Recensione Don Camillo a Fumetti

Siete con Peppone o Don Camillo?

Recensione Don Camillo a Fumetti
Articolo a cura di

In quel di Brescello (il Borgo) la vita scorre lenta, i nemici sono amici, i dissapori si risolvono a pugni e il paese è diviso in due, i Rossi, con il sindaco e il Gruppo di Don Camillo, con la Chiesa.
Ricorderete sicuramente quelle pellicole in bianco e nero che, tempo fa, trasmettevano su Rete Quattro. Quei film che raccontavano storie di buoni sentimenti, con uomini testardi come muli ma sempre pronti a deporre le armi in caso di bisogno. Sarebbe impossibile parlare di Don Camillo e di Peppone senza citare quei film, diciamo "film" ancora prima di "libri" perché è attraverso quel media che la storia è davvero entrata nel nostro immaginario comune.
Però tra la versione originale di Guareschi e la versione cinematografica di Julien Duvivier tuttavia differenze ne passano, ci vorrebbe una specie di "via di mezzo", una buona idea insomma. Guarda caso (nemmeno a farlo di proposito) Renoir Comics ci ha pensato per noi: la simpatica casa editrice del gatto sorridente infatti, da qualche settimana, ha portato sui nostri scaffali "Don Camillo a Fumetti". Don Camillo a Fumetti, (proprio come i personaggi che riporta in vita), è schietto, senza fronzoli e ghirigori. Semplice ma non per questo banale, insomma: è un'opera efficace e genuina. I disegni marcati, impressi sulla carta con forza (quasi a voler incidere il carattere ruvido di Peppone e Camillo sulla loro versione cartacea) si adattano benissimo alle storie di Guareschi. La Mano di Werner Maresta (in particolare sugli gli altri valenti artisti dell'albo) ha conquistato tutto il volume facendolo proprio e contemporaneamente regalandolo agli appassionati di genere.

Tuttavia, ciò che stupisce maggiormente, sta nella capacità divulgativa del mezzo.
Parliamoci chiaro: per conoscere Don Camillo servono due cose, una profonda cultura letteraria, oppure un ampio interesse verso il cinema d'autore. Caratteristiche che gran parte del pubblico non possiede, ammettiamolo. E qui entra in gioco Don Camillo a Fumetti, esso è un'opportunità che viene data alle "nuove leve", chi si approccia per la prima volta al panorama fumettistico potrà attraverso l'opera compiere il primo passo e contemporaneamente essere guidato verso i due media che hanno dato asilo ai personaggi di Guareschi prima dell'albo in questione. Don Camillo a Fumetti non solo intrattiene, ma invoglia, incuriosisce a scavare e ampliare i propri interessi. Ma tranquillizzatevi, anche chi conosce già il personaggio non potrà fare a meno di rimanere esaltato da questa nuova "visione" del parroco, gli amanti di Guareschi o i nostalgici delle pellicole in bianco e nero potranno rivivere le medesime emozioni che hanno trovato negli altri media e al contempo scoprirne di nuove. Giovannino Guareschi ha voluto trasportare la sua infanzia in racconti, nella sua vita ne ha composti un'infinità, la maggior parte ambientati in quel Mondo Piccolo, che, per quanto isolato ha sempre rappresentato un'isola di pace da raggiungere.

Tali opere formano una gigantesca epopea "paesana" immortale e rappresentativa, "gigantesca" per modo di dire, "definirla "intima" forse è più adatto. Infatti con Peppone e Don Camillo ci si sente subito in famiglia, a casa, in loro ritroviamo la semplicità che rincorriamo tutti. Animi tanto "puri" che sono tenuti in piedi dal carattere, in fondo anche noi vorremmo trovare un posto nel loro "Borgo", una sedia in prima fila per assistere alle scazzottate fra Parroco e Sindaco. Un paese dove si litiga, si urla, ci si pesta ma non si odia mai, uno scorcio raggiunto perfino dalla parola di Dio. Quel Dio che consiglia Camillo, lo segue e lo aiuta a occuparsi delle sue "pecorelle". Tali sapori emergono dall'albo a fumetti, una vera opera capace di trasmetterti qualcosa in più. Perfino l'edizione non ha pecche: il pratico formato e l'eleganza della presentazione incorniciano perfettamente il contenuto. La copertina, in particolare, ha il merito di essere linda e semplice e grazie a queste sue caratteristiche riesce ad introdurci più facilmente all'albo. Per non parlare del brivido alla schiena vedendo Peppone e Camillo spalla a spalla ancora una volta.

Don Camillo a Fumetti Non siamo di fronte ad una operazione nostalgica, e nemmeno un tentativo di lucro, Questo albo è una piccola perla che, non solo vi divertir, ma renderà più chiaro quanto un personaggio possa essere più volte “interpretato” senza mai perdere di smalto.

8