Recensione Macross Plus Complete Edition

La serie OAV che ha rilanciato la saga e scoperto Yoko Kanno

Recensione Macross Plus Complete Edition
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Intro

Curiosa la storia distribuitiva di questi oav in Italia: sarebbero dovuti arrivare per la prima volta grazie a Granata Press, tramite Manga Video, già nel lontano 1995, ad un solo anno di distanza dall'uscita giapponese.
Purtroppo il fallimento della casa bolognese ne fece ritardare l'arrivo fino al 1997, quando i titoli MV venivano invece distribuiti in Italia dalla (defunta) Polygram Video, che ne aveva rilevato il catalogo l'anno precedente.
Lo stesso discorso vale anche per la versione in DVD, che abbiamo dovuta aspettare per quasi dieci anni: l'attesa è terminata per merito di una terza casa editrice, Panini Video, che ha recentemente acquisito alcune licenze dalla famosa casa editrice inglese, tra cui Ghost in the Shell, Dominion Tank Police e, appunto, Macross Plus.
Valeva la pena aspettare per tutto questo tempo? Secondo noi sì, leggete oltre per scoprire perché.

Capitoli di una saga

Nel 1992, per festeggiare il decennale della famosissima serie tv Super Dimension Fortress Macross, anche nota nel mondo come la prima parte della serie "collage" Robotech, venne realizzata una serie di sei OAV dal titolo Macross II (distribuiti su VHS da Yamato Video parecchi anni or sono)
Purtroppo il mancato affidamento realizzativo al leggendario Studio Nue, che ne aveva curato film e serie tv originale, ebbe come risultato un prodotto deludente, che non a caso viene oggi relegato fuori dalla "continuity" ufficiale.
Due anni dopo Bandai Visual e Big West decisero di rilanciare il "brand" Macross mettendo in cantiere ben due nuovi anime, una serie tv dal nome Macross 7 e una nuova serie OAV chiamata Macross Plus.
Questa volta furono finalmente richiamati gli autori chiave della serie originale, ma, con grande rammarico da parte degli anime fan, non vennero impiegati tutti in entrambi i progetti.
Il celebre character designer Haruiko Mikimoto, uno degli elementi più caratteristici della saga, fu utilizzato nella mediocre serie televisiva, mentre tutto il resto delle staff confluì nella produzione per il mercato home video.
L'unico grande autore che non ritornò sul progetto fu il veterano regista Noboru Ishiguro, al cui posto fu promosso il famoso mechanical designer Shoji Kawamori, ideatore dell'altro grande elemento distintivo di macross, le "Valkyrie", ovvero i famosi aerei robotici dalle dalle 3 trasformazioni.

Trama

La serie ripropone molti dei cliché che decretarono il successo dell'opera originale, come i combattimenti tra caccia, il triangolo amoroso e la figura dell' Idol, ma non per questo risulta poco originale o scontata, perché Macoss Plus è uno di quei pochi seguiti capaci di tenere testa alla propria opera originale mantenendone al contempo lo spirito, riuscendo inoltre a risultare apprezzabile anche per chi non conosce gli antefatti della saga.
Di seguito la sintesi della storia.

Molti anni dopo la fine della guerra contro gli Zentradi, l'umanità ha colonizzato altri pianeti e vive un periodo di relativa pace.
Le strade di tre giovani stanno per intrecciarsi nuovamente su Eden, il loro pianeta natale, dopo che sette anni prima, per qualche misterioso motivo, il loro rapporto si era incrinato.
I loro nomi sono Isamu Dayson, Gould Goa Bowman (per metà zentradi) e Myung Fang Lone.
Isamu e Gould sono due abilissimi piloti collaudatori impegnati nella sfida allo sviluppo del nuovo modello di valkyrie che succederà all'ormai vecchio YF-11.
Il primo, appena trasferito, è abbinato al progetto del più tradizionale YF-19 delle Shinsei Industries, mentre il secondo al futuristico YF-21 dal controllo neurale della General Galaxy.
Lo scontro professionale dei due piloti sarà reso ancor più aspro dalla rivalità amorosa mai sopita verso la loro fiamma di un tempo, anch'essa appena tornata su Eden non come la grande cantante che sperava e che tutti si aspettavano, ma come la manager della cantante virtuale più famosa della galassia, Sharon Apple.
Inutile dire che il nuovo incontro dei tre è destinato a provocare scintille.
L'origine dei complessi rapporti fra i tre protagonisti è uno dei punti di forza della serie, che viene sapientemente tenuto nascosto fino all'emozionantissimo finale.
L'aspetto più innovativo degli OAV, rispetto agli stilemi della serie originale, non è però da ricercare nel triangolo, dove ci si è limitati a ribaltare la prospettiva (due uomini per una donna invece del contrario), ma nella figura della Idol di turno, ovvero Sharon Apple, di cui però non riveleremo oltre per non rovinarvi la sorpresa.

