Recensione Girls Bravo

Per qualunque ragazzo sarebbe il paradiso, per Sasaki Yukinari invece...

Recensione Girls Bravo
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Girls Bravo!

Spesso si parla di titoli controversi: Girls Bravo è esattamente uno di questi, una storia che non ammette discussioni, o la si apprezza per la sua leggerezza o la si detesta visceralmente per il medesimo motivo.
Girls Bravo appartiene sostanzialmente a quel genere che si può definire come "harem", un derivato del genere sentimentale a cui appartengono i "triangoli amorosi"; nelle serie appartenenti a questa tipologia si trova spesso e volentieri un protagonista (a volte più d'uno) che viene assillato, o per meglio dire, quasi tenuto d'assedio, da un numero spropositato di pretendenti (non sempre tutti del sesso opposto), con storie che mantengono una trama generalmente leggera e godibile, piena di gag, momenti di humor e sostanzialmente pochi passaggi seri, se proprio ve ne sono...
Esponenti di questo genere sono manga come per l'appunto Girls Bravo, ma anche Love Hina, 100% Fragola, Hand Maid May e tutte quelle storie che poggiano su questo cardine.
Dopo questa breve introduzione, andiamo a parlare di quest'opera e cerchiamo di capire per bene cosa sia Girls Bravo.

Saprete resistere?

Yukinari, il protagonista della nostra storia, è un ragazzo gracile e mai cresciuto eccessivamente: questo lo ha trasformato, fin da piccolo, in un perfetto bersaglio di bullismo da parte delle ragazze: compagne di classe, insegnanti e quant'altro. Questa situazione, sul lungo periodo (viene vessato praticamente da quando è nato), gli ha procurato un'allergia cronica nei confronti del gentil sesso. In pratica, appena sfiora fisicamente una ragazza, anche semplicemente urtandola con un braccio o con la mano, subito si ricopre di bolle e comincia a sentirsi mancare; in un mondo popolato circa per la metà da donne questa è già una maledizione... ma le cose possono andar certamente peggio di così.
Accade infatti che un giorno Yukinari, entrando nel bagno di casa sua, vi trovi la sua amica di infanzia Kirie, nel bel mezzo di una doccia.
Nella violenta colluttazione che ne consegue, Yukinari finisce nella vasca da bagno, la quale, senza una precisa motivazione, si scopre essere una porta dimensionale che lo trasferisce nel magico mondo di Seiren. In questo mondo Yukinari conosce Miharu, una giovane ragazza all'apparenza allegra e ingenua, che gli si affeziona subito; ma il vero problema è che la popolazione di Seiren è costituita per circa l'80% da donne, da cui consegue che in breve tempo Yukinari si trova praticamente braccato da un nugolo di donne tra i 5 e i 50 anni che vogliono che lui le sposi. Nella seguente situazione concitata, Yukinari e Miharu cadono nella vasca da bagno di casa di Miharu, che li teletrasporta direttamente in quella di casa di Yukinari, dove, neanche a farlo apposta, c'è ancora Kirie...

Solo questo incipit dà già un'idea generale della storia, fatta di gag, situazioni "piccanti", luoghi comuni (da sfatare o meno) e piccole avventure senza senso e spesso, nella migliore delle ipostesi, inconcludenti.

