Recensione Black Lagoon

Azione, sparatorie, divertimento e anche qualcosa in più

Recensione Black Lagoon
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Black Lagoon

Black Lagoon nasce come manga nel 2002 dalla penna di Rei Hiroe. Raggiunto ben presto un buon successo nazionale, viene pubblicato in molti paesi esteri, tra cui anche in Italia a cura di Panini. Nel 2005 Sunao Katabuchi e MadHouse decidono di farne un anime di 12 episodi, il quale viene trasmesso con tanto successo nella prima parte del 2006 che già nello stesso anno compare una seconda serie, The 2nd Barrage, sulle tv nipponiche. In Italia entrambe le stagioni sono state pubblicate da Panini, ma sull’edizione della prima grava un infamante doppiaggio voluto da MTV, che ne aveva acquistato i diritti per la trasmissione TV. Nel frattempo, complice anche il passaggio TV, è stato detto molto a suo riguardo: alcuni lo hanno criticato per presunta mancanza di “profondità”, altri lo hanno apprezzato per il sangue che scorre a fiotti e le scene d’azione mozzafiato, in pochi hanno capito che a queste ultime s’affianca anche una costruzione dei personaggi che, sotto un’apparenza superficiale e qualche ingenuità, è una delle migliori degli ultimi tempi.

Dalla città in cui è sempre inverno, il posto in cui vivevo

Rokuro Okajima è un insignificante impiegatuncolo giapponese, arrivista e amico dei compromessi quanto basta per farsi maltrattare e uscire insieme ad antipatici superiori. Dio corre in suo soccorso quando, incaricato di consegnare un CD-ROM, si trova coinvolto in una losca operazione per rubare il disco che porta. Preso come ostaggio insieme al suo prezioso bagaglio, viene però abbandonato dalla sua compagnia e inizia a simpatizzare con i rapitori, immorali quanto i suoi colleghi, che però erano in “malafede” e per niente divertenti. Alla fine, anche se la sorte gli offre l’occasione per tornare alla sua vecchia vita con tanto di promozione a capo-reparto, decide saggiamente e con lo stupore di tutti di restare a fare il mozzo sulla barca dei rapitori e darsi a una vita più piacevole e avventurosa. I suoi nuovi tre compagni, che agiscono sotto il nome di (Black) Lagoon Company e si occupano di consegne illegali, sono molti diversi tra loro e, anche se più o meno aderiscono ai ruoli canonici del genere, hanno un non so che di particolare che li salva dall’etichetta di personaggi stereotipati. Revy, il personaggio più rude dei tre, segnata da un’infanzia drammatica e nemica d’ogni valore pre-assunto, è una sanguinaria pistolera che spesso gode ad uccidere; Dutch, un colossale nero che gira in abiti militari, è il riflessivo capo della piccola banda; Benny Boy è un ragazzo esperto d’informatica restio all’azione e trovatosi lì un po’ per caso.

Made To Entertain

Miscela esplosiva di sangue, azione e pallottole, puro svago concentrato in 12 puntate, spoglio di artifizi o altre astuzie ruffiane, racchiude intensità in due frasi per poi proseguire a divertire nel modo più leggero: tutto questo è Black Lagoon, una delle migliori produzioni dei tempi recenti. Intendiamoci, non è l’anime perfetto e, a causa di qualche caduta di stile (vicende del ragazzo sudamericano, banalità di troppo qua e là), nemmeno un capolavoro epocale ma è certamente tra le serie più entusiasmanti importate in Italia negli ultimi 5 anni. La colonna sonora adeguatissima e una grafica di primo livello (colori e rispettive tonalità scelti con cura maniacale) completano l’opera e l’ultima delle due conferma MadHouse come il prinicipale studio d’animazione giapponese insieme a Production I.G.
Anche concettualmente c’è molta carne al fuoco. Partendo dal principio, la critica allo stile di vita giapponese, presente nei primi episodi e neppure tanto seriosa, ma che dovrebbe comunque far riflettere i molti otaku italiani che vedono il Giappone come una terra promessa. In seguito la rabbia di Revy contro Rock, l’ideale nemico di sempre ritrovato come compagno e collega.
Indegna quindi d’attenzione la critica d’esser poco profondo e americano, visto che quasi tutte le altre produzioni recenti, parlando sinceramente, non sono di certo più profonde ma, semmai, sfruttano solo alcuni stilemi (protagonista, preferibilmente maschio e adolescente, con qualche turba psicologica; citazioni, poco necessarie e pretestuose, dalla cultura europea) per cercare di conferirsi una serietà che potrà apparire tale solo ad un occhio ingenuo ed inesperto. Inoltre lamentele di questo tipo mostrano anche di non aver colto i frequenti riferimenti all’esistenzialismo francese che, se non sono sbandierati come le mille citazioni di un Ergo Proxy, sono certamente molto più significativi.

Edizione DvD

L’anime, come già anticipato, è stato pubblicato in Italia sotto il patrocinio di MTV che ha richiesto un doppiaggio adatto per la trasmissione televisiva (ormai è tempo perso lamentarsi di stupri come questo) e quindi castrato di alcune volgarità in molti dei dialoghi. Eccettuato ciò, l’edizione rientra nelle media della casa modenese. Video in 16:9, con colori forti e ben definiti e privo di imperfezioni tali da saltare all’occhio di uno spettatore qualsiasi. Tre le tracce audio: italiano, Dolby Digital 5.1 - italiano, Dolby Digital 2.0 - stereo - giapponese, Dolby Digital 2.0 - stereo; tra queste va menzionato la 5.1 in italiano che si distingue per il buon uso che fa del vostro impianto. Molto utili i sottotitoli incensurati in italiano che placheranno almeno in parte l’ira dei puristi. La confezione del DVD è il classico amaray con copertine molto interessanti e un cofanetto in cartonato per mettere insieme i vari dischi. 24,90 euro il prezzo di ciascuno dei tre dischi in cui è divisa la serie.

Black Lagoon Black Lagoon è un anime onesto: promette divertimento allo stato puro, dà divertimento allo stato puro e anche qualcosa in più. Una serie che qualunque animefan dovrebbe vedere. 12 puntate che scivolano via in men che non si dica, togliendovi il tempo di estrarre il disco dal vostro lettore DVD, travolgendovi con tanto buon divertimento e, nel contempo, avvalendosi d’una caratterizzazione dei personaggi decisamente inusuale per tanta azione e sparatorie. Che aspettate?! Correte a svaligiare la vostra fumetteria!