Recensione Angel Wars

Una ragazza ingenua,un mistero vecchio 18 anni e un complotto segreto

Recensione Angel Wars
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Angel Wars

Che la popolarità sia legata alla stranezza e alla singolarità di un'opera è un dato di fatto, per questo spesso molti manga che trattano di tematiche vicine al vivere comune tendono a incappare in spirali di situazioni a dir poco assurde o improbabili, in maniera tale da risultare anch'essi avvincenti come le opere che trattano di temi fuori dal comune.
E' probabile che questo sia il caso di Angel Wars, un manga di Miwa Ueda (già famosa per Peach Girl) e pubblicato dalla Playpress Publishing.
Angel Wars, a dispetto del titolo, che sembra evocare contrapposizioni cosmiche di esseri dalle origini semidivine, è la singolare storia di una normalissima ragazza incastrata in un singolare scherzo del destino.

Trama, canonica o alternativa?

Protagonista della storia di Angel Wars è Maria, una giovane ragazza che desidera più di tutto prendere i voti nel convento dove è stata cresciuta; Maria è una bella ragazza, totalmente pura perché mai è entrata in contatto con il mondo esterno e perciò totalmente ignara di tutto ciò che esula dalla vita in un convento di suore.
Un giorno però Maria riceve una missiva anonima nella quale viene rivelato che la ragazza non è sola al mondo, ma pare abbia un congiunto iscritto in una scuola della stessa città. Ecco quindi che ci troviamo alle prese con una novizia, totalmente ignara di qualsiasi aspetto pratico del mondo reale, la quale, alla ricerca di un presunto parente fa di tutto per iscriversi ad un istituto superiore per poi scoprire che... si tratta di una scuola maschile! Dopo alcune vicissitudini però Maria riesce a farsi ammettere nella scuola praticamente "a furor di popolo" e da qui potrebbero partire tutti i possibili fraintendimenti, siparietti comici e giochi delle parti, tipici dei manga ad ambientazione scolastica; potrebbero... ma non succede.
Passiamo ora al coprotagonista della serie, tale Seiya, un ragazzo che abita nello stesso alloggio (anche se "dormitorio" sarebbe un termine più esatto), in cui Maria ha trovato posto. Seiya è il tipico protagonista maschile da manga sentimentale... bello, atletico, a momenti scostante e che tende a cambiare argomento quando si parla del suo passato.
Tema centrale di questo manga è quindi la relazione che scaturirà dall'incontro di Maria e Seiya, relazione parecchio controversa, visto e considerato che la ragazza è sempre fermamente convinta di essere destinata ad essere una suora, anzi, si può dire che questa sia l'unica cosa di cui sia completamente sicura.
Infine abbiamo da aggiungere a tutto questo il parente "fantasma" di Maria, una figura indistinta che fino alla fine aleggerà come un'ombra dietro le spalle dei protagonisti.

Note sull'edizione e annotazioni varie

L'edizione Playpress di questo manga è palesemente nella norma di questa casa editrice: un buon adattamento sia grafico che testuale, prezzo medio, impaginamento e stampa più o meno sufficenti e carta di qualità quasi media.


Dal punto di vista grafico, il tratto del disegno e del character design è quello molto curato e a volte quasi troppo elaborato a cui i lettori affezionati a Miwa Ueda sono ben abituati, mentre dal punto di vista stilistico ci troviamo di fronte a un'opera su cui è difficile dare un giudizio univoco: da un lato infatti abbiamo un manga con una protagonista talmente ben caratterizzata da risultare viva, dall'altro è da denotare come la parte del leone sia svolta solo da due o tre personaggi principali, facendo di modo che tutti quelli secondari risultino delle macchiette poco più che abbozzate e creando così un effetto di chiaroscuro stilistico che, paradossalmente, non privilegia né protagonisti né personaggi di secondo piano.

Angel Wars Per concludere, si può dire che Angel Wars sia un'opera certamente gradevole per gli amanti degli shojo, ma per alcune scelte stilistiche tende a risultare un tantino ripetitivo o prevedibile, nonostante si tratti di un'opera più o meno breve (4 volumi).