Speciale Spriggan

Special dedicato a Yu Ominae, spriggan dell'ARCAM

Speciale Spriggan
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Il Manga

Spriggan, nato dalla fervida immaginazione di Hiroshi Takashige e dall’abile mano di Ryoji Minagawa, giunse in Italia nel lontano Aprile 1994, grazie all’ormai scomparsa Granata Press. L’edizione aveva una lettura alla occidentale, le copertine erano orientate in verticale e faceva parte della testata Zero Speciale, ma si concluse al numero sei per il fallimento dell’editore. Per nostra fortuna la PlanetManga riprese le redini della situazione nel 2000, promettendo, fin dall’inizio, la serie completa composta da 11 numeri con sovraccopertina, lettura orientale e periodicità mensile.
La promessa fu mantenuta, Spriggan entrò a far parte dei miti di molti amanti del genere action-fantascientifico con un’edizione degna di nota e molto curata.

La Trama

Spriggan è il nome degli agenti speciali dell’ A.R.C.A.M., un’associazione segreta che cerca di proteggere e salvaguardare i reperti archeologici(mistici e tecnologici) più pericolosi, per evitare che vengano distrutti o impropriamente utilizzati dall'uomo. Uno dei migliori tra gli spriggan è un liceale dal passato misterioso, Yu Ominae; questo ragazzo, nonostante la giovane età, ha incredibili doti nel combattimento e nelle strategie militari; ma a renderlo ancora più temibile è il suo equipaggiamento. L’Arcam, infatti, ha dotato il suo miglior agente di un’avanzatissima armatura A.M.S.(armored muscle suite), in grado di potenziare i riflessi di chi la indossa e proteggerlo da ogni tipo di attacco grazie ad una resistentissima lega, l’omihalcon, con cui è forgiato anche il pugnale che Yu porta con sè.
Durante le sue avventure Ominae dovrà difendere o distruggere dei reperti per impedire che finiscano nelle mani di nemici sempre più potenti e spietati, come fanatici del terzo Reich, strani mutanti e persone dagli strabilianti poteri mentali.
Per portare a termine le missioni più complicate Yu potrà contare sull’aiuto di altri agenti ed amici fidati (più o meno):
Jean Jacquemonde, uno spriggan francese della stessa età di Ominae; uno strano potere lo rende pericolosissimo, soprattutto quando perde il controllo.
Yoshino, una giovanissima ladra che tenterà spesso di fare il doppio gioco per entrare in possesso dei reperti archeologici (qualcuno ha detto Fujiko?!).
Oboro, grande esperto di arti marziali e mentore di Yu, è il più potente tra gli spriggan e si dimostrerà più di una volta un prezioso alleato, anche se il suo rapporto con l’Arcam non sembra dei migliori.
Molti ritengono che Spriggan manchi di una vera e propria trama, infatti ogni numero è quasi totalmente indipendente dagli altri, limitandosi a raccontare una o più avventure che si potrebbero definire auto-conclusive; inoltre, la mancanza di una vera e propria meta finale e di un antagonista per eccellenza, può confondere e dare fastidio.
In realtà la trama principale si dipana tra le varie missioni, mostrandoci l’evoluzione dei vari personaggi, la nascita di nuove amicizie e di temibili avversari. Yu sarà costretto ad aumentare la sua forza e a dare il massimo per difendere il mondo e le persone che ama.

Realizzazione

Ogni numero saprà regalarvi una dose elevata di azione adrenalinica, avventura e combattimenti strabilianti. Molto spesso, per la realizzazione delle storie, Minagawa e Takashige hanno preso spunto da civiltà del passato e reperti archeologici realmente esistiti, mostrandoci le avventure di un giovane liceale che deve in ogni modo far coesistere il suo pericolosissimo lavoro con la vita scolastica di tutti i giorni.
I combattimenti sono sicuramente il punto di forza di questo manga: coreografie spettacolari, arti marziali e scontri a fuoco, il tutto reso a meraviglia dallo splendido tratto di Minagawa, sempre limpido e pulito come acqua distillata, anche nei momenti più difficili. Un mangaka in grado di rendere la dinamicità dei colpi e la fluidità dei movimenti in modo quasi perfetto, utilizzando le stesse linee cinetiche, da altri tanto disprezzate, con incredibile maestria.
Certamente avrebbe fatto piacere a molti vedere Yu muoversi all’interno di una trama più compatta e delineata, magari ostacolato da un vero antagonista, ma probabilmente, in quel caso, Spriggan non sarebbe stato più lo stesso. Forse proprio l’aspetto che molti criticano in Spriggan è il suo punto di forza, ciò che lo caratterizza e lo rende speciale.
L’edizione PlanetManga è perfetta, undici volumi con numero di pagine variabile (dalle 208 alle 240) e la lussuosissima sovraccopertina. Purtroppo la bassa tiratura e la quasi totale assenza di ristampe successive hanno reso Spriggan una serie molto ricercata ma dal prezzo proibitivo; un singolo volume può arrivare a costare anche più di 10€ rispetto ai 4€ del prezzo originale.

