Speciale Wisher

Dalla Francia un Fantasy Urbano in stile "Gaiman"

Speciale Wisher
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Abbiamo aspettato un po' ma oggi parliamo anche a noi, a mente fredda, del primo numero di Wisher intitolato "Il Sangue del Drago", nuovissimo fumetto pubblicato dalla GP Publishing ad opera del francese Sébastien Latour, che ha scritto i testi, e Giulio De Vita che ha fatto i disegni.
Wisher rientra nella categoria del "fantasy urbano", ossia quel sottogenere di storie colme di elementi magici o fantastici, ambientate però in un contesto metropolitano, cittadino, o comunque sia più o meno moderno. Gli esempi si sprecano, da Harry Potter a I Guardiani della Notte passando per Nessundove. Nella fattispecie, il nostro fumetto segue le (dis)avventure di Nigel Grant, un giovane londinese di belle speranze che per vivere realizza i desideri delle persone (sotto lautissimo compenso): recupera numeri introvabili di vecchi fumetti, piazza quadri falsi, salva cani dagli aeroporti e così via. Il nostro protagonista non sa, tuttavia, di essere legato a doppio filo al mondo delle creature fatate e magiche, le quali da sempre convivono con gli umani "normali", ma sono ormai in via di estinzione.

Desiderio N° 1

I pochi elfi, troll, fate, maghi, vampiri e banshee rimasti sono costretti a una vita da reclusi in quello che chiamano il Santuario, una zona dei sotterranei della City, raggiungibile con la metropolitana (chi ha detto Nessundove?) in cui i loro potenti avversari non possono addentrarsi. Solo raramente si possono concedere visite alla superficie, e anche in questi casi hanno la cura di camuffarsi con sortilegi e incantamenti: è l'unico modo per sopravvivere.
C'è qualcuno infatti, che desidera l'annientamento totale del mondo delle creature magiche, l'identità che non vi riveleremo perché si tratta di una delle (poche, a dire la verità) idee davvero interessanti del fumetto. Per ora vi basti sapere che costui (o costei!) ha dalla sua nientemeno che il governo britannico: esiste infatti un reparto del Ministero degli Interni del Regno Unito che si chiama MI 10, il cui compito è proprio sterminare l'intera popolazione magica residua.
Se Nigel giocherà un ruolo chiave nel salvare elfi e folletti oppure se la sua inazione li condannerà all'oblio dipenderà solo dalla sua capacità di accettare l'altra metà di se stesso, che finora ha sempre tenuto rinchiusa in un angolino della sua anima.

Desiderio N° 2

Come potete rendervi conto anche solo da queste poche righe, Wisher non brilla di certo per inventiva: le idee sono in larga misura riciclate da altre opere e i personaggi sono per lo più stereotipati, o a voler essere buoni "classici": abbiamo l'Eroe che tutto vorrebbe tranne che essere un eroe, che scopre di essere il prescelto, abbiamo la Bella, la donna guerriera che più di una volta lo salva dai guai, abbiamo il Vecchio Saggio dai poteri straordinari che per qualche ragione è convintissimo che l'unico modo per salvare la baracca sia affidarsi al protagonista, abbiamo il Cattivo Misterioso, aristocratico, elegante e di belle maniere e il suo Tirapiedi Crudele che fa tutto il lavoro sporco. Sembra quasi che gli autori non ci abbiano nemmeno provato, ma la triste realtà è che Wisher semplicemente è privo di alcuna novità di rilievo che ci permetta di interessarci davvero agli eventi.

Desiderio N° 3

L'influenza di Neil Gaiman è evidente fin dai primi momenti e francamente dichiarata: Latour si è formato in Inghilterra e ha nell'autore inglese uