Recensione Full Metal Panic! - The Second Raid

Quando la guerriglia si sposa con la commedia scolastica

Recensione Full Metal Panic! - The Second Raid
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Un mondo in guerra, un liceo in subbuglio

Full Metal Panic! è ormai una serie entrata nel cuore degli appassionati da molti anni. Basata su una collana di romanzi e novelle dello scrittore Shōji Gatō pubblicate in Giappone a partire dal 1997, ha dato successivamente luogo ad un manga e a tre serie animate, Full Metal Panic!, FMP! Fumoffu e la qui analizzata FMP! - The Second Raid. Ma quali sono le premesse per un successo così duraturo? Probabilmente, il fattore vincente è la commistione di vari elementi decisamente eterogenei, all'interno di un'unica struttura di base molto coesa e interessante. Il mondo in cui è ambientata la storia è simile al nostro, soprattutto per quanto riguarda la complicata e instabile situazione geopolitica, aggravata da continui attacchi terroristici nelle zone "calde" del mondo e da una guerra fredda ancora in corso. In una situazione così delicata per gli equilibri mondiali, una corporazione di mercenari si staglia come ago della bilancia della libertà dei popoli: si tratta della Mithril, organizzazione non governativa dedita a sedare i conflitti nei paesi a rischio. Forte delle dotazioni tecniche più all'avanguardia, tra cui dei veri e propri esoscheletri da battaglia denominati AS (Armored suit), questa organizzazione lotta non solo sul fronte della liberazione dei popoli oppressi, ma anche a favore della difesa della cosiddetta Black Technology. Questa forma di scienza è difatti talmente avanzata che se cadesse nelle mani di malintenzionati potrebbe definitivamente compromettere la stabilità di tutti i paesi del mondo.
E qui entrano in gioco i protagonisti della nostra storia: Sosuke Sagara, giovane sergente della Mithril, riceve infatti l'incarico di sorvegliare e proteggere Kaname Chidori, una intelligente e bellissima liceale giapponese dotata del potere latente dei Whispered, ovvero dei depositari del sapere riguardo la Black Technology.

Molto più che principessa e cavaliere...

Il rapporto fra Sosuke e Chidori è il fondamento su cui si basa l'intera storia: all'inizio Kaname è ignara delle vere motivazioni per le quali viene costantemente seguita dal nuovo compagno di classe, che prende quindi per un maniaco asociale e fissato per la vita militare (una categoria di otaku decisamente invisa in Giappone, vedasi Kensuke Aida di N.G. Evangelion ad esempio). Questo dà luogo, naturalmente, a tutta una serie di divertentissime gag, il cui effetto comico è esponenzialmente legato anche alla ottusità di Sagara, effettivamente incapace di rapportarsi alla vita da civile in maniera normale ma che diventa improvvisamente "super" nel momento del pericolo. Pericolo che non tarderà a venire, naturalmente.
Mentre la prima serie presenta un miscuglio assolutamente ben dosato fra dramma, azione e commedia demenziale, Fumoffu ha segnato il passaggio ad una rappresentazione degli avvenimenti quasi esclusivamente in chiave comica, rappresentando un divertentissimo quanto lungo intervallo dalla prosecuzione della storia, che a tutti gli effetti, come suggerito anche dal sottotitolo, prosegue solo in The Second Raid. In questa serie, quasi a bilanciare la dilagante comicità del Fumoffu, i toni si fanno inaspettatamente serissimi, in alcuni casi assolutamente crudi e drammatici. Gli spettatori che hanno cominciato a seguire FMP! solo dalla seconda serie infatti, si ritroveranno sicuramente spiazzati da un simile cambio di registro, e vanno dunque avvisati a riguardo, soprattutto i più giovani, che potrebbero trovarsi davanti ad elementi cruenti decisamente inaspettati.

The end of Day by Day

Basato per la maggior parte sul romanzo The end of Day by Day, TSR è una serie piuttosto breve (consta di soli tredici episodi) in cui, come già detto, l'attenzione è concentrata sull'evolversi del filone principale del plot originario, e che vede i personaggi chiave posti di fronte a scelte importanti e a battaglie durissime contro nuovi, pericolosissimi e decisamente psicolabili avversari, come Gates, agente dell'Amalgam, o le sorelle Xia Yu Fan e Xia Yu Lan. In particolare vediamo anche un'evoluzione nel rapporto fra i due protagonisti, non più legata solo agli sketch comici, ma alla loro relazione di amicizia decisamente particolare. Ritroviamo, com'era logico aspettarsi, anche tutti gli altri personaggi principali, in primis tutti i compagni e superiori di Sosuke, quali Kurz, Melissa, Teletha, anch'essi alle prese con nuovi dilemmi e problemi (la bella Teletha in primis).
Gli intervalli comici non mancano, ad ogni modo, anche se purtroppo non sono ispirati come quelli delle due serie precedenti, e sanno un po' di già visto, andando a basarsi più che altro sulle solite premesse di Kurz che fa il dongiovanni e Sosuke che pur di proteggere Chidori (da pericoli esistenti o meno) ne combina di tutti i colori. Molto più interessanti sono invece le scene in cui questi elementi ilari sconfinano in altri più profondi, come ad esempio la telefonata tra i due nel bel mezzo di un inseguimento automobilistico con sparatoria nel quinto episodio.
Quello che stupisce, al di là dell'ottima qualità della realizzazione tecnica dell'opera (ancora una volta merito dello studio Kyoto Animation) è quindi il significativo innalzamento dell'età media di target verso cui è rivolto il prodotto: abbiamo già anticipato come siano presenti scene sanguinolente, in cui la spietata realtà della guerra è ben rappresentata nella sua insensatezza di fondo, che rende tutti allo stesso modo vittime e carnefici; ma segnaliamo anche una decisa e reiterata quantità di fanservice non limitati ora al solo mostrare le grazie delle protagoniste, quanto anche alla rappresentazione di particolari tematiche sessuali (ci riferiamo ad esempio all'ambiguo rapporto fra le sorelle Xia Yu).

Un ottimo lavoro per Dynit

Parlando dell'edizione italiana, possiamo senza dubbio affermare che si tratta di una realizzazione di pregio per la casa bolognese.
Il doppiaggio è di alto livello: sebbene un paio di voci appaiano a tratti svogliate, i doppiatori dei personaggi principali appaiono tutti in gran forma, bene interpretando il carattere degli eroi della storia. A livello di traduzione e adattamento ritroviamo il solito lavoro professionale e pulito tipico dei prodotti Dynit e non si può non esserne soddisfatti. Davvero degna di nota anche la presentazione del DVD: sebbene non sia confezionato in alcuna versione speciale o da collezione, l'amaray è impreziosito tra l'altro da un interessante e ricco booklet pieno di approfondimenti, illustrazioni e disegni preparatori. Il video, presentato in un perfetto 16:9 anamorfico, è corredato da tre tracce audio: quella giapponese stereo in Dolby Digital Surround e le due italiane, in Dolby Digital 5.1 e DTS 5.1, che garantiscono una notevole resa in termini di qualità. Ultima nota a favore dell'edizione italiana, degli ottimi menu animati e tra gli extra, oltre agli usuali trailer e sigle di testa e di coda senza crediti, troviamo l'interessante documentario "TSR - Dalla Light Novel all'anime".

Full Metal Panic! - The Second Raid In FMP! - TSR gli episodi scorrono al fulmicotone, densi di avvenimenti come un buon action movie americano, e le scene di guerriglia, urbana e non, sono decisamente ben realizzate: la regia frenetica, le buone soluzioni ad effetto (sia scenografico che a livello di svolgimento), i bei disegni e i temi musicali di Toshihiko Sahashi sicuramente non potranno deludere i fan del genere. Alcuni potrebbero rimanere scontenti però della pochezza delle situazioni ilari, precedentemente punto di forza di questa serie, e dello svolgimento della trama in continuo divenire. Nel complesso però non si può non promuovere quest'anime, anche a fronte di una versione italiana di qualità ragguardevole.