Recensione Fruits Basket

La leggenda dei 12 animali dello zodiaco

Recensione Fruits Basket
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Riassuntino

Toru Honda è una studentessa da poco rimasta sola al mondo: la madre è morta in un incidente e i suoi parenti non sembrano intenzionati a tenerla con loro. Lei però non è il tipo da lasciarsi scoraggiare e, nonostante la giovane età, decide di andare ad abitare da sola...in una tenda nel bosco.
Nonostante i mille problemi che ha incontrato nella vita, Toru è una ragazza positiva ed ottimista, va a scuola, si trova un lavoro part-time e si da un sacco da fare. Tutto cambia quando un giorno incontra casualmente Yuki e Shigure, due membri della famiglia Soma.
I due, colpiti dal suo buon carattere e dalla sua determinazione, ma anche bisognosi di qualcuno che si occupi di loro e della casa, una volta ottenuto il benestare del capofamiglia Akito, decidono di ospitarla.
Tutto sembra procedere per il meglio quando in casa arriva lo scontroso Kyo, cugino di Yuki e Toru, grazie alla sua goffaggine, scopre che 12 componenti della famiglia Soma, trai i quali anche Yuki, Shigure e Kyo, sono colpiti da una maledizione: quando una persona del sesso opposto li abbraccia oppure quando stanno male, si trasformano in un animale dello zodiaco cinese. Inizialmente Toru rimane shockata ma è un trauma che supera presto: lei ha il dono di saper vedere e accettare le persone per quel che realmente sono, andando oltre l’aspetto esteriore.
Ed è proprio per questo suo comportamento così inconsueto che tutti i membri “maledetti” della famiglia Soma si recano, uno alla volta, a casa di Shigure per poterla conoscere, dando luogo a situazioni assurde e divertenti!
Perfino Kyo e Yuki, da sempre acerrimi nemici, gelosi l’uno del modo di essere dell’altro, e votati ad un’eterna sfida finalizzata a decidere chi sia il più forte (in realtà vince sempre Yuki....), per lei provano ad essere amici, o almeno a non distruggere la casa con i loro combattimenti, e finiscono con il legarsi sempre di più a Toru, anche se in modo diverso.

La leggenda degli animali dell'oroscopo cinese

Secondo questa leggenda il Buddha, prima di lasciare la terra, chiamò a raccolta tutti gli animali del globo terrestre, ma di questi solo 12 andarono ad offrire il loro saluto. Come premio per la loro fedeltà, il Buddha decise di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno dei 12 animali accorsi ad offrire il loro saluto.
Il topo, furbo e veloce di natura, arrivò per primo. Il diligente bue arrivò secondo, seguito dall'intrepida tigre e dal pacifico coniglio. Il drago arrivò quinto seguito subito dal suo fratello minore, ovvero il serpente. L'atletico cavallo fu settimo e l'elegante pecora ottava, subito dopo arrivò l'astuta scimmia, e poi ancora il coloratissimo gallo, il fedele cane, per poi finire con il maiale.
Nella versione della Takaya, il topo ingannò il gatto dicendogli che il raduno sarebbe stato due giorni più tardi. Così, in groppa alla mucca, lui e gli altri animali si recarono alla festa. Giunto a destinazione il topo saltò giù dalla mucca e arrivò per primo. Tutti si divertirono molto tranne il gatto che era stato ingannato. Inoltre, per essere arrivato primo il topo venne considerato l’animale più speciale di tutti e la mucca, che era stata sfruttata dal topo, venne considerata l’animale più stupido.

Toru Honda

Toru è un personaggio classico nel genere sentimentale: una studentessa, orfana, carina, sfortunata, pasticciona ma piena di buone intenzioni, altruista e volonterosa, che pensa prima agli altri che a se stessa.
Il ruolo di Toru all’interno della famiglia Soma è di catalizzatore per la crescita personale di coloro che la conoscono; con i suoi consigli e il suo modo di fare incoraggia chi le sta attorno, e soprattutto Kyo e Yuki, a scavare dentro di sé, a guardare in faccia le proprie paure e i propri dolori e a trovare la forza di andare avanti nonostante tutto.
Tutto questo per Yuki vuol dire trovare la forza di perdonare i genitori di averlo abbandonato ed affidato ad Akito, di essere stato segregato in una stanza per anni, isolato da tutto e tutti e di trovare il coraggio di stare in mezzo agli altri mostrando il suo vero “io” con i suoi difetti.
Per Kyo vuol dire riuscire a superare il senso di colpa per il suicidio della madre, riuscire a convivere l’altro suo aspetto, e ad accettare, in quanto gatto, di non far veramente parte della famiglia Soma.

LA FAMIGLIA SOMA

Dando uno sguardo meno superficiale al racconto si può dire che temi ricorrenti sono la famiglia e i rapporti familiari: basta pensare alla famiglia persa da Toru, a quella che ha abbandonato Ryo e Yuki, a quella cha ha ricostruito Uotani, o ai legami spezzati dal Hatori con il suo potere di cancellare i ricordi.
In particolare la famiglia Soma presenta, nella sua interezza le caratteristiche di un “clan”:
• c’è un capofamiglia temuto e rispettato;
• ci sono rigide regole di comportamento da seguire;
• la famiglia è un ambiente chiuso e ostile nei confronti degli estranei.
Il suo capofamiglia Akito è un personaggio inquietante, circondato da un alone di mistero: pur essendo il capofamiglia è giovane (circa 19 anni), e nonostante sia fisicamente debole, riesce a soggiogare tutti i membri della famiglia. La sua area d’influenza è molto forte, e sebbene abbia causato dolore a molti dei membri maledetti, nessuno lo odia veramente, anzi alcuni sembrano legati a lui da qualcosa che va oltre la paura.

Fruits Basket Uno shojo senza se e senza ma: personaggi con visi e corporature dalle forme allungate, ragazze con lunghi capelli e grandi occhioni, ragazzi dai tratti effeminati (a volte dalla sessualità dubbia...). Abbondante uso di retini, stelline cuoricini!! ^_^ Pur non trattandosi di volumi autoconclusivi, ogni numero è caratterizzato dall’incontro di Toru con un membro diverso della famiglia Soma e dalle ripercussioni che questo ha nei rapporti interni alla famiglia. Consigliato: a chi sente il bisogno di una ventata di ottimismo e “buonismo” condita con un spruzzata di umorismo. Da evitare: se in una storia cercate azione, realismo e avventura.