Speciale Monster Allergy

Torna la nostra allergia di stagione, ai Mostri!

Speciale Monster Allergy
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Testi di Fabio Succi Cimentini
BigBurg è una di quelle città enormi, quelle che "non si fermano mai", quelle in cui i grattacieli nascondono piccoli mondi di viali ampi, casette vecchie e vicinati sonnacchiosi - proprio come Oldmill Village. Un piccolo mondo inosservato, come invisibile agli occhi della città mai ferma, come i fantasmi e i mostri che vede solo Zick, bambino di dieci anni, il tipico 'ragazzo strano' del quartiere, l'unico nella lista nera delle sempre informatissime - e mai ficcanaso, se qualcuno ve lo dice non dategli retta - Patty e Tatty. Quel mondo che la ragazzina appena trasferita da un altro quartiere della metropoli, Elena Patata (cognomen omen, visto il naso dalla graziosa forma), andrà a visitare; lo farà a proprio rischio e pericolo, considerato che Zick vive chiuso in casa con la motivazione di mille allergie... ma probabilmente è solo una scusa perché è fuori di testa. Totalmente out, e per giunta proprietario di un gatto antipatico (e parlante, scopriamo presto). Aggiungiamoci rapimenti di animali, trucchi di Halloween e il sempreverde adagio "nessuno è quello che sembra"... e la ricetta è pronta ad esplodere.

Monster Allergy non è una novità, anzi, è nato nel 2003 - un'era di sperimentazione per la Disney italiana, con una sfilza di nuove testate come Mickey Mouse Mistery Adventures o Kylion dopo il ciclone Paperinik New Adventures - per durare 29 numeri: ma è fresca fresca la ristampa a cura GP Comics, appena partita di Novembre 2011. Per chi non l'aveva ancora letta, sottoscritto incluso, è l'occasione per interessarsi di nuovo all'opera del team creativo Artibani-Barbucci-Canepa-Centomo (quartetto in cui ritroviamo nomi dietro a lavori come il già citato PKNA o Skydoll, insomma tra le opere più interessanti almeno del fumetto 'di genere' italiano.) Certo, bisogna partire dal contesto di una serie nata Disney, quindi aspettarsi nessun punto fermo, quintali di punti esclamativi per infondere enfasi e brio ai dialoghi, storie e protagonisti rivolti ad un pubblico di ragazzi. Il che non esclude affatto l'intelligenza delle storie, tratto a cui Monster Allergy non vuole affatto rinunciare.

Non è materia enormemente originale quella delle storie di Zik ed Elena: il ragazzo che vede mostri è un espediente classicissimo (basti pensare al recente xxxHolic, curiosamente cominciato anch'esso nel 2003) e l'atmosfera presenta molti rimandi, consci e non, all'animazione 'per bambini' (usiamo la categoria con le pinze) più interessante ed autoriale, insomma sappiamo tutti che dopo Miyazaki e la Pixar non si torna indietro e le influenze si possono notare soprattutto in come viene tratteggiato il mondo fantastico: una comunità di mostri amichevoli, dalle forme rotondeggianti ed espressive, e l'idea (almeno quella iniziale da primo numero) che l'umano possa essere molto più mostruoso della creatura, anche senza impegnarsi troppo. Così, stabilito che c'è aria di classico in giro, questo ci permetterà di etichettare Monster Allergy come qualcosa di già visto e trascurabile?

Niente affatto, almeno in questo numero: la storia introduttiva è un ottimo lasciapassare al mondo di Oldmill e riesce ad infondere personalità e simpatia nei protagonisti senza trascurare pochi, efficaci tratti per dare vita anche ai comprimari. Così, mentre Zick ed Elena vengono ritratti come due bambini, evitando facili drammi soprattutto per il primo (che almeno appare come un ragazzino vivace, un po' spaesato, ma positivo e pieno di idee, e ci viene risparmiato di etichettarlo come il classico incompreso conflittuale) e dando alla seconda abbastanza equilibrio fra ingenuità e irruenza da non renderla petulante, alle rispettive famiglie (e ai nonni fantasma di Zick, classici mentori saggi) viene dedicato meno spazio che ad altri personaggi. Uno su tutti il bulletto balbuziente David, detto Dedevid, che nel non sempre facile mondo dei ragazzini porta avanti goffamente la strategia 'conformati e sopravvivi' (e così si ritrova a chiedere a Zick il permesso di prenderlo in giro di nascosto, perché in fondo ha un'immagine da difendere.)

Altri personaggi, qui non svelati per mantenere il piacere della scoperta, seguono il filo rosso dell'apparenza che inganna, che per ora sembra reggere graziosamente tutta la vicenda: quindi c'è una Oldmill quasi nascosta dalle ombre dei grattacieli, i mostri invisibili agli occhi delle persone normali, e persone che nascondono quel che sono. Un simbolismo semplice ma efficace, e in questo modo è facile identificarsi col duo di protagonisti e le loro avventure. Altro grosso punto di forza è il disegno di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, tra i migliori in Italia secondo chi scrive, capaci di abbinare semplicità ed espressività dei volti e dei colori spesso ombrosi che rendono molto bene l'atmosfera variopinta ma quasi sommessa, un po' polverosa ma mai smorta, del villaggio.

Monster Allergy Insomma, è un numero uno che svela molte potenzialità di una storia 'classica', 'semplice' ma tratteggiata con maestria e soprattutto simpatia a non finire. Certo, è giusto un inizio e quindi si ha poco materiale a disposizione per giudicare, ma in 45 pagine abbiamo trovato ottime promesse e la voglia di vedere come verranno portate avanti. Quindi, per chi voglia lanciarsi nelle vicende di Zik ed Elena... non temete, le seguiremo con voi!