Recensione Hello Kitty - Anime

Dynit propone due anime di Hello Kitty per la prima infanzia

Recensione Hello Kitty - Anime
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Hello Kitty: nuovo idolo della cultura pop femminile

Prima di cominciare ad analizzare i due DVD di Hello Kitty che la Dynit propone da questo dicembre nel suo catalogo facciamo un po’ di storia ed informiamo i nostri lettori su quali siano le origini del simpatico gattino bianco, nuovo simbolo cult tra l’affollato gruppo di icone pop oggi venerate. La storia del marchio, perché di un marchio si tratta, non è affatto gloriosa: Hello Kitty nasce nel 1974 dai cervelli della Sanrio, azienda giapponese specializzata nella produzione di gadget e articoli da regalo vari di cui è la più nota creazione, e viene registrata nel 1976. Il successo di pubblico arriva in breve, ed è in un certo modo segnato dalla produzione da parte di uno studio americano (la Dic Entertainment) di Hello Kitty e il teatrino delle fiabe, il primo dei due anime oggetto di questa recensione, che contrassegna il felicissimo sbarco del gattino al di fuori del Giappone. Nel frattempo il brand si è esteso in ogni possibile direzione, riuscendo a toccare bracci del mercato inizialmente esclusi dai propri obiettivi (un esempio: le buone vendite, in Europa e non in Giappone badate bene, di oggetti come tostapani e telefoni fissi), e guadagnando consenso anche tra donne adulte e celebrità, tra cui sembra ci siano pure Christina Aguilera, Cameron Diaz, Mariah Carey e, immancabilmente, le sorelle Hillton. Fan di cui evidentemente vanno fieri i più comuni compratori dei gadget del bianco gattino e che gli fanno buona pubblicità.

Hello Kitty versione anime

Il teatrino delle fiabe: Quest’anime, come già anticipato sopra, fu prodotto dalla Dic Entertainment nel 1986 e inizialmente concepito come una serie da 13 episodi di una mezz’ora ciascuno, ognuno dei quali a sua volta composto da due mini-episodi. Il regista scelto per l’operazione, tale Michael Maliani, non ebbe certamente da sforzarsi troppo nello scrivere le sceneggiature ma fu quantomeno furbo (ma anche banale) scegliendo come plot per i 26 mini-episodi alcune tra le più famose fiabe della vecchia Europa (qua e là però c‘è anche qualche titolo d’oltreoceano). Come è tradizione nella realizzazione di tali prodotti (un personaggio di grido viene spostato di peso in altre realtà per allungargli la vita), il piccolo gattino Kitty si ritroverà di volta in volta ad impersonare uno dei personaggi delle 26 fiabe sfruttate o, comunque, gli si troverà un posto al suo interno così da poter legare i due nomi noti e attirare più pubblico possibile. Il risultato è all’altezza delle nostre aspettative: ovvero un anime decisamente scadente, al quale non si fa molta fatica ad attribuire un voto bassissimo e che è altamente sconsigliato, oltre che agli adolescenti, anche ai bambini un po’ cresciuti (diciamo dalla terza elementare in sù). Restano però quelli più piccoli e le bambine accanite fan di Kitty, le quali potrebbero apprezzare pur avendo qualche anno in più. Ebbene l’opera, se intesa soltanto per quel pubblico ristretto, potrebbe guadagnare qualche punto e inserirsi degnamente nella lista dei possibili regali. Tecnicamente dobbiamo ammettere che è stato fatto un buon lavoro: le animazioni sono abbastanza fluide, al character design è stata dedicata un minimo di attenzione, e i disegni si potrebbero quasi dire dettagliati. Tutto, naturalmente, considerando che è una mera operazione commerciale datata anni ‘80 e destinata ad un pubblico che ha appena imparato a leggere.
Lista degli episodi, divisi per i quattro dischi in cui è pianificata l’opera, e quindi delle fiabe adattate: 1 - Biancaneve e i sette nani 2 - Al lupo! Al lupo! 3 - Jack e il fagiolo magico 4 - Il re ha le orecchie d'asino 5 - Hansel e Gretel 6 - Cappuccetto Rosso 7 - La principessa Bambù 8 - I vestiti nuovi dell'imperatore; 1 - La bella addormentata 2 - La cicala e le formiche 3 - Gli undici cigni 4 - L'ascia d'oro e l'ascia d'argento 5 - Lo schiaccianoci 6 - Il topo di città e il topo di campagna; 1 - Cenerentola 2 - Drakestail il papero 3 - Momotaro 4 - La lepre e la tartaruga 5 - La lampada di Aladino 6 - La piccola fiammiferaia 1 - Il gatto con gli stivali 2 - Il brutto anatroccolo 3 - Pollicina 4 - La leggenda del vento del nord 5 - La regina delle nevi 6 - I tre porcellini.

Il Villaggio di Hello Kitty: L’opera in questione ha un taglio abbastanza diverso dalla precedente, rinuncia ad ogni aspirazione di piacere anche alle ragazzine dei primi anni delle elementari e si mostra chiaramente come un’opera per bimbi dell’asilo. Essa narra le avventure di Kitty nel suo villaggio, abitato dagli amici del gattino bianco a cominciare dalla quasi altrettanto famosa My Melody. L’opera si avvale della voce narrante di Elisabetta Viviani che, a un passo dal fare lo spelling per farsi intendere dal pubblico poco più che in fasce, introduce la varie situazioni e commenta le azioni. I personaggi e le location, come potete anche vedere dalle foto in galleria, sono realizzati completamente in plastilina. Al recensore dell’opera spetta solamente ricordare che essa è puramente destinata ad un pubblico di prima infanzia; fatta questa considerazione è superfluo qualunque altro giudizio.

Essenziali i DVD che sono composti dalla sola confezione in amaray, privi di alcun foglietto se non d’una pubblicità per i prossimi numeri cosi come mancanti di extra (ma d’altronde che extra si poteva inserire?). Il prezzo di 9,99 euro ciascuno non è neppure elevato ma su di esso pesa come un macigno la nullità del prodotto.

Hello Kitty - Anime Non c’è molto da dire riguardo questi due DVD di Hello Kitty. Ci troviamo chiaramente dinanzi ad un'operazione meramente commerciale e, anche in questo ambito, di bassa lega. I tanti difetti che affliggono l’opera (ma sarebbe meglio dire la totale mancanza di pregi) potrebbero riuscire infatti inosservati soltanto ai più piccini e alle più convinte fan di Kitty. Ci si chiede però se anche per questo ristretto pubblico non sia meglio uno dei classici Disney, che pur infantili e poco artistici possono esibire qualche buona qualità.