Uno squadrone di pazzi

I "protagonisti" di Girls Bravo sono tutti decisamente singolari, ma con un qualcosa in comune: nessuno di loro può essere propriamente definito sano di mente... il più "normale" è il cosiddetto protagonista, che forse per questo appare anche il personaggio più scialbo. Sasaki Yukinari è, come già detto, un ragazzo piccolo e gracile, che per i molti maltrattamenti subiti dalle ragazze nel corso della sua breve vita ha somatizzato un rigetto psicologico nei confronti del gentil sesso trasformandolo in un'allergia cronica, la quale lo ricopre di bolle o minaccia di farlo svenire al minimo contatto fisico. Caratterialmente Yukinari è sostanzialmente un individuo "normale", senza particolari manie che potrebbero renderlo un personaggio unico; questo fattore spesso conduce al farne un protagonista solo di nome, visto che poco ci vuole per rubargli la scena.
Dopo la presentazione del protagonista, bisogna presentare il siparietto di ragazze che di volta in volta danno spettacolo in una maniera o nell'altra.
Innanzitutto c'è Miharu una ragazza aliena proveniente dal magico mondo di Seiren, la cui porta si trova... nella vasca da bagno di Yukinari! E' ingenua oltre ogni dire e cade perfino nei tranelli più assurdi; l'ingenuità di Miharu è però battuta solamente dalla sua voracità, visto e considerato che da quando è sulla Terra Miharu ingurgita praticamente qualsiasi tipo di cibo le venga presentato, senza alcun riguardo per la quantità. Oltre a questo è una bella ragazza, dotata di inquietanti e incontrollabili poteri magici che si manifestano quando lei si arrabbia, portando spesso e volentieri alla distruzione di tutto quello che c'è intorno.
Abbiamo poi Kirie Kojima, l'amica di infanzia di Yukinari e sua compagna di classe. E' una ragazza bella, atletica, prosperosa e, soprattutto, manesca oltre l'umano scibile. Probabilmente parte dello shock emotivo alla base dell'allergia di Yukinari è da imputare al "sensibile" caratterino di Kirie, che non perde occasione per castigare a modo suo (sostanzialmente con un ceffone che spedisce in orbita) chi si è comportato male o in maniera perversa, secondo i di lei standard.
Decisa spasimante di Yukinari è invece Risa Fukuyama, sorella di Kazuiro Fukuyama (presentato più avanti), più piccola di un anno, al pari di lui non è del tutto sana di mente (sarà un problema di famiglia...), ma lei piuttosto che circondarsi di gente preferisce coltivare nel più assoluto riserbo il suo piccolo e innocente hobby, ovvero la magia nera! Risa è infatti capace di eseguire piccole magie e giochi di prestigio, oltre all'evocazione di imprecisati spiriti e demoni, di cui puntualmente perde il controllo. Certo, tutto questo non sarebbe alla base di gravi problemi, se non per un piccolo particolare: è follemente innamorata di Yukinari, e per questo, accompagnata dai fedeli Hayate e Kosame (i suoi due governanti, più simili a degli 007 o a dei ninja), non esita a sfoggiare le proprie arti con e contro chicchesia, pur di fare colpo sul suo lui, o difenderlo durante le peripezie della sua non-più-tranquilla vita.
Ultime due ragazze del cast sono Koyomi & Tomoka, due agenti inviate dal mondo di Seiren sulla Terra con una missione segreta. Koyomi è una ragazza timida e paurosa con una vera e propria fobia verso gli uomini, mentre Tomoka è una bambina entusiastica con il complesso dell'"essere adulta". Una coppia stranamente assortita che non farà altro che rendere ancora più caotica (se possibile) la vita di Yukinari e compagnia.
Infine c'è da presentare Kazuiro Fukuyama, l'anti-eroe di questo fumetto: alto, biondo, bello (o almeno così si dice), ricchissimo e con un'oscena mania per le donne, Kazuiro pare essere un vero e proprio playboy. Frequenta la stessa classe di Yukinari e Kirie e, oltre a osteggiare in maniera impareggiabile Yukinari ("Yuki-nano", come lo chiama lui), è sua ferma intenzione introdurre Kirie al proprio harem privato. E' un ragazzo dalle grandi doti fisiche, dalla grande (e perversa) inventiva e dalle multiformi attitudini... cosa che però, nella maggior parte dei casi, non gli fa scampare la 'punizione divina' che arriva dalle mani di Kirie.
Nonostante tutto l'erotomane in questione è un personaggio simpatico, quasi carismatico e che non è proprio cattivo (al massimo lo si può definire "discolo"), il quale, spesso e volentieri, riesce a rubare la scena a tutti gli altri, rendendosi autonomamente protagonista. Il tipico personaggio che sfugge dalle mani dell'autore andando ben oltre il proprio "copione".

Girls Bravo Possiamo concludere, quindi, che Girls Bravo sia definibile con un solo aggettivo: "leggero". Questo il suo maggior pregio come anche il più grande difetto. E' inadatto quindi a chi cerca una storia, visto e considerato che al massimo è possibile trovare qui piccoli episodi quasi totalmente slegati l'uno dall'altro e fini a sé stessi; come anticipato, manca totalmente qualsiasi accenno a qualsivoglia momento serio, preferendo l'autore adottare piuttosto una vena comico-demenziale. Infine, parlando dell'edizione, ci troviamo di fronte al formato standard Playpress: buon adattamento, costo standard di 3.90/4.00 €, media impaginazione e qualità della carta. Consigliato dunque a chi è alla ricerca di una lettura non impegnativa e magari a qualcosa di allegro, leggermente piccante e assolutamente senza capo né coda.