Speciale Museo WOW - Gatti in Mostra

Una mostra in fila per sei col resto di due.

Speciale Museo WOW - Gatti in Mostra
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Articolo a cura di

Testi di Alessandra Zanetti
Ci sono cose, persone, situazioni che hanno il potere di farci sentire in sintonia con noi stessi e con il resto del mondo, che ci emozionano e ci commuovono, come una bella canzone, un'opera d'arte, il Re Leone.
E poi, ci sono i gatti.
Ammettetelo: potete essere un asociale metallaro misantropo o una deliziosa e raffinata pulzella, ma sicuramente non potete essere immuni dal loro fascino. Nessuno lo è.
Ora che l'avete ammesso (e noi l'avevamo previsto), possiamo darvi una meravigliosa notizia: dal 10 febbraio (ieri) fino al 4 marzo il Museo del Fumetto Wow ospita una mostra dedicata ai felini più cari a noi nerd e non solo, in un percorso evocativo e simbolico, a partire dal numero dei protagonisti che ci raccontano la loro storia. Ebbene sì, quarantaquattro sono i gatti attraverso cui viene ricostruita la loro mutevole presenza nel mondo dell'animazione, a partire da Felix fino al più recente gatto con gli stivali in 3D (non solo gli stivali, ma tutto il Gatto).

Senza dubbio ci saranno degli scettici (stolti!) che stanno pensando che non valga la pena di andare a vedere dei banali gatti: e qui arriviamo noi a proporvi la nostra seppur breve, personalissima rassegna.
Scordandoci un attimo dell'irritante Hello Kitty e soprattutto dell'inguardabile moda a lei associata, se rivanghiamo nei meandri della memoria più o meno recente, troveremo dei gatti diabolicamente furbi, o solo stupidamente cattivi, a volte a partire proprio dal nome. Con questo indizio non può che tornare alla mente il ghignante Lucifero, malvagio gatto di Cenerentola che fa di tutto per mettere in cattiva luce il cane Tobia con continui dispetti.
Ancora più malefici sono i gatti siamesi in Lilli e il Vagabondo, che distruggono il soggiorno di casa per poi far ricadere la colpa sull'ingenua Lilli, accompagnati da una canzoncina genialmente escogitata a mo' di filastrocca nella versione italiana che ha incantato e spaventato innumerevoli bambini.

Sappiamo bene che però i gatti hanno ben altri nemici oltre ai cani: Tom rincorre incessantemente Jerry; Silvestro cerca invano di accalappiare Titti... e Birba tenta con altrettanto insuccesso di catturare i Puffi. E diciamolo, non ci sarebbe dispiaciuto.
In generale sembra che i felini (come spesso altri animali animati) prendano il carattere da quello che è il loro padrone: la stupidità malvagia di Gargamella è sicuramente riscontrabile nella risata di Birba che imita il padrone.
Così anche i progetti del Team Rocket vengono sostenuti da Meowth, l'unico pokemon così evoluto da essere in grado di parlare in linguaggio umano, ma non abbastanza intelligente da riuscire nei perfidi piani di Jessie e James. Forse perché influenzato dalla loro inettitudine?
Non tutti i gatti però riescono a sopravvivere al proprio istinto e alle scarse e sbagliate attenzioni dei propri padroni, basta vedere il ricambio di gatti Palla di neve in casa Simpson.

E come non concludere questa carrellata con proprio loro, i Tom e Jerry splatter della tv che Bart adora: Grattachecca e Fichetto, i "cartoni nel cartone", totalmente privi di controllo, che arrivano alla loro continua ed esilarante autodistruzione.
Una menzione speciale merita invece lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie: un gatto al di sopra di ogni parte, indifferente agli avvenimenti ma apparentemente superiore a tutti, forse proprio perché privo di un legame con un padrone "contagioso".
Alcuni di questi e molti altri felini fanno parte della storia raccontata nella mostra al museo Wow.

Un'attenzione particolare verrà poi dedicata al gatto più dispettoso e al momento famoso del web: Simon's cat. Sì, perché non lui ma il suo disegnatore (Simon Tofield in carne e ossa!) sarà ospite d'onore durante la giornata più adatta e indicativa per tale iniziativa: venerdì 17 febbraio, giornata nazionale del gatto.
Non dimentichiamo anche i nostrani gatti di Shockdom che troveranno spazio il 18 febbraio con Kaneda e Orso Ciccione (al secolo Stefano Gargano e Flavio Nani), creatori delle strip online "Due cuori e una gatta" e "Orso Ciccione". e per coronare questo spettacolare weekend, ci sarà una simpatica domenica creativa dedicata ai più piccoli (ma non solo). Volete saperne di più? Cliccate qui!

Museo WOW Noi saremo presenti per raccontarvi che accadrà: ma vi consigliamo di non mancare!