Recensione Mazinkaiser

L'attesissimo ritorno di Mazinga, firmato D/Visual

Recensione Mazinkaiser
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Mazinkaiser

Impossibile parlare di Mazinkaiser senza parlare anche di D/Visual. L'uscita del primo DVD della serie si può infatti quasi considerare un evento, sia perchè di fatto è la prima uscita (del tutto originale, come avrete modo di leggere) in campo video della casa editrice, sia perchè è stato annunciato talmente tanto tempo fa che si cominciava quasi a perdere le speranze. Ed invece eccolo qui, con il suo book di 250 pagine ed il suo box di plastica che mira a raccogliere tutti i DVD della collana Super Robot Wars. Inutile descrivervi le aspettative dei fan, che probabilmente avranno un atteggiamento molto più critico del solito, perchè diversamente dalle normali serie proposte anche dalla concorrenza, qui stiamo parlando di Go Nagai, di Mazinga e di tutti gli altri che hanno segnato la nostra infanzia e costituiscono un background di riferimento dal qualche non si può prescindere.

Majin Go!!

Tagliamo subito la testa al toro e vediamo cosa troviamo nella confezione. Salta subito all'occhio in primis il booklet dedicato a Mazinkaiser, vero e proprio libro di circa 250 pagine, a cui si aggiunge un box per 8 DVD in plastica e che in pratica altro non è che una scatoletta porta CD. All'interno (fortunatamente :) ) possiamo trovare il DVD di Mazinkaiser, che ci porta subito a fare alcune considerazioni. Difatti il suddetto disco non ha una custodia "singola" che lo possa contenere. Questo significa quindi che tutti i prossimi DVD dovranno finire nel box, portando anche a chiedersi in che maniera saranno sigillati: forse con una bustina? Ai posteri l'ardua sentenza, per ora quello che possiamo dire è che l'idea di D/Visual è quella di far collezionare tutta la serie di Super Robot Wars (comprendente anche Shin Getter Robot The Last Day, Shin Getter Robot Re:model, Shin Getter vs Neo Getter ed il film di Mazinkaiser) in modo da avere due box completi pieni di DVD. E se si volesse solamente una delle serie sopra citate? Anche a questo purtroppo non siamo ancora in grado di rispondere, ma francamente credo che siano argomenti ancora in via di decisione.
Lasciandoci dunque questi interrogativi per il futuro, cominciamo ad esaminare in dettaglio tutto il materiale che, grazie al sotterfugio di essere venduto come libro con allegato un DVD, riesce ad abbattere i costi assestandosi sui 24€.
Partiamo proprio dal booklet/libro: un vero e proprio volume contenente tutte le informazioni extra che si possano desiderare. Oltre ad alcune illustrazioni a colori e alle immagini del character design troviamo infatti anche un paio di interviste (una a Go Nagai e una ai produttori) che si rivela una vera manna per gli appassionati, svelando molti particolari e retroscena sia di Mazinga Z che di questo Mazinkaiser, permettendo di capire i perchè di alcune scelte nella sceneggiatura che hanno fatto tanto discutere. Inoltre ci sono anche gli script degli episodi (con traduzione) e lo storyboard della prima puntata, che risulta davvero interessante per chi non ha idea dei vari passi della produzione di un anime. Davvero una perla.

FAYAAA BLASTAAAA!!!

Packaging e allegati a parte, però, la portata principale è l’anime vero e proprio: Mazinkaiser. Iniziando a vedere le prime scene si rimane subito estasiati, e per la realizzazione tecnica e per l’atmosfera cupa che ricorda tanto l’amatissimo Getter Robot The Last Day. Ashura ed i suoi mostri meccanici attaccano la città e Koji Kabuto, a bordo del suo Mazinga Z, non tarda ad arrivare con il suo “Rocketto paaaaanchi!” per fermare il malefico scagnozzo del Dottor Hell ed i suoi piani di conquista. Le scene di combattimento sono di certo quanto di meglio si possa vedere in questo ambito, e l’esaltazione di poter rivedere Mazinga in vesti moderne fare a pezzi e disintegrare i nemici cresce progressivamente. Ma i toni sono diversi da quelli di un tempo: il robot di Koji non è più così invincibile, si crepa e perde olio come fosse sangue, dando quel tocco in più che sembra preannunciare una serie animata indimenticabile.
Messo alle strette dal’alto numero dei nemici, Koji riceve l’aiuto di Tetsuya Tsurugi, a bordo del Grande Mazinga, che lo affianca combattendo spalla a spalla. Di lì a poco anche Saiyaka e Boss fanno la loro comparsa. Ma questa volta il gigante invincibile difensore della Terra pare mostrare l’età: colto all’improvviso viene stretto nella morsa dei nemici e fatto letteralmente a pezzi, mentre il pilder di Koji, con lui a bordo, viene scaraventato lontano. Una situazione che difficilmente eravamo abituati a vedere ma che rappresenta il climax della battaglia iniziale. Come riusciranno i nostri eroi a difendere la pace? La risposta è fin troppo ovvia (insomma, basta leggere il titolo per farsi un’idea :) ).
A questo punto le premesse sono le migliori possibili, e tutto sembra presagire l’inizio di un nuovo Shin Getter Robot. Peccato che non sia così. Dopo l’inizio spettacolare infatti, l’anime di Mazinkaiser si assesta su ben altri toni narrativi. Le prime due puntate sono davvero emozionanti, ma dal terzo episodio al quinto (in totale sono 7 e ricordiamo che nel primo DVD ci sono soltanto i primi 4), prende una piega comica, quasi demenziale. Si tratta di episodi “singoli”, slegati da una qualsiasi trama principale e che ricordano tanto le vecchie serie. Il quarto e il quinto poi hanno più che altro scene ridicole, addirittura con un pizzico di fanservice (= denudazione delle protagoniste!). Certo sono caratteristiche tipiche di molte opere nagaiane, così come tipico è il mescolare momenti ad alta tensione con situazioni più spensierate che hanno il compito di sdrammatizzare, ma resta il fatto che lo spettatore resta quantomeno spiazzato dopo quell’inizio esplosivo. Ma per fortuna il cerchio si chiude e gli ultimi due episodi (dei quali il settimo è più lungo dello standard) riprendono lo stile iniziale, risultando dinamici e appassionanti e regalando tante emozioni e uno degli scontri più belli mai visti nel genere.
Alla fine, nel complesso, siamo di fronte più ad un tributo a Mazinga (dettato più che altro dai “capricci” dello staff, come avrete modo di capire dall’intervista sul booklet) che ripropone in veste moderna tante situazioni già viste nella serie TV (come le androidi killer!) e strizzando l’occhio agli appassionati in molti punti. Del resto, superato lo shock iniziale, i tre episodi comici riescono nell’intento di far ridere, sia con alcune battute (Boss idolo!) sia con alcune chicche come il Boss Robot in modalità acquatica.

