Speciale First Look at Japan: Maggio 2010

L'imperdibile rubrica sulle ultime uscite Anime in Giappone!

Speciale First Look at Japan: Maggio 2010
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Anche questo mese torna la rubrica dedicata alle ultime uscite Anime in Giappone. In questo articolo daremo un'occhiata veloce ad Anime quali “K-On!!” (cioè la seconda stagione di K-On!), “The Tatami Galaxy”, “Mayoi Neko Overrun!” e “Hakuouki: Shinsengumi Kitan”. Tra le tante uscite, queste ci sono sembrate le più interessanti sotto alcuni aspetti che andremo ad enunciare nel corso dell'articolo. Altri Anime di maggior rilievo tra quelli attualmente in onda nel Paese del Sol Levante (come l'attesissimo, in Europa quanto in Italia, “Fairy Tail”) verranno trattati in articoli appositamente dedicati in quanto lo spazio che richiedono è un po' fuori portata per un accenno come quello che viene fatto nei nostri “First Look at Japan”. Speriamo calorosamente che i titoli scelti siano di vostro gradimento e che quest'articolo, per quanto breve, vi dia una panoramica sufficientemente chiara delle serie trattate.

The Tatami Galaxy

The Tatami Galaxy, il cui titolo originale è 四畳半神話大系(Yojō-Han Shinwa Taikei) che tradotto letteralmente significa “Le cronache mitologiche di quattro tatami e mezzo” (il tatami è un tipo di pavimentazione tradizionale giapponese fatta con paglia e riso intrecciati e pressati, e viene usato anche come unità di misura per gli appartamenti, nello stesso modo in cui noi usiamo i “metri quadri”), è prodotta dallo studio Madhouse. La serie è l'adattamento Anime del romanzo omonimo di Morimi Tomihiko, pubblicato per la prima volta nel 2004 e poi di nuovo nel 2008. La serie è in trasmissione sulla rete giapponese Fuji TV dal 23 Aprile 2010, ma la Funimation Entertainment (sempre di Fuji TV) sta trasmettendo le puntate gratuitamente anche sul proprio sito web con sottotitoli in inglese.
La direzione per questo adattamento è stata affidata a Masaaki Yuasa e la colonna sonora è stata affidata al famoso gruppo “Asian Kung-Fu Generation” che ha spesso lavorato per colonne sonore di Anime.

La storia di “The Tatami Galaxy” si incentra su di uno studente del terzo anno di college in Kyoto. Non ci viene mai rivelato il suo nome. Ogni episodio si apre e si conclude nello stesso modo: il ragazzo fa una breve presentazione di se e parla della sua orribile e inutile vita; ci dice che sperava che andato al college le cose sarebbero cambiate, specialmente in campo affettivo ed amoroso, e che per cercare di avere una vita sociale più attiva ha deciso di iscriversi ad un club universitario. Il club in questione cambia ad ogni puntata e ogni volta si incentra su cosa sarebbe successo al ragazzo se avesse scelto questo o quel club. Ogni volta va a finire male per il poverino e alla fine dell'episodio, il tempo si riavvolge per farci tornare all'inizio e cambiare, nel corso della puntata seguente sia club che la vicende che la scelta dello stesso porta in scena.
Essendo tratto da un romanzo e non da uno Shonen Manga (i manga per ragazzi fino ai 18 anni, sebbene vengano letti anche da adulti), anche se la cosa non è proprio ovvia (perché ovviamente dipende dal romanzo in questione), The Tatami Galaxy è destinato a un pubblico maturo e contiene in se molte delle problematiche che un ragazzo medio si trova ad affrontate nella vita quotidiana, in particolare nel relazionandosi con il prossimo. Non è un caso che il protagonista frequenti il terzo (e penultimo) anno di università, quando i fatti ci vengono narrati.
La storia ci viene raccontata dal protagonista, ed è quindi suo punto di vista che ci viene mostrato. Tutto viene presentato dallo stesso sotto forma di monologo interiore in cui una raffica di pensieri ci travolge e ci porta avanti nel corso della storia. Sono pochi i dialoghi presenti in ogni puntata, che avvengono quasi esclusivamente con due degli altri personaggi principali: Akashi e Ozu.
Il tono di voce frustrato e il modo di parlare rapidissimo del protagonista nei suoi monologhi fa immergere immediatamente lo spettatore in una situazione di forte stress. Se questa cosa viene poi contestualizzata secondo il Paese d'origine del romanzo, prima, e della serie animata poi, cioè il Giappone contemporaneo dove lo stress e i rapporti interpersonali sono le prime due cause di suicidio e proprio questo Paese riporta il più alto tasso di suicidi annui al mondo, ci rendiamo conto che le tematiche toccate da questo Anime sono del tutto facenti parte del normale vivere quotidiano.

Nel corso della serie però ci sono dei personaggi che rimangono stabili e onnipresenti, ma al cambiare delle situazioni cambiano anche il ruolo che occupano come sfondo, ma non il ruolo che hanno nei confronti del protagonista. Due dei personaggi fondamentali per la storia che toccano da vicino il protagonista sono, come accennato poco più su, Akashi e Ozu.
Akashi è una giovane e attraente ragazza, dal carattere forte e che per questo viene rispettata e temuta contemporaneamente. Il protagonista della storia è fortemente attratto da Akashi ed è anche l'unico che riesce a trovarsi in situazioni favorevoli per poterle parlare in privato. In queste occasioni si ha la forte impressione che anche la ragazza prova quanto meno una simpatia per il giovane e che la cosa potrebbe culminare in qualcosa di più di un'amicizia stentata. Lo sfondo romantico che circonda il rapporto tra i due però trova sempre come ostacolo il culmine della puntata in cui il nostro protagonista fa qualcosa che va in contrasto con gli ideali di lei e immediatamente dopo la puntata si riavvolge terminando.
Ozu è invece un nemico-amico del protagonista, da lui profondamente odiato e disprezzato per il suo modo di fare. Nonostante ciò, però, sembra che Ozu sia discretamente popolare tra le ragazze, ma dal momento che il punto di vista dello spettatore coincide con quello del protagonista, questo personaggio ci appare effettivamente come una persona viscida e piena di se, anche se cerca di “aiutare”, benché non nei modi più fini, il nostro innominato giovane.
Graficamente la serie usa una combinazione di grafica 3D e 2D ed anche gli schemi di colore usati sono abbastanza particolari e cambiano di puntata in puntata se non già nel corso di uno stesso episodio. I disegni sono molto semplici e rappresentano il punto di vista del protagonista, per cui, ad sempio, Ozu è rappresentato quasi come un alieno, mentre Akashi con tratti molto delicati ma circondata da un'aura “mistica” impenetrabile a un comune mortale.

K-On!!

Come avevamo già anticipato nello scorso articolo su K-On!, questa fantastica serie animata ha finalmente visto la messa in onda della seconda stagione, e K-On!! (con due punti esclamativi) è il titolo scelto. Dopo lo straordinario successo ottenuto dalla prima serie e ancora di più dal Manga di cui l'Anime è un adattamento, non poteva mancare la trasposizione televisiva del secondo volume della serie. Infatti, K-On!, il manga, dopo essere stato pubblicato a puntate su di una delle riviste dedicate, è stato raccolto in due volumi che corrispondono, oggi, alla stagione 1 e 2 della serie animata.

La prima stagione si era conclusa al termine del secondo anno di scuola superiore delle quattro protagoniste principali della storia: Yui, Ritsu, Mio e Tsumugi (o Mugi). La seconda stagione, invece, si apre all'inizio dell'anno accademico seguente, cioè il terzo anno per le protagoniste, l'ultimo anche in Giappone. La prima puntata si apre infatti con le quattro amiche che si recano, in parte contente per essere diventate ormai studentesse dell'ultimo anno e quindi tra le più grandi nella scuola, e in parte preoccupate per la divisione in classi, proprio a controllare a quali classi sono state assegnate, per scoprire subito dopo che la loro professoressa e responsabile del club di Musica della scuola, la dolcissima Yamanaka Sawako, ha fatto in modo di riunirle nella stessa classe.
Ancora, alla fine della scorsa stagione anche una nuova studentessa, Azusa, compagna di classe della sorella minore di Yui, aveva deciso di unirsi al club di musica. Nella seconda stagione questo personaggio avrà un posto un po' più di rilievo, ma comunque secondario per la storia. Solo alcuni episodi sono in parte dedicati ai pensieri e preoccupazioni della ragazza.

