Recensione Snikt!

Il mutante artigliato più famoso del mondo in un avventura disegnata da T.Nihei

Recensione Snikt!
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Snikt!

La serie collection in edizione "book" chiamata "Collezione 100% Marvel", in cui vengono raccolte storie quasi sempre dagli standard qualitativi molto alti, è riuscita ancora una volta a fare centro con l'ultimo numero che vede protagonista (lapalissiano visto l'onomatopea utilizzata come titolo) Wolverine, l'artigliato mutante canadese degli X-Men. Voi giustamente vi chiederete il perché di questa recensione sulle pagine di Animeye: la risposta è che il disegnatore altri non è che Tsutomo Nihei, autore di Blame! La Marvel con un incredibile colpo di coda, è riuscita ad accaparrarsi i servigi del noto mangaka che ha dato vita ad una vera e propria opera d'arte.

La Storia

La storia, a grandi linee, vede l'X-Men teletrasportato nel futuro post-apocalittico che fa da cornice a Blame, per mezzo di una ragazza della resistenza umana che chiede il suo aiuto per sconfiggere i Mandate, dei Cyborg in grado di rigenerarsi ed evolversi infinite volte almeno che non venga colpito il loro punto vitale. Se vi state chiedendo perché abbiano scelto proprio Wolverine, forse non sapete quali siano le sue capacità (e probabilmente hanno riaperto anche le colonie penali su Marte...:): Logan(così si fa chiamare) è un mutante con sensi ipersviluppati, fattore di guarigione che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e tre artigli retrattili per mano, come se non bastasse tutto ciò, una sezione segreta del governo, chiamata Weapon-X, ha ricoperto scheletro e artigli del canadese con una super lega indistruttibile, l'adamantio, rendendolo una vera e propria macchina da guerra! Questo aumenterà di sicuro la vostra salivazione se provate ad immergere Wolverine nelle continue lotte tra cyborg e umani che caratterizzano l'universo di Blame.
Come in tutti i manga di Nihei, le architetture e le ambientazioni la fanno da padrone, divenendo più che meri cornici per i protagonisti, aiutando ancora di più il lettore ad immergersi nel folle e terrificante mondo a cui il mangaka sembra così legato. Le scene e i combattimenti sono fantastici e mai confusionari mentre le anatomie rispecchiano appieno il particolarissimo stile di Nihei con volti pallidi e fisici esili ricoperti quasi completamente da tute nere futuristiche. L'atmosfera resta la stessa di Blame, angosciante e horror sotto alcuni aspetti, con architetture che in alcuni momenti sembrano uscire dalle opere di Lovecraft, immense e apparentemente contro ogni legge fisica, ma sempre accurate grazie agli studi di architettura che ha intrapreso Nihei prima di divenire un mangaka d'eccezione. Lo storyboard è eccellente, regalandoci "inquadrature" mozza fiato, forse aiutato anche dalla colorazione che in Blame mancava, per alcuni questo potrebbe sembrare una pecca ma non lo è, Nihei riesce lo stesso a donare incredibili emozioni anche senza affidarsi alla particolare capacità data dall'utilizzo del bianco e nero. Forse unica pecca in questa meravigliosa opera(e badate bene sto cercando il pelo nell'uovo:) è la rapidità della storia che in alcuni tratti sembra "correre" troppo, probabilmente perché Tsutomo Nihei abituato ad una più ampia possibilità di narrazione(Blame non aveva limiti di numeri) si è ritrovato costretto nei cinque numeri che caratterizzano Snikt, trovandosi così ad accelerare troppo i tempi senza gestirli nel migliore dei modi.

Snikt! In conclusione che conosciate o no Nihei, Blame o Wolverine, Snikt è un fumetto da avere ad ogni costo, un vero e proprio gioiello che ogni amante del fumetto dovrebbe avere nella propria libreria, fantastico sotto ogni punto di vista. Forse, per la prima volta ci troviamo di fronte al connbuio perfetto tra manga e comics, senza mezzi termini Wolverine è divenuto manga e il manga è divenuto comics, mantenendo comunque tutte le loro caratteristiche peculiari.