Recensione Boys be...

Tante brevi storie romantiche che vi coinvolgeranno sorprendentemente

Recensione Boys be...
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Boys Be...

Nel colorato panorama delle produzioni targate Dynamic Italia, siamo stati spesso abituati a scoprire piccole storie capaci di conquistarci pur essendo tanto distanti dai nostri costumi:VHS che finivano col venir considerate davvero speciali,piccole perle che a modo loro ci parlano di sentimenti, amicizia, affetto...è il caso dell'appena arrivato Hand-Maid-May, o forse, più vicini al nostro caso Le situazioni di lui e leicon le sue caricature, le esagerazioni dei protagonisti, le gag umoristiche, quell'aria d'allegria sfrenata che perde significato, quasi stona, nel momento in cui sopraggiunge la classica scena madre, in cui i sentimenti dei personaggi vengono svelati nel loro lato più intimo e personale.
Tra i banchi di scuola: con quelle rigide discipline, i club sportivi e l'orologio della torre che rintocca l'inizio delle lezioni, la primavera e i viali alberati...
La tipica stereotipata scena dell'alunno in ritardo, l'amica di sempre che ti rimprovera severamente... un turbine d'emozioni, un'alito di vento che raggiunge i petali dei ciliegi in fiore e d'un tratto t'accorgi che il cuore ha iniziato a battere.
Boys Be... è questo, essere ragazzi, e diverse storie nate all'interno di un mondo fatto di frenesia e discipline, in cui i giovani sembrano esser riusciti a trovare il modo più semplice e dolce con cui manifestare le emozioni e i propri sentimenti che li rendono tanto speciali e diversi fra loro.
Sebbene il genere delle cotte adolescenziali o dei grandi amori eterni sia trito e ritrito nella lunga storia dei manga e degli anime, è incredibile notare come questo Boys Be... riesca nel suo intento, non di apassionare, quanto di conquistare lo spettatore.
Tutto viene raccontato con naturalezza, è come ascoltare una storia dolcissima, condita dall'atmosfera variopinta delle tradizioni nipponiche.

Sketch!

E' proprio questa semplicità che rende tanto diversa questa collana di storie dalle altre produzioni del genere.
Le trame trovano una freschezza invidiabile, che trae tanta forza dalle situazioni più quotidiane della vita riuscendo nel non facile tentativo di mostrare efettivamente qualcosa di nuovo dai mille equivoci su cui ruotano storie più commerciali come per esempio un Ranma1/2.
Anche qui abbiamo un protagonista, il giovane Kyoichi Kanzaki e la sua amica d'infanzia, Chiharu Nitta... di cui è segretamente innamorato, ma Boys Be... non è una semplice storia d'amore, come la voce di Kioichi spiega all'inizio del video, i ciliegi con il loro silenzio hanno assistito a centinaia di diverse storie, alcune finite bene, altre male... il video sembra voler dare un pò voce a questi "silenziosi compagni" seguendo già dal secondo episodio un'altra vicenda, con nuovi personaggi e nuove situazioni.
Una nota di plauso va anche alla realizzazione, un character design semplice e piacevole, e una colorazione al computer caratterizzata da toni sempre brillanti, rendono la visione scorrevole, e sembra quasi di essere immersi in uno di quei "simulatori d'appuntamento" tanto diffusi fra i giovani in Giappone.

Boys Be... Non si tratta assolutamente di un "polpettone" sentimentale: Adatta un pò a tutti, una serie che consiglierei sopratutto agli inguaribili romanticoni^_^ capace di conquistare per la sua semplicità e per il valore che da sola riesce ad attribuire anche a un semplice sorriso, la poesia con cui vengono raccontate le vicende colpisce con sicurezza direttamente il cuore dello spettatore, tutto è abbastanza scontato, ma impreziosito dall'atmosfera surreale tipica dei tokimeki, una brezza dolce e delicata che solleva al suo passaggio migliaia di petali rosa dal selciato, ogni petalo è un'emozione e un ricordo indimenticabile.