Il Film

Nel 1998 la Bandai Visual fece uscire nelle sale giapponesi un lungometraggio animato dedicato a Spriggan che, nel 1999, fece capolino in italia grazie alla Dynit. Alla regia abbiamo Norihiko Sudo, ma ciò che realmente conta è il nome di chi ha dato una mano per quanto riguarda la realizzazione generale e la supervisione: Katsuhiro Otomo, famosissimo autore che ha dato vita ad opere come Akira, Memories, Metropolis e il recente Steamboy. L’esperienza di questo grande artista sembra aleggiare su tutta l’opera e, con la realizzazione tecnica pressoché perfetta, Spriggan è divenuto un titolo di tutto rispetto, imperdibile per i conoscitori del manga come per i neofiti.

La Trama

La trama è ispirata all’episodio dell’Arca di Noè, ritrovata dall’ARCAM sul monte Ararat. Questo leggendario relitto sembra discostarsi molto dalla sua versione narrata nell’antico testamento; infatti, costruito con una lega sconosciuta, sembra nascondere un grandissimo potere che potrebbe far gola a molti. Tra questi spiccano dei loschi figuri collegati al Pentagono, interessati a conquistare l’arca per dominare il mondo.
Ma la leggendaria nave non sembra essere il loro unico obiettivo: Yu Ominae, giovane agente dell’ARCAM, viene sfidato da agenti misteriosi che, dopo aver fatto il lavaggio del cervello ad un suo compagno di classe, lo costringono a farsi esplodere davanti all’impotente Spriggan.
La sfida verrà accettata e Yu si vedrà costretto a partire per la Turchia per difendere l’arca e scoprire chi possano essere i responsabili della morte di quel povero ragazzo.
Lo Spriggan dovrà vedersela non solo con potentissimi avversari, ma anche con il suo misterioso e cruento passato, che lentamente affiorerà in superficie, portandolo a scontrarsi con un lato oscuro e privo di umanità che vive ancora in lui.

Realizzazione

L’azione è ciò che rende grande questo lungometraggio, mantenendo quindi inalterato l’ingrediente principale che ha reso famoso il manga.
Le animazioni, perfette, riescono a sostenere anche i momenti più confusionari e movimentati. Tra esplosioni notturne e combattimenti nella neve riuscirete a notare lo stesso piccoli particolari come bossoli di proiettili e impronte sulla neve.
Combattimenti al fulmicotone, rapidi e perfettamente realizzati vi lasceranno a bocca aperta.
La regia, supportata dall’esperienza di Otomo, non vi lascerà delusi. Dopo i primi minuti d’introduzione verrete subito scaraventati nell’azione, senza avere un attimo di tregua.
Certo la trama non è complessa, ma la semplicità non sempre è sinonimo di poca cura o di un lavoro mal fatto; stesso dicasi per la colonna sonora che non è nulla di eccezionale, limitandosi ad accompagnare le immagini e le scene di lotta, mantenendosi in secondo piano rispetto alle immagini.
Per motivi di tempo e per rendere il film godibile anche per chi non ha mai letto il manga, sono state fatte delle scelte che potrebbero far storcere il naso ai fan più duri e puri: Yu indossa per la prima volta l’armatura e il coltello in omihalcon durante la missione in Turchia; un personaggio carismatico come Jean Jacquemonde ha solamente un ruolo marginario, senza mostrare il suo spettacolare potere nascosto (in questo modo vi evitiamo di sperare fino alla fine per poi restare delusi come è successo a chi scrive), ma dando comunque un grande contributo alla missione, ed infine mancano totalmente altri personaggi importanti come Oboro e Yoshino.
Queste scelte sono perfettamente comprensibili e non influiscono più di tanto sul giudizio finale, comunque positivo sotto ogni aspetto.
L’edizione Dynamic fu disponibile nel 1999 in VHS, con tutti i limiti dati da questo supporto ormai obsoleto. Per nostra fortuna nel 2003 uscì un’edizione in DVD, ad un prezzo economico e con molti extra e miglioramenti, tra cui l’ottimizzazione per i televisori 16:9, due tracce audio italiane(DTS 5.1 e Dolby Digital 5.1) e una traccia audio giapponese (Dolby Digital 5.1), fruibile grazie alla presenza di sottotitoli in italiano.
Tra gli extra possiamo trovare: gallery, schede dei personaggi, trailers originali, trailer italiano e i D-Trailers.

SPRIGGAN Il manga presenta qualche limite dettato unicamente della scelta di una trama frammentaria e divisa in missioni, ma nel complesso è un’opera bellissima e imperdibile per gli amanti del genere. Una sorta di Indiana Jones del futuro con combattimenti spettacolari, arti marziali, paranormale e misteriosi reperti archeologici dagli straordinari poteri. Purtroppo il manga è più unico che raro e i prezzi hanno raggiunto livelli stratosferici, non resta che sperare in una ristampa, ma se lo trovate e il portafogli ve lo permette, compratelo assolutamente, “del doman non v’è certezza”!. Il film presenta gli stessi punti di forza del manga, con una realizzazione più curata, meticolosa e, soprattutto, un prezzo molto più abbordabile; essendo uscito in edicola grazie alla Edizioni Master il DVD costa, paradossalmente, anche meno di un numero del manga(circa 10 euro). In conclusione Spriggan è sinonimo di divertimento, azione ed avventura, che si parli del manga o del film.