TARBO SMASHAA PAAAAANCHI

Passando al lato tecnico, D/Visual propone qualcosa di nuovo anche in questo campo. In virtù dell’importanza delle serie nagaiane e dell’esigenza dei fan, ci sono ben due tracce audio in italiano (in 2.0 PCM) oltre alla consueta giapponese. La differenza sta nei nomi delle mosse e dei robot: nella prima sono stati tradotti/adattati, mentre nella seconda sono rimasti in inglese, per la gioia dei puristi. Mentre su quest’ultima non ho molto da ridire, sulla prima, quella interamente in italiano, sorge qualche dubbio. In alcuni punti le armi dei robot, in quanto di fatto intraducibili (perchè tradotte letteralmente sarebbero state orrende in italiano), sono state praticamente inventate cercando di mantenerne il senso. Una su tutte: il “Breast Fire” di Mazinga Z è diventato “Inferno di Fuoco”. Al di là dei gusti personali su quest’ultima, inventato per inventato, non aveva più senso a questo punto rispolverare il buon vecchio “Raggi Gamma” della vecchia serie TV che ha fatto storia?
Il doppiaggio in se, complessivamente, devo ammettere che resta buono: le varie voci dei personaggi credo siano azzeccate ed in generale la recitazione non merita critiche (da segnalare comunque uno spassosissimo Boss!). L’unico (grave) appunto che mi sento di muovere è la scarsa enfasi negli urli delle mosse durante la battaglia: soprattutto se confrontato con la versione giapponese, un po’ più di slancio sarebbe stato senza dubbio dovuto (insomma, lo sanno tutti, “rocketto panchi” si pronuncia con almeno 7/8 “a”!!!).
Parlando invece delle musiche dell’anime, siamo su ottimi livelli. Si tratta di una serie decisamente curata e pertanto partendo dalla sigla iniziale dell’arcinoto Hironobu Kageyama fino a giungere a quella finale di Yasunori Iwasaki si ascolteranno solo componimenti decisamente ispirati : il tutto riversato su traccia PCM non senza qualche imperfezione, ma mantenendo comunque buoni livelli.
Visivamente, come già accennato, siamo su ottimi standard: i disegni sono molto belli e le animazioni si assestano su livelli molto buoni senza cali degni di nota. Le scene di combattimento sono uno splendore e obiettivamente se Mazinkaiser pecca in qualcosa non è certo qui. La qualità tecnica del video è più che discreta, anche se un po' rumorosa.
Quello che invece lascia qualche perplessità sono i menu, che risultano senza dubbio decisamente spartani. Assenti invece gli extra, mentre sul fronte sottotitoli va segnalata la presenza di ben 7 lingue.

Mazinkaiser Mazinkaiser aveva il compito di riportare in auge Mazinga, ma ci riesce solo parzialmente. Parte bene ma non decolla: la storia alla fine è sempre la solita ed il tutto si riduce soltanto ad un (grande) tributo all’opera originale di Go Nagai. Ma poco importa. Mazinga c’è, ed è lì che combatte per noi, ancora una volta, e alla fin fine, una volta accettata la serie per quello che realmente è, non si può non rimanere divertiti. Imperdibile per tutti i fan. E’ imperativo comunque spendere qualche parola in più sull’edizione e su D/Visual: onore alla volontà di proporre qualcosa di nuovo e all’esserci effettivamente riusciti. Di fatto nessuno aveva mai osato tanto, ma restano alcune incertezze sulle scelte editoriali e un discreto margine per migliorare la qualità di un DVD che seppur buono, non è ancora perfetto (ma del resto è anche il primo, e come tale era difficile fare meglio). Sperando che le prossime uscite acquistino una regolarità temporale, siamo felici che siano riusciti finalmente a riportare le opere di Nagai in Italia.