Recensione La torre nera La nascita del pistolero

L'eccellente best seller di Stephen King diventa fumetto grazie a Marvel Comics: eccovi la recensione di La Torre Nera: La Nascita del Pistolero!

Recensione La torre nera La nascita del pistolero
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In un mondo che è andato avanti...

In un mondo dalle tinte scure rosso sangue, una visione post apocalittica riempie lo sguardo del lettore, immerso in un universo da ultima frontiera, composto da bande armate e pistoleri, megere con antichi poteri e una generale inconsapevolezza della gente comune, addormentata in un limbo tra incubi e realtà.

The gunslinger born

La Torre Nera è il fumetto nato dalla collaborazione tra Marvel comics e la fortunatissima serie di best seller di Stephen King. La prima serie, quella in esame in questa recensione, è La Nascita del Pistolero, quattro volumi che narrano le vicende di Roland Deschain, figlio di Steven della stirpe di Eld, e dei suoi 3 amici fidati, Cuthbert, Alain, Thomas. Ambientato in un mondo sotto il controllo di Baronie, Roland apprenderà durante i suoi lunghi viaggi il vero significato del voler diventare pistolero e delle conseguenze che questo titolo comporta, l'importanza dell'amicizia come valore irrinunciabile e il sentimento dell'amore nei confronti di una giovane donna, in balia di eventi scritti nel destino. Il continuo mischiarsi di antiche tecnologie umane e una riscoperta della magia antica rendono il racconto onirico, quasi surreale in perfetto stile King. Aiutato dallo sceneggiatore Peter David e dal consulente Robin Furth, la storia narrata nel fumetto riguarda la giovinezza del personaggio di Roland, creando in questo modo una connessione sensata con il primo romanzo, dove troviamo il nostro pistolero già cresciuto e intento a cacciare un enigmatico uomo vestito di nero, mentre in lontananza lo stagliarsi minaccioso di una misteriosa torre proibita, fulcro della novella e luogo di perdizione, attende il compiersi di antiche profezie. Come in un ingranaggio oliato, tutte le vicende narrate hanno un filo logico che porteranno alla crescita fisica e alla maturazione del personaggio di Roland.

Come la convulsa disperazione di un coniglio allo stremo.

Jae Lee e Richard Isanove hanno il grande merito di aver trasposto su carta lo stile unico di Stephen King: dark, malato, penetrante, inquieto. I loro disegni sono fortemente caratterizzanti e cinematografici, con uno stile pulito e dettagliato, marcato nelle situazioni di forte impatto narrativo e diversificati in base al personaggio trattato; un esempio è la differenza di toni di colori della pelle dei personaggi e la presenza di dettagli nel vestiario, nell'acconciatura dei capelli e nelle armi personalizzate, tutti elementi che accrescono la profondità dei disegni. La bravura di questi due autori è certamente facilitata dalla mole impressionante di materiale che l'autore ha concesso, è come disegnare qualcosa di già vivo, che aspetta solo una matita e un foglio bianco. I colori sono accesi e ben dosati, donando l'aspetto di un prodotto curato e maturo.

... e i suoi occhi si stringono.

I quattro volumi editi in Italia dalla Panini Comics sono disponibili in tutte le fumetterie al prezzo di 3.00€ a volume, dotati di un'ottima veste grafica con copertine di sicuro impatto visivo e con un'ottima qualità di stampa e della carta patinata. All'interno di ogni volume, sono presenti stralci di narrazione di Sthepen King, intento a presentare la sua opera e divertenti aneddoti con gli autori e la Marvel comics. Corredano l'albo una splendida mappa della baronia di Mejis, utile per tracciare il percorso dei protagonisti durante la storia, e uno sketchbook in bianco e nero, semplicemente fantastici e apprezzatissimi da tutti coloro che amano seguire le diverse fasi artistiche. Infine, ampi stralci narrativi sul background della torre nera, racconti, miti e leggende, di un mondo tecno-fantasy che ha saputo conquistare milioni di lettori in tutto il mondo.

La torre nera La nascita del pistolero Nessun prigioniero. Un fumetto consigliato non solo ai fan del maestro del brivido, ma anche agli amanti del vecchio western e della magia antica, che potranno trovare in queste pagine, una perfetta distrazione dal tram tram quotidiano. La narrazione matura e i disegni espliciti, rendono la nascita del pistolero un prodotto nato per adulti, quindi un fumetto non per tutti e di certo non per gli amanti degli unicorni rosa.