Analisi

L'idea base dietro Macross Plus era quella di un film ambientato trent'anni dopo la prima serie.
Successivamente venne deciso di trasformarlo in una serie di quattro OAV da 40 minuti che uscirono in Giappone tra il 1994 e il 1995, ovvero gli anni della rinascita dell'animazione giapponese dopo che lo scoppio della bolla speculativa delle "tigri asiatiche" a cavallo fra 80 e 90 ne aveva impoverito il mercato.
Kawamori riuscì nella difficile impresa di riportare la serie ai fasti di un tempo, grazie ad uno stile molto raffinato e all'utilizzo di nuove soluzioni tecniche, stando però anche ben attento a non stravolgerne il gusto o le "tradizioni".
Tra le mosse che gli permisero di raggiungere questo eccellente risultato bisogna sicuramente menzionare la scelta di scommettere su alcuni giovani talenti.
Proprio per questo motivo, oltre che per il ritorno dei famosi Ichiro Itano, Kazutaka Miyatake, Koji Morimoto e Hideaki Anno, questi OAV si segnalano anche per la presenza nello staff di Kazuya "FLCL" Tsurumaki, dei futuri creatori di Cowboy Bebop Shinichiro Watanabe e Toshihiro Kawamoto, nonché per essere il debutto animato di quella grandissima compositrice, conosciuta ormai in tutto il mondo, che risponde al nome di Yoko Kanno!
E non potrebbe forse bastare che questo, per convincervi che il risultato sia a tutt'oggi apprezzabile?
Rimane però da soffermarsi sul fatto che animazioni e regia colpiscono a tutt'oggi per la loro realizzazione, ma che bisogna invece abituarsi al disegno spigoloso del character designer Masayuki, assai distante da quello classico di Mikimoto.
Inoltre, come in quasi tutte le produzioni oav, anche qui si nota una certa discontinuità qualitativa tra i vari episodi.
Infine menzione obbligatoria per le splendide e coinvolgenti musiche, opera niente meno che della filarmonica israeliana, capaci di donare grande credibilità al personaggio della idol e di dare il giusto spessore al ruolo della musica in questa serie.

Il DVD

I quattro OAV di Macross Plus sono stati raccolti in un cofanetto cartonato da due dischi, contenenti ognuno due capitoli, dal prezzo di 26.90€.
Il doppiaggio, che deriva delle vecchie VHS, è discretamente realizzato da un classico cast milanese.
Dobbiamo pero rammentare che purtroppo i doppiaggi di Polygram Video non erano tradotti e adattati a partire dalle edizioni originali, ma direttamente dalle non entusiasmanti versioni inglesi, capaci di decisioni abbastanza "creative".
Il video deriva dal DVD inglese tratto dai vecchi nastri in DigiBeta, ma è leggermente meno compresso vista la nostra suddivisione su due dischi e la nuova rielaborazione.
Il risultato è un'immagine non troppo nitida, dai contrasti non perfettamente bilanciati, che nel complesso giudichiamo comunque godibile.
Le caratteristiche di questa Complete Edition sono: video in 4:3, audio italiano e giapponese in stereo, sottotitoli (non riadattati) e due booklet abbastanza interessanti contenuti negli amaray.
E' inoltre stata realizzata una pista multicanale in Dolby Digital 5.1, ricostruita a partire dalla traccia nostrana in 2.0, molto godibile e convincente, viste anche le caratteristiche dell'opera.
Gli extra infine si limitano a delle semplici schede dei personaggi e ai soliti trailer.

Macross Plus Complete Edition Macross Plus è stata una delle serie OAV più belle degli anni novanta, ed è un prodotto godibile a tutt'oggi non solo dai fan della saga. Era davvero un peccato che ne mancasse le versione DVD. L'edizione non sarà da applauso, ma supera comunque ampiamente la sufficienza in tutti i settori. Panini Video ha quindi ottenuto un risultato discreto con il minimo sforzo, essendo inoltre abbastanza saggia e onesta da proporci questo prodotto ad un prezzo più che ragionevole. Consigliato a tutti gli amanti della fantascienza robotica, imperdibile per i fan della saga o dei membri dello staff. Speriamo che le vendite del cofanetto inducano l'editore modenese ad importare anche il film inedito corredato da un nuovo e fedele doppiaggio.