Come sempre, il club è in difetto di componenti, o meglio, ha lo stretto indispensabile per rimanere attivo, quindi, come anche nella prima stagione, le ragazze si cimenteranno in una forte campagna pubblicitaria per cercare di attrarre nuovi studenti ad unirsi al club, specialmente le ragazze. Purtroppo però, per quanto il club sia apprezzato, soprattutto per il talento musicale delle componenti, nessuno vi fa richiesta di iscrizione, e per questo le prime puntate sono incentrate sul problema del “trovare nuovi membri o infischiarsene fintanto che le cinque amiche ne avrebbero fatto parte”. L'unico tema a riguardo che ritorna di tanto in tanto durante la stagione è la preoccupazione per il futuro del club dopo che le attuali componenti più grandi, cioè le prime quattro com'è chiaro, al termine dell'anno accademico, si diplomeranno. Proprio questo è un altro dei temi “scottanti” della serie, la problematica di abbandonare le vecchie abitudini e soprattutto le vecchie amicizie per cercarne delle altre nella scuola di grado superiore.
Anche in questa stagione, quindi, ciò che vedremo sarà da una parte costituito dalle attività del club, concerti, prove, mangiate infinite di dolci portati da Mugi per tutte, ricerca di nuovi membri del club; dall'altra, che è ovviamente la più importante, così come è stato nella prima stagione, ci troveremo davanti a una serie di problematiche principalmente adolescenziali, come quella del distacco dalle vecchie amicizie, che però possono essere applicate a tutte le fasi della vita umana nelle società contemporanee.

Tutte le puntate sono, come per la prima stagione, coronate da tanta ironia e situazioni divertenti, in cui il rapporto d'amicizia delle ragazze non fa che stringersi sempre di più evidenziando, com'è classico dell'animazione giapponese, l'importanza del gioco di squadra, della sincerità e del riporre non solo la propria fiducia, ma tutta la propria persona nelle mani di pochi amici fidati. Nella mentalità giapponese, infatti, i veri amici dovrebbero essere considerati come facenti parte della propria famiglia, e la stessa cosa succede in ambito aziendale: le aziende del Paese del Sol Levante si considerano come grandi famiglie e tutto ruota intorno a questo. Ciò fa si che “K-On!” sia una delle serie animate più apprezzate anche tra gli adulti.

Mayoi Neko Overrun!

Mayoi Neko Overrun è l'adattamento ad Anime, come capita sempre più di frequente nel mondo dell'animazione giapponese, dell'omonima Light Novel (cioè un romanzo che di tanto in tando integra al suo interno anche delle immagini, ed è destinato principalmente a un pubblico giovane) scritta da Tomohiro Matsuo e illustrata da Peco. L'adattamento è stato iniziato a Gennaio 2010 a cura di Kentaro Yabuki. Il titolo si riferisce al nome della pasticceria intorno a cui ruotano le vicende narrate, oltre che al carattere dei personaggi, al fatto che una di loro è un gatto dalle sembianze di una bellissima ragazza, e al tema delle mutandine indossate dai personaggi femminili (che spesso vengono messe in mostra durante i vari episodi). La storia è narrata in prima persona da uno dei personaggi, Takumi Tsuzuki.

Takumi è un orfano, scappato da bambino dall'orfanotrofio in cui si trovava per far avere più possibilità di essere adottata a un'altra dei personaggi della storia, Fumiko Serizawa, quando quasi tutti gli altri bambini avevano trovato una casa e l'orfanotrofio era prossimo alla chiusura. Per sua fortuna, anche lui fu subito adottato da una giovane ragazza incontrata durante la fuga, Otome Tsuzuki, giovane volenterosa, sempre pronta ad aiutare il prossimo e che si cimenta ogni volta che c'è né bisogno in missioni di volontariato in giro per il mondo. Come si capisce, chiaramente il protagonista è un personaggio dal cuore puro, cavaliere senza macchia, che si fa in quattro per aiutare gli amici e la sua madre adottiva (considerata da lui come una sorella maggiore per la poca differenza d'età).
Fumiko è invece una ragazza all'apparenza scorbutica e cocciuta, ma in realtà è dolce e pensa sempre ai suoi amici. Mente di continuo e qualsiasi cosa dice in realtà va interpretata al contrario: se ad esempio dice di voler andare al cinema, significa che in realtà vuole andare da tutt'altra parte, soprattutto NON al cinema!
Subito dopo la fuga di Takumi dall'orfanotrofio dove si trovavano, fu adottata da una famiglia che abita nella stessa città di Takumi e Otome. Ha frequentato Takumi quindi da quando erano bambini e, come prevedibile, ne è pazzamente innamorata, anche se non glielo ha mai confessato.

