata l'opera da parte di Panini Comics comunque non rende merito alla storia, si tratta difatti della classica "sottiletta" da due euro, che corrisponde ad esattamente metà del tankobon originale. Il fumetto nel primo numero contiene anche qualche artwork a colori, ma nel complesso l'edizione è soddisfacente, seppur lontana dall'essere ottima.
Da segnalare che in Giappone è iniziata, inoltre, la lavorazione per la controparte animata di Angel Heart: pare quindi probabile che qualora riscuota un discreto successo in Giappone, come è avvenuto per le serie proposte precedentemente da Hojo, sbarchi anche nel nostro paese.

Angel Heart Come avrete capito parlare di Angel Heart è impresa ardua dato che alcune scelte dell'autore possono essere non condivisibili e quindi difficilmente analizzabili oggettivamente. Ma Angel Heart è senza dubbio una serie meritevole nel panorama italiano. Forse è un'operazione commerciale, forse è un'idea "originale" dell'autore, ma il risultato complessivo è più che soddisfacente e proprio per questo si consiglia la lettura a tutti. Angel Heart propone la rivisitazione del vecchio City Hunter sotto una luce completamente diversa e quindi si propone almeno di innovare quanto già visto e questa è una constatazione che si deve fare. Scrivere un sequel di una storia già affermata non è un compito semplice, ma Hojo proponendo questo "universo alternativo" ha dimostrato perlomeno di non accontentarsi di dare un semplice "contentino" ai fans, pensando piuttosto a lavorare su una serie alternativa. Interessante.