Recensione Devil: Marvel Omnibus

La visione di Frank Miller...

Recensione Devil: Marvel Omnibus
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Uno stravolgimento classico di un eroe Marvel

Un classico eroe Marvel ridefinito da uno dei più grandi visionari del mondo dei fumetti: dopo essere diventato cieco a causa di radiazioni che gli hanno acuito gli altri sensi e l’hanno dotato di un ‘radar’ che gli permette di percepire il mondo intorno a lui, Matt Murdock si è trasformato nel supereroe Devil.
Ora in questo volume lo vedremo attraverso gli occhi di Frank Miller.

Frank e Matt, Miller e Devil

Leggi Frank Miller e pensi ad universo decadente ma solido nel prinicipio dei suoi eroi.
L’eroe di Miller è spesso l’ultimo baluardo della giustizia in un mondo impazzito, portato alla deriva da interessi politici o economici. Miller viene spesso associato al genere noir ma è un esempio sminuente del genio visionario di questo autore che si è ispirato all’epica, quella classica a quella islandese, e a grandi maestri del cinema come Akira Kurosawa e Sergio Leone.
In Frank Miller c’è tutto questo e molto di più.
Leggi Miller e dici Sin City, Il ritorno del Cavaliere Oscuro, Give Me Liberty e Hard Boiler ma non solo, c’è anche il cinema cominciato con le sceneggiature di RoboCop 2 e RoboCop3, opere non riuscite perché quasi nessuna delle sue idee è stata usata nella versione definitiva dei film.
Miller ha poi collaborato all'adattamento cinematografico di Sin City ad opera di Robert Rodriguez e nel 2007 è uscito 300, tratto dalla sua graphic novel dedicata ai 300 spartani di Re Leonida I, che combatterono alle Termopili contro l’invasore imperatore persiano Serse. Quest’anno è invece uscito The Spirit, film diretto dallo stesso Miller e dedicato alle avventure del personaggio creato da Will Eisner.

Insomma Frank Miller è l’uomo che ha portato il cinema nel fumetto e il fumetto al cinema.
Ma l’autore della rivoluzione del fumetto americano anni 80 si è fatto le ossa su un personaggio borderline come Devil, che prima del suo arrivo era considerato “a minor character”, un personaggio di serie B, nonostante sulle pagine del Diavolo Rosso fossero già passati autori del calibro di Stan Lee, Roy Thomas, Gerry Conway, Steve Gerber, Bill Everett, Wally Wood, Gil Kane, John Romita Sr. e Gene Colan.
Miller e Devil o Devil e Miller, se preferite, sono cresciuti insieme, entrando grazie a questo loro sodalizio nelle pagine dell’Olimpo del fumetto.

Devil, un eroe che comincia ad avere paura

Matt Murdock in età adolescenziale è vittima di un incidente radioattivo che gli toglie il dono della vista ma migliora i suoi sensi rimanenti in maniera straordinaria, sviluppando inoltre un particolare Senso Radar. Queste abilità inducono il giovane Matt a difendere i più deboli dal crimine, diventando il supereroe Devil.

Ma suo padre Jack Battlin Murdock vince un incontro truccato e viene ucciso dal criminale Fixer. Matt, deciso a fare giustizia e a vendicare il padre, indossa quindi un costume da Diavolo e continua i suoi studi e si laurea in giurisprudenza insieme all'amico Franklin Nelson, Foggy.

L’incontro tra Devil e Miller avviene nel 1979, e dopo alcuni numeri di rodaggio dove Miller aggiusta il tiro e prende pieno possesso sull’atmosfera della serie tanto da riscriverne i canoni, decide di passare a scrivere le storie introducendo nella serie un nuovo personaggio del calibro di Elektra. Assoldata da Wilson Fisk, Kingpin lo zar del crimine di New York, per uccidere il cronista Ben Urich, Elektra tenta di uccidere Devil per arrivare a scoprire che dietro la maschera si cela Matt, suo ex ai tempi dell’Università e decide quindi di abbandonare. Kingpin allora mette sul suo libro paga Bullseye, uno psicopatico assassino dalla mira infallibile, che uccide Elektra.

Un uomo solo al comando

L’abilità di Miller nel raccontare la storia di Devil cresce in maniera esponenziale, cominciando a piccoli passi con i disegni nella scontro con Mister Fear per arrivare al pathos finale della morte della sua creatura: Elektra.
Miller schiaccia subito sull’acceleratore appena ne ha la possibilità e la sua run di Devil è inarrestabile grazie anche alla tridimensionalità dei suoi personaggi.
Nascono infatti le nuove versioni di character storici come Ben Urich, la Vedova Nera, Bullseye, il Gladiatore e Kingpin, tutti personaggi che c’erano già nel Marvel Universe prima di lui ma che dopo il suo passaggio non saranno più gli stessi. Inoltre in questa sua corsa arrichisce incredibilmente la cosmologia di Devil con l’introduzione di Stick, la Mano e la stessa Elektra destinata a diventare uno dei personaggi più affascinanti della Marvel tanto da meritarsi un suo film.
Le tavole poi sono tese, ipercinetiche, affidate a Klaus Janson, fido scudiero di Miller. Nasce proprio qui la loro collaborazione, con una strizzata d'occhio al cinema d'azione e di arti marziali che non guasta anzi, inverosimilmente rende pià credibile le azioni dell'uomo senza paura.

Devil: Marvel Omnibus Un capolavoro, senza stare a nasconderci dietro a troppe parole, una pietra miliare del fumetto e non solo. Edizione curata, curatissima, sembra non mancare nulla (note, copertine, redazionali ad hoc) in questo balenottero, anche se qualcosa manca. Tutto il Devil di Miller? Non proprio, non è presente il successivo ritorno di Frank sulla testata, Born Again, e la ricostruzione delle origini del mito Milleriano di Devil, L'Uomo senza paura. Il volume ha già 800 e passa pagine e non era possibile integrarlo con questi due grandi cicli, anche se il senso d'incompiuto nella saga rimane, quello che manca per arrivare a dieci. Tegola ultima: il prezzo. 59 euro non sono certo abbordabili per tutti e prima o poi, forse, la Panini si deciderà a fare ristampe a prezzo economico in stile Essential.