Sia per dovere morale sia per necessità (dal momento che Otome non c'è quasi mai), Takumi e Fumiko lavorano part-time nella pasticceria che da il nome alla serie, gestita da Otome. Nonostante ciò sia i dolci di Takumi che di Fumiko non sono molto buoni e la clientela generalmente scarseggia. Ancora, nonostante ne sia la proprietaria e gestore principale, Otome non è affatto capace di cucinare un qualsivoglia dolce, nemmeno la torta più banale. In compenso, ogni volta che torna da una missione porta sempre tanti regalini per i due ragazzi e in più raccoglie sempre qualche povero gattino randagio portandolo a casa per offrirgli una sistemazione e delle cure. Per questo casa Tsuzuki è sempre piena di gatti. Alla fine del primo episodio, però, Otome, di ritorno da un viaggio, riporta a casa qualcosa un po' più particolare: una ragazza con le orecchie da gatto!
Nozomi Kiriya, questo è il nome della ragazza-gatto, viene trovata per caso da Otome nei pressi della stazione ferroviaria. Del suo passato non ricorda nulla se non il nome. Ovviamente Otome le offre ospitalità e subito dopo riparte per un'altra missione. Di tanto in tanto comunque si rifarà viva. Nozomi, comunque, si sente subito a proprio agio nella famiglia Tsuzuki, anche se, dopo qualche giorno, sentendosi un fastidio per gli altri, decide di andarsene. Ovviamente però i ragazzi corrono a cercarla e la convincono a tornare a casa con loro.
Gli altri personaggi importanti per la storia sono gli amici e compagni di scuola di Takumi: Chise Umenomori, Kikuchi Ieyasu e Koya Daigoro.
Chise è una ragazzina dal corpicino minuscolo, tanto da sembrare una bambina delle scuole elementari, invece è una liceale e frequenta la stessa classe di Takumi e gli altri. Nonostante sia l'erede di una ricchissima famiglia, è sempre stata isolata dai suoi compagni di classe e anche i genitori non sono mai stati presenti nella sua vita a causa del lavoro. Solo con Takumi e gli altri riesce, durante il corso delle prime puntate, a instaurare un buon rapporto, sebbene venga considerata comunque profondamente viziata e infantile.
Kikuchi e Koya invece sono due ragazzi. Il primo è un vero e proprio “otaku”, fiero del suo essere “disinteressato al mondo in 3D” ma solo a quello 2D degli anime, internet, etc. Stuzzica spesso Fumiko ma alla fine le prende sempre! Koya è invece il migliore amico di Takumi. È un ragazzo all'antica e apprezza molto la sorella di Takumi per il suo carattere e la spiccata tendenza ad aiutare il prossimo. È inoltre sessualmente interessato sia a donne che uomini.

Da quando Nozomi arriva a casa Tsuzuki le vicende dei ragazzi si fanno più interessanti del solito, ma il tutto, come dicevamo poche righe più su, rivolge sui rapporti d'amicizia e familiari, dell'importanza della famiglia e delle cose relative ad essa. Contiene anche una morale un po' tradizionalista, da questo punto di vista, cosa che apprezziamo molto in quanto i valori fondanti delle società contemporanee “sviluppate” stanno sempre più venendo meno nei giovani.

Un'ultima cosa che c'è da dire su questo Anime è che probabilmente non arriverà mai sugli schermi italiani o almeno non sui canali Rai e Mediaset. Questo perché, a differenza della società giapponese in cui scene di violenza assoluta o di nudo negli Anime e nei Manga sono considerate del tutto normali, in Occidente questa cosa non accade. Nel nostro caso specifico, “Mayoi Neko Overrun!” stuzzica gli spettatori con scene un po' “spinte”, per così dire. Se quindi, per puro caso, questo Anime dovesse arrivare in Italia, probabilmente sarebbe una versione molto diversa rispetto all'originale (come dicevamo all'inizio dell'articolo si vedono spesso le mutandine dei personaggi femminili, ma non solo).

