Recensione Utena - Apocalisse Adolescenziale

Quando arte surrealista e animazione giapponese si incontrano

Recensione Utena - Apocalisse Adolescenziale
Articolo a cura di

Utena - Apocalisse Adolescenziale

Dimenticate i normali canoni a cui i manga comuni vi hanno abituato; scordatevi anche le trame lineari e compiute: stiamo per parlare di Utena - Apocalisse Adolescenziale, un anime che fa della sua valenza artistica dai toni surreali il suo punto forza.
Il fenomeno Utena consta anche di un manga e di una serie televisiva, tuttavia i punti in comune non sono poi molti dato che trame, ambientazioni e personaggi sono stati abbastanza stravolti, non permettendo a questo film di essere collocato all'interno della serie, ma contraddistinguendolo come un'opera a sè stante.

La Storia

Utena Tenjyo è appena arrivata nella sua nuova scuola, e una sua compagna di classe le fa fare un giro dell'istituto. Girovagando per le bizzarre architetture, Utena giunge in uno strano luogo, un roseto, dove spicca una rosa bianca. Da questo strano fiore spunta un anello: chi lo porta diviene un "duellante", ed è costretto a combattere con gli altri per conquistare la sposa della rosa, la bella Anthy Himemiya, il trofeo di questo torneo. Ma i punti chiari sono ben pochi: perchè il duellante vincitore deve poter disporre liberamente di Anthy? E cosa ci fa Toru, che una volta era il ragazzo di Utena, in questa stessa scuola? Molti sono gli interrogativi, ma lo scorrere degli eventi sarà qualcosa di inaspettato.
Fin dal primo istante infatti si percepisce lo stile del tutto particolare e artistico dell'opera, che come già detto tende all'astratto, rinunciando ai normali parametri logici. La stessa struttura dell'istituto, che appare nelle battute iniziali, è del tutto stravagante, innalzandosi al cielo in un miscuglio di archi e scale, strizzando l'occhio al famoso illustratore olandese Escher, soprattutto nel punto in cui Utena segue Anthy senza riuscire mai a raggiungerla, per una serie di rampe e passaggi che sembrano tutto tranne che collegati. Davvero pittoresco. Ma potrei citare anche moltissime altre immagini strane e affascinanti, che mi hanno ricordato vecchie opere del periodo metafisico. Un mix di visioni e colori, che di certo colpisce lo spettatore.
In questo paesaggio contorto i personaggi vengono mossi da fila ancora più contorte. Se da un lato inizialmente pare esserci una trama, la realtà è che la "rivoluzione" di cui si parla avviene sul piano introspettivo e personale, risultando per certi versi spiazzante. Molto viene lasciato all'interpretazione.
Utena e Anthy sono le vere protagoniste, e il loro rapporto, con sfumature saffiche, è un po' il centro della trama. Insieme riusciranno a portare a termine i loro sogni, in un vortice di vicende che però mirano a togliere allo spettatore qualsiasi punto di riferimento.

Realizzazione

I disegni, molto shojo nello stile, sono sempre belli curati, e si nota a livello cromatico la prevalenza di alcune tinte come il rosso e il rosa, per creare ulteriori giochi a livello visivo. Le animazioni, essendo un film, mantengono un livello medio alto, senza cali sensibili. Particolarmente ispirata invece la colonna sonora: ho trovato diverse musiche e melodie di sottofondo particolarmente piacevoli e funzionali per l'immagine onirica che si vuole creare.
La recitazione dei doppiatori è particolarmente buona, soprattutto in alcuni frangenti (come quando Anthy va a trovare Utena nelle sue stanze), e mi sento di promuovere in generale anche l'edizione DVD di questo movie. Infatti il comparto video si attiene su standard più che buoni, mentre l'audio, grazie anche al DTS e al DD 5.1 (a cui si aggiungono le tracce ITA e JAP in 2.0) riesce a fare la differenza; inoltre ho trovato particolarmente gradevoli le animazioni dei menu.
Tra gli extra, oltre agli immancabili trailer e la galleria, le schede dei personaggi, quantomai gradite in un opera come questa dalle mille sfaccettature.

Utena - Apocalisse Adolescenziale Utena è un'opera strana. Molto strana. A tratti si resta ammirati, ma in altri punti ci si chiede se tutto questo ha davvero un senso. Il valore artistico è assodato, ma è anche vero che nonostante la durata abbastanza alta (quasi 90 minuti) la narrazione scorre via veloce, senza punti morti, risultando sorprendentemnete piacevole. Ma questo non significa che si possa consigliarlo a tutti vista la sua natura particolare. Interessante per i fan e per chi vuole qualcosa di ben confezionato ma diverso dal solito.