Recensione BlockerCorps IV Astrorobot

Una potente razza aliena sta per invadere la Terra; quattro giovani eroi, con i loro robot, sono l'ultimo baluardo del nostro pi

Recensione BlockerCorps IV Astrorobot
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Astrorobot

Astrorobot - Contatto Ypsilon ("Blocker Gundan IV Machine Blaster"), ribattezzato dalla Dynamic Italia in Blocker Corps IV Astrorobot, è un anime realizzato nel 1976 e trasmesso in Italia nel 1980; ha come triste primato di essere l’ultima serie mandata in onda dalla Rai a causa delle polemiche sulla violenza dei cartoni giapponesi, scatenatesi dopo l’avvento di Goldrake. La serie, prodotta dalla Ashi Production (Baldios e Gotrinitron) su una idea degli autori Hatta Akira e Sato Toshihiko, fu commissionata allo studio Nippon Animation (Ape Maia, Conan il ragazzo del futuro, Sampei) che ne realizzò trentotto episodi ed inserendo un elemento che da lì a pochi anni avrebbe cambiato il modo di fare degli anime.

La storia

Tutto comincia all’alba di una tranquilla mattina, mentre un transatlantico solca deciso le onde dell’oceano. All’improvviso un enorme serpente a quattro teste si leva dall’acqua e distrugge tutto quello che incontra. E’ il preludio di una lunga e sanguinosa guerra. I Moguru sono un popolo fuggito 200.000.000 di anni prima dal pianeta 5-D che si trovava tra Marte e Giove e che venne distrutto da una pioggia di meteoriti siderali. I Moguru, esuli dello spazio, decidono così di insediarsi nelle profondità marine del pianeta Terra dando così origine al glorioso Regno degli Atlantidi; essi però hanno una struttura biologica che non consente loro di resistere ai raggi solari ma, quando il grande scienziato Nostar riesce a creare speciali maschere protettive, decidono di invadere anche le terre emerse.
Affondato il transatlantico, il mostro si spinge così sulle coste giapponesi compiendo massacri apocalittici. Le forze di difesa terrestri sono inefficaci; l'ultima possibilità di salvezza sembrano essere gli Astrorobot, quattro potenti robot progettati dal defunto professor Oryo. L'unico problema è che per pilotare i robot sono necessari quattro ragazzi dotati di "potere Ypsilon", la facoltà di resistere a forti elettromagnetismi. Uno dei quattro piloti necessari, Yishida, è già all'Astro base e gli altri (nell'ordine Ylly, Yinta e l'inizialmente restio Yanosh) vengono scovati dai servizi segreti e invitati a collaborare.
Inizia così la saga dei nostri quattro eroi e dei loro robot : Yishida, pilota del robot “Terremoto Stellare”, Ylly su “Sfondamento Galattico”, Yinta con il suo “Turbine Solare” ed infine Yanosh su “Tempesta Spaziale”.

Non c'è forza nella galassia

A più di trent’anni dalla sua messa in onda e qualche centinaio di serie sulle spalle, l’ossatura dell’intero anime non risente del tempo che passa; al contrario si dimostra più attuale di alcuni prodotti che si spacciano per tali. Diversamente da quasi tutte le serie di quel periodo, Astrorobot non propone un solo protagonista ma quattro personaggi ognuno con le proprie caratteristiche ben definite, sia nel bene che nel male. Altro elemento fortemente diversificativo sono i quattro robot, che non si uniscono in uno più grande e potente ma la loro unione genera “solamente” un attacco speciale: cio’ che ci troviamo davanti è una squadra che per un bene superiore cerca, spesso non riuscendoci, di far convivere e collaborare quattro anime completamente distinte.
Yanosh è un frutto marcio della società e un presuntuoso elemento degli Astrorobot che stenta a capire il significato della guerra che conduce; un essere senza una razza che si trova, confuso, a dover combattere contro i suoi simili e a non capire perché i suoi simili combattono lui. Yanosh simboleggia il paradosso della razza umana: conosce l'insensatezza della guerra ma continua a farla; incarna per assurdo lo stesso dramma che le società umane vivono: l'uomo che combatte contro i suoi simili. Yanosh può contare nella sua "guerra solitaria" su un giovane amico, il piccolo Yinta. E' lui che gli sta vicino e lo difende anche dalle più dure rimostranze della razza umana. Yinta è lo specchio dei sentimenti che Yanosh non riesce ad esprimere, è la voce della buona coscienza. Chi meglio di un bambino può essere espressione e voce di innocenza e bontà? Gli uomini infatti, per essere tali, sono duri, maturati nella paradossale inflessibilità di idee e opinioni; "l'uomo" deve essere granitico, non può dare importanza ai sentimenti. Avrebbe l'intelligenza per farlo, ma non è educato nel percepirli e rispettarli.
Yishida è un "uomo"; è il comandante del gruppo, un "uomo" sicuramente all'altezza di ogni situazione ma incapace di affrontare le persone senza aggredirle. Yishida, forte della sua fermezza, incarna le caratteristiche ideali di un comandante ma ha gli stessi difetti di molti padri di famiglia: guidare i figli senza però saperne ascoltare il cuore.
Ylly è certamente il pilota meno "colorato", il "neutro" del gruppo. E' un pilota che, pur avendo qualche travaglio interiore, ha saputo adeguarsi al "sistema" senza manifestare disappunti. Recepisce un ordine e lo persegue pedissequamente. Fin dall'inizio collaborerà con il gruppo senza discutere e senza sovvertire le decisioni del comandante Yishida. Insomma, è il tipico brav'uomo servizievole e dignitoso che fa il suo dovere e che ha accettato il ciclo della vita. Ha accettato altresì il fatto che ci sia un'età per essere bambini e un'età in cui si diventa adulti, con tutti i paradossi del caso.
Infine c'è Uka con il suo amore nascosto per Yanosh e il suo celato rifiuto verso il comandante Yishida: si ama ma non si è ricambiati; si porta rancore per una vita che non va mai come si vorrebbe. E questo coinvolge tutti: duri e ribelli, deboli e forti, è un qualcosa che trascende il razionale e in cui siamo tutti uguali.

Edizione DVD

La serie Astrorobot viene proposta in Italia da Dynit in due Box, ognuno formato da quattro DVD. L'anime è stato completamente restaurato e rimasterizzato e mostra il meglio di se nella sezione video; video ottimamente compresso, con colori molto vividi e senza quasi nessun segno del tempo. Stesso discorso anche per il comparto audio, già ottima al suo primo passaggio televisivo, qui riportata fedelmente in Dolby digatal dual mono. Unica pecca la mancanza di extra: presenti solo le versioni originali delle sigle di apertura e di coda, un poster (Box1) e un piccolo book (Box2), ma qui la colpa è dovuta più all' "anzianità" della serie che della casa Dynit che ha cercato di proporre tutto il materiale disponibile.

BlockerCorps IV Astrorobot Gli Astrorobot è una serie un po' atipica per il periodo ed il contesto della prima apparizione televisiva. Apparizione che passò molto in sordina, almeno in Italia, visto lo strapotere del tempo delle varie serie "nagaiane". Oggi, grazie a Dynit, viene portato ad una seconda vita che merita, anche grazie all'ottimo lavoro di rimasterizzazione e digitalizzazione effettuato, una visione da tutti gli appasionati, più vecchiotti e non, per scoprire che sul finire delgi anni '70 non esisteva solo Goldrake & Co. ma serie che con la loro originalità avvrebbero influenzato le generazione future di registi e sceneggiatori.