Recensione Kenshin - Memorie del passato

Il passato di Kenshin in una versione inedita

Recensione Kenshin - Memorie del passato
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Rurouni Kenshin OVA

Nonostante Kenshin - Samurai Vagabondo sia stato un manga di grande successo sia in Giappone (dove è nella lista dei più venduti di sempre) che in Italia, la sua serie animata ha avuto un percorso decisamente sfortunato. Nel paese del sol levante, infatti, è stata interrotta dopo 95 episodi per calo di share, risultando quindi monca di tutta la storia conclusiva, fattore che ha portato in seconda istanza alla realizzazione di questa miniserie di OAV che tratta una delle parti più belle del fumetto, ovvero il flashback che vede Kenshin svolgere le sue mansioni di assassino durante le battaglie alla fine dello shogunato.
Presentato in Italia diversi anni fa tramite trailer, Kenshin - Memorie del passato, è poi rimasto inedito fino al 2005, anno in cui ha visto finalmente la pubblicazione in DVD tramite Dynit e la trasmissione televisiva su Mtv, riscuotendo un successo tanto prevedibile da costringere a chiederesi come mai sia rimasta accantonata per tanti anni.

Romantic Tale in the Meiji Era

Le vicende narrate sono cronologicamente precedenti a quelle del manga, ovvero risalenti a quando il Giappone era negli ultimi anni dello shogunato e la restaurazione ancora un sogno. Viene pertanto ampliato e focalizzato il flashback del fumetto riguardo alla cicatrice a forma di croce di Kenshin e al suo triste passato.
Il primo episodio parte proprio con il maestro Hiko che accorre casualmente in suo soccorso e decide di prenderlo come allievo per tramandare la mitica scuola Mitsurugi Hiten.
Passano anni e il Giappone vede la sua peggiore crisi: dall'esterno schiacciato dalle pressioni dei paesi occidentali affinchè ponesse fine alla sua politica isolazionista; all'interno scoppiano rivolte contro lo strapotere dello shogun, oppressore della povera gente. E' in questo clima che il giovane Shinta (vero nome di Kenshin) decide di abbandonare l'amato maestro e di usare la propria forza e la propria tecnica per creare un futuro migliore per le persone che soffrono. Non che questo sia facile o indolore: entrare al servizio di Katsura (capo di una delle fazioni rivoluzionarie) significherà uccidere ed è proprio con il sangue che Himura, assieme agli altri rivoltosi, costruirà una nuova era creandosi tra l'altro la fama di Hitokiri Battosai. E' questo il principale problema che affligge l'ego del protagonista e che costituirà la sua rovina. A tutto ciò si aggiunge l'incontro con la bella Tomoe (promessa sposa di una delle vittime di Kenshin) che avvicinerà il nostro eroe con intenti vendicativi ma sarà sopraffatta dall'amore. Peccato che, come spesso accade, il destino è davvero crudele e riserverà per Kenshin degli eventi tragici che lo cambieranno profondamente.
Come si evince dalla trama, chiaramente c’è una sostanziale differenza con il tenore del manga: vicende molto più crude (nel manga Himura non uccide nessuno appunto per espiare le proprie colpe) e narrate senza mezzi termini; nessun personaggio "divertente" a sminuire la tensione e sul volto di Kenshin difficilmente si può notare un sorriso. In questo senso si spiega anche il differente character design con un tratto che ricorda in parte Spriggan.
Ma la vera bellezza di questo anime sta forse nel perfetto ritmo della narrazione, in quel susseggursi di azione e dialoghi che, anche con poche battute, riescono perfettamente a delineare i personaggi e a dare spunti di riflessioni sugli ideali delle fazioni in lotta durante un periodo tanto buio. La regia riesce ad alternare alla perfezione silenzi scenici e azioni repentine, con un equilibrio davvero raro nel panorama moderno: tutti questi elementi fanno di Kenshin - Memorie del Passato un'opera unica e profonda, adatta al pubblico più variegato.
Passando al lato puramente tecnico, è difficile non tessere lodi. I personaggi sono convincenti nel loro disegno così particolare e le animazioni sono eccezionali. Spettacolari i combattimenti, una vera gioia per gli occhi, mentre le spade sono realizzate con una tale cura non solo da sembrare di vero metallo, ma anche tali da rendere l'idea di essere addirittura "pesanti". Inoltre in alcuni punti, per aumentare ancora il realismo, sono state aggiunte delle brevi scene filmate (che tuttavia ad un'occhio poco attento possono sfuggire), scelta stilistica apprezzabile e funzionale.
La colonna sonora è al tempo stesso epica e triste, melodica e coinvolgente, con brani davvero originali e azzeccati.

L'edizione

I quattro episodi sono stati purtroppo suddivisi da Dynit in 2 DVD. Navigando tra i discreti menu, possiamo subito notare una qualità video davvero eccellente ed esente da difetti di compressione, anche nelle scene più concitate (del resto con DVD9 e solo 2 epiusodi di spazio ce n'era in abbondanza). Colori ben marcati rendono la visione estremamente gradevole.
Sul piano audio figurano, oltre al'originale giapponese 2.0 e all'equivalente italiano, un Dolby Digital 5.1 e DTS 5.1, ricostruzioni oneste che fanno il loro lavoro in maniera pulita.
Gli extra comprendono le sigle iniziali e finali senza crediti (cosa importante per l'ultimo OAV), alcune note storiche, le schede dei personaggi e gli immancabili trailer. Curiosa invece la mancanza della sigla finale del terzo capitolo.
Il doppiaggio purtroppo presenta un problema fin da subito data la diversa voce di Kenshin rispetto al film distribuito dalla stessa casa editrice. Vista la diversa natura dei due anime, tuttavia, questo cambio di direzione che spezza in maniera decisa la continuity, risulta smorzato.
Al di là di questo, se si esclude qualche inflazionata voce di "dragonballiana memoria" assegnata a qualche personaggio minore, bisogna ammettere che il risultato finale è senza dubbio buono e non sfigura di fronte alla controparte giapponese. In particolare ottimi Seijuro Hiko e Saito, mentre Patrizio Prata riesce a fare un buon lavoro sul personaggio principale, Kenshin.
Tirando le somme l'edizione è qualitativamente buona, ma mal rapportata al prezzo.

Kenshin - Memorie del passato Solitamente tendiamo non esporci troppo con giudizi assolutistici sugli anime recensiti, consci della variabile dei giudizi personali e di tanti, troppi fattori esterni. Ma questa volta è forse il caso di fare un'eccezione: siamo di fronte ad un piccolo Capolavoro di regia, animazione e storia, che saprà regalare tante emozioni e sentimenti oltre ad una discreta dose d'azione. Impeccabile sotto ogni aspetto, non mancherà di commuovere i più duri di voi, anche grazie ad una colonna sonora coinvolgente. Difficile davvero trovare difetti, forse un leggero calo di ritmo nel terzo episodio, ma si sta veramente cercando il pelo nell'uovo. Acquisto obbligato dunque? A nostro parere la cosa non è così scontata, nonostante la qualità intrinseca e indiscutibile dell'anime: una serie ormai datata (nonostante potrebbe essere spacciata per recente senza problemi viste le animazioni), regina dell'Anime Week e passata più volte in televisione non può essere venduta a 12.50€ ad episodio. In definitiva l'ideale sarebbe l'uscita di una riedizione in DVD singolo, come in Giappone o USA, ma nel frattempo chi si avventurerà ora nella spesa di certo non rimarrà deluso.

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