Hakuouki: Shinsengumi Kitan

“Hakuouki: Shinsengumi Kitan” è un Anime prodotto dalla DEEN, in trasmissione una volta per settimana in Giappone dal 4 Aprile 2010.
La protagonista è Yukimura Chizuku, una giovane alla ricerca del padre scomparso durante un viaggio di lavoro a Kyoto. È ambientato nel periodo Edo (intorno alla metà del'800) in un momento in cui il Giappone si sta aprendo all'ingresso di stranieri e in particolare alla cultura occidentale. Molti dei fatti che fanno da sfondo a Hakuouki sono realmente accaduti. La storia, come per gli altri Anime presentati in questo articolo, ci è raccontata in prima persona dalla protagonista.

La trama è all'apparenza abbastanza semplice: Chizuku è la figlia di un famoso medico di Edo (attuale Tokyo) che va a Kyoto per lavoro. Il padre non sa quanto tempo rimarrà nella vecchia capitale giapponese ma promette alla figlia di scriverle spesso se non tutti i giorni. La promessa viene inizialmente mantenuta, finché un giorno la corrispondenza si arresta del tutto. Preoccupata per la sorte del padre, Yukimura parte per Kyoto portando con se poche cose, tra cui una katana. Durante il viaggio, scambiata per un uomo, viene attaccata da due ronin (samurai senza un padrone). Viene però salvata da una piccola squadra dello Shinsengumi.
Lo Shinsengumi fu un corpo di polizia speciale istituito alla fine del periodo Edo composto da pochi membri scelti. Lo scopo ufficiale era quello di proteggere lo Shogun (Comandante dell'Esercito. Anche se la figura dell'imperatore era ancora intatta, nel Giappone di quel periodo era lo Shogun ad avere il potere effettivo). In realtà, oltre a ciò e ad altre attività, uno degli obbiettivi principali era quello di fermare la serie di violenze che si era scatenata nell'area di Kyoto, allora capitale imperiale (mentre lo Shogun si era stabilito a Edo) a seguito dello sbarco americano nel Paese.
Ad ogni modo, dopo essere stata salvata dai ronin, Chizuku viene portata di forza al quartier generale dello Shinsengumi come prigioniera. Dopo aver appreso chi è la nuova arrivata, i membri dello Shinsengumi le promettono di aiutarla nella ricerca del padre ma le impongono anche di rimanere con loro fintanto che non si saranno avute notizie certe di questi. A poco a poco riesce a farsi concedere varie libertà e, conquistando con il suo carattere la fiducia e il rispetto dei membri del corpo speciale, inizia anche ad aiutarli per quel che può.
Il tempo passa velocemente e in poche puntate ci ritroviamo un anno dopo l'arrivo della ragazza tra i membri dello Shinsengumi. Apprendiamo che il padre di Chizuku è un esperto nella medicina occidentale in quanto aveva avuto la possibilità di studiarla per via della presenza olandese in Giappone di un piccolo gruppo di studiosi (anche questo fatto vero: gli olandesi furono gli unici ad avere il permesso di rimanere sul suolo giapponese, seppur con molte limitazioni, durante il periodo di chiusura agli altri Paesi). Pare che durante le sue ricerche sia riuscito ad inventare una medicina, chiamata “ochimizu” (elisir) che aiuti chi la ingerisce a guarire più velocemente del normale, ad aumentarne forza, velocità e riflessi. Sembra però che abbia anche un effetto collaterale, quello cioè di far perdere la ragione a chi ne faccia uso rendendolo aggressivo e pericoloso. Dalle puntate trasmesse fin'ora, pare che Chizuku custodisca un grosso segreto, anche se non si capisce quanto la ragazza ne sia effettivamente consapevole: nel corso della quarta puntata durante un combattimento Chukuzu viene ferita da una spada, ma magicamente la ferita si rimargina in pochi istanti. Ciò fa pensare che il padre abbia usato efficacemente l'ochimizu sulla propria figlia. Sennonché, tra la sesta e settima puntata, vediamo che anche alcuni dei personaggi incontrati nelle puntate precedenti sono stati trattati con l'ochimizu e le loro abilità si sono moltiplicate tanto che questi non si considerano più umani ma Oni (letteralmente “demoni”, ma in senso diverso dalla concezione occidentale). Saranno loro stessi che, notando il potere rigenerativo della ragazza, cercheranno di prenderla con loro.
Gli altri personaggi della storia sono principalmente facenti parte dello Shinsengumi, ovviamente. Tutti hanno un ruolo abbastanza marginale: fondamentalmente proteggono Chizuku e servono, insieme alle vicende storiche, per i collegamenti che ci fanno avanzare nella storia. La maggior parte di essi però sono basati su reali componenti dello Shinsengumi.