Recensione Civil War

La Guerra Civile Marvel è scoppiata! Tu da che parte stai?

Recensione Civil War
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Civil War

Era da molto tempo che in casa Marvel non si respirava l’aria di un mega-crossover; una saga in grado di smuovere le fondamenta di tutto l’universo, di sconvolgere le vite di tutti i supereroi (e non solo). Quale evento può avere questo effetto dirompente? Una guerra civile. Questa è stata la risposta balenata nelle fumanti teste pensanti della Casa delle Idee.
Civil War è un crossover come non se ne vedevano da anni, tutti i personaggi Marvel sono stati toccati da questo maxi-evento e tutti hanno dovuto rispondere alla domanda che fa da slogan alla saga.
"Tu...Da che parte stai?"

Crossover

Evento che riunisce personaggi appartenenti a diverse serie. Di solito questo accade per fronteggiare minacce universali, come la distruzione della terra o dell'universo intero. I crossover possono svolgersi all'interno di collane già esistenti, in numeri speciali o entrambi.

E guerra sia...

I New Warriors non sono mai stati una squadra famosa. Tra di loro solamente Speedball era il più conosciuto e parliamo di un superuomo in grado di rimbalzare come una palla da una parete all’altra. Probabilmente, consci di questo, i New Warriors decisero di accettare la proposta di un network: partecipare ad un reality. Delle telecamere li avrebbero seguiti in ogni momento della loro vita come supereroi. L’idea ebbe un discreto seguito, ma il successo colpì alla testa Speedball, portandolo ad attaccare in gruppo dei supercriminali di prima categoria nascosti in una casa a Stamford, una piccola e pacifica località del Connecticut. Destino volle che tra questi supercriminali ci fosse Nitro, in grado di generare un esplosione senza subire danni.
I New Warriors attaccarono, seguiti dalle telecamere, ma vennero notati prima del tempo e Nitro, quanto mai deciso a non farsi catturare, provocò un esplosione che rase al suolo gran parte della cittadina, uccidendo ben 600 civili, tra cui i New Warriors e dei bambini che si trovavano in una scuola. Tutti i supereroi in grado di dare una mano giunsero sul luogo in cerca di superstiti, ma non ne trovarono. I cittadini di Stamford insorsero insieme al popolo americano. I New Warriors avevano provocato Nitro e lo avevano attaccato senza il giusto addestramento e chissà quanti superuomini come loro potevano divenire delle minacce per i cittadini. Il governo pertanto decise di attuare una legge che obbligava tutti i superuomini a rivelare la loro identità allo Stato e seguire un corso d’addestramento che, in caso di superamento, gli avrebbe conferito il permesso di esercitare i loro poteri. Chiunque si fosse rifiutato, sarebbe divenuto un criminale a tutti gli effetti.
Fu proprio questa legge a dividere dei supereroi che un tempo lavoravano insieme. C’era chi la trovava giusta e inevitabile come IronMan e chi, come Capitan America, la riteneva un affronto verso la stessa figura del supereroe; come potevano inoltre assicurare che le loro identità sarebbero state al sicuro? Che i loro nemici non sarebbero venuti in possesso di quelle informazioni mettendo in pericolo i propri familiari?
Così, in un attimo, il mondo dei supereroi Marvel fu diviso. Da una parte IronMan e tutti quelli d'accordo col governo, dall’altra Capitan America, deciso a resistere con ogni mezzo grazie all’aiuto di un gruppo di ribelli. La guerra civile era ormai esplosa e nessuno poteva restarne fuori, nemmeno i supercriminali che, ingaggiati dal governo, si misero sulle tracce dei supereroi ribelli. Quest’ultimi nel frattempo non avevano smesso di fare il loro “lavoro”, continuando a fermare i criminali per poi fuggire dalle forze di polizia e dai loro stessi ex compagni.
Ma dove tenere delle persone in grado di distruggere una parete di metallo con il solo pensiero? A questa domanda trovarono risposta due delle menti più geniali del mondo marvel: Tony Stark (IronMan) e Reed Richards(Mr. Fantastic). Insieme idearono e costruirono un supercarcere situato nella zona Negativa, un mondo parallelo al nostro di cui si deve la scoperta allo stesso Richards e da cui è impossibile scappare. Gli eventi, ormai incontrollabili, porteranno a scontri all’ultimo sangue che vedranno supereroi morire per mano dei loro stessi amici.

Superuomini

Esseri dotati di poteri non dovuti ad una mutazione spontanea del proprio DNA(mutanti) ma ad eventi esterni, volontari o involontari.

Le due fazioni

E’ lapalissiano come gli autori di Civil War abbiano tentato di non schierarsi apertamente con una delle due fazioni. Almeno all’inizio il loro intento era quello di mostrare che nessuna delle due parti era realmente nel torto, in modo da far dividere gli stessi lettori in due fazioni distinte. Quest’idea però è stata accantonata col passare dei numeri(o non è affatto riuscita), lasciando che la fazione dei ribelli fosse vista come quella dei giusti, facendo fare ad IronMan e soci delle scelte più che discutibili che non potevano non attirare l’antipatia dei lettori. Nonostante questo è difficile pendere totalmente da una delle due parti e proprio per questo ogni vittoria sembrerà una sconfitta, proprio come in una guerra civile.

La Guerra Civile di Wolverine

I mutanti, essendo già sotto lo stretto giogo del Governo, non sono inseriti nella lista di registrazione, ma Wolverine non è tipo da restare fermo di fronte ad un evento come quello di Stamford. L’artigliato canadese ha deciso infatti di vestire gli abiti dell’angelo della vendetta e farla pagare una volta per tutte a Nitro, il vero responsabile (secondo lui) del massacro. Durante le sue ricerche Wolverine se la dovrà vedere con ogni genere di ostacolo, dagli Atlantidei decisi a vendicare la loro principessa (faceva parte dei New Warriors) ad una strana e misteriosa organizzazione che ha utilizzato Nitro come un’arma, ma a quale scopo? Toccherà a lui scoprire chi è il vero responsabile della guerra civile e del massacro di Stamford.

Come orientarsi nella lettura di Civil War

Ma qual’è il modo migliore per leggere e gustare appieno Civil War?
Il filone principale è stato diviso in 7 albi che presentano gli eventi principali della guerra civile, mentre tutte le altre sottotrame sono stato divise nelle varie collane Marvel e in alcuni numeri speciali. Il ruolo di questi è quello di presentare la storia sotto altri punti di vista. Molto spesso infatti capiterà di assistere alla stessa scena ma vista e disegnata su due diverse collane, tutto questo proprio per rendere al meglio l’universalità della saga. Se non si è disposti a spendere un patrimonio e leggere tutto lo scibile riguardante Civil War non vi resta che comprare i sette albi principali (essenziali) e poi selezionare gli altri in base alle vostre preferenze sui personaggi. Tutto questo è stato semplificato con l’aggiunta di una scritta a caratteri cubitali, “Civil War” appunto, su ogni fumetto che presenta dei riferimenti (seppur minimi) alla saga. Così vi sarà più semplice trovare (essendo Panini si fa per dire...) tutti gli albi che riguardano la Guerra Civile vista dagli occhi del vostro personaggio preferito. Bisogna tener presente però che gli albi contenenti le storie più utili alla comprensione della saga sono quelli di Wolverine e de l’Uomo Ragno.

La Realizzazione

Volendosi limitare ai 7 albi principali, non si può rimanere indifferenti di fronte ai meravigliosi disegni di Steve McNiven. La trama è quanto mai complessa e articolata, infatti alcuni degli eventi più importanti non sono presenti negli albi principali. L’unica nota che potrà infastidire qualcuno è il finale; finale che ha una storia quanto mai travagliata. Gli editor Marvel stavano ormai litigando da giorni sulla conclusione della saga quando fece capolino dalla porta Joss Whedon, passato di lì per consegnare altri lavori. In un attimo il papà di Buffy riuscì ad accontentare tutti ideando un finale che... non è un finale. I fedeli lettori Marvel sono abituati da anni alle maxi-saghe e tutte queste avevano un finale ben delineato. Civil War si differenzia da queste: in un certo senso la saga fa da trampolino di lancio per una serie di cambiamenti che sconvolgeranno e coinvolgeranno l’intero universo Marvel negli anni a venire; vi basti sapere che uno degli eventi più importanti e drammatici della serie (a differenza di tutte le testate giornalistiche poco serie qui non verrà citato) verrà presentato su di un albo esterno al filone principale.

Civil War Civil War è una saga che non si conclude con il suo settimo numero, ma che ha dato il via ad una sorta di effetto a catena che modificherà il mondo Marvel in via definitiva (?). Non aspettatevi dunque un finale ben delineato. Nonostante questo è un evento che tutti i lettori Marvel non possono ignorare. Se intendete comprare solo Civil War rimarrete delusi inevitabilmente dalla conclusione, ma apprezzerete comunque la maestria degli intrecci e dei disegni che vi accompagneranno nella Guerra Civile.