Recensione Brothers

Due ragazzi e una ragazza, tre fratelli, in una situazione non proprio normale

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Brothers

Singolare miniserie in tre volumi pubblicata da Star Comics nel 2003, per molteplici ragioni l'opera scaturita dalla mano di Sho-U Tajima che andremo ad esaminare può essere definita una vera e propria incognita.

Tre fratelli

Confezionata in un'edizione decisamente nella media che non contribuisce ad accrescere il già discutibile valore di quest'opera, la storia è, in verità, piuttosto semplice: Shunpei, Kyohei e Anko Akai sono tre fratelli gemelli la cui madre è morta nel darli alla luce, mentre il padre, Eichi, è una figura nebulosa che appare e scompare continuamente nel giro di poche ore, per poi assentarsi per mesi e mesi. La vita dei tre fratelli trascorre tranquilla, fino a quando, giunti ormai in piena adolescenza, Shunpei e Kyohei non si accorgono che l'attrazione provata per la sorellina va oltre il canonico amore fraterno. Non passerà molto tempo prima che i due, accortisi dei sentimenti comuni provati verso Anko, entrino in pieno conflitto, generando un'infinità di malintesi e situazioni bizzarre al limite del comico. Frattanto, Anko pare non essersi accorta di niente, e continua beatamente la propria felice vita familiare perennemente coccolata dai fratelli, che, parallelamente a questa innaturale attrazione, coltivano anche relazioni tutto sommato naturali. Tutto ciò potrebbe risolversi in un nulla di fatto se il loro padre, in una delle sue brevi visite, non si lasciasse sfuggire che in realtà i tre giovani non sono figli della stessa madre e che Shunpei e Kyohei sono stati adottati; rivelazione immediatamente smentita dietro la pretesa di un'ennesima burla da parte del poco serio genitore, che pur non preoccupandosene per niente mostra di essersi comunque accorto degli "ambigui" sentimenti verso la sorella provati dai due figli maschi.

Sarà poi vero che sono fratelli gemelli? Oppure sono effettivamente nati da tre madri diverse? E, in tal caso, per quale motivo il loro padre li lascia ancora vivere sotto lo stesso tetto?
Sappiatelo: le risposte ad alcuni di questi interrogativi non si vedranno mai...

Brothers Sicuramente, il maggior pregio e merito di questa serie è quello di presentare il classico triangolo amoroso sotto una luce nuova: una prospettiva "strana" mai troppo esplorata, essendo in linea di massima l'amore tra fratelli un argomento tabù. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un disegno decisamente incostante che in alcuni casi appare addirittura affrettato e da una trama dispersiva costellata di flashback della vita dei tre giovani nel succedersi degli anni, che a conti fatti si può a malapena definire una storia. I tre protagonisti, inoltre, non presentano una caratterizzazione particolarmente approfondita, lasciando spesso la scena a personaggi secondari ben più carismatici. In conclusione, un titolo da prendere in esame soltanto se certi di essere seriamente interessati alla trama o alle tematiche piuttosto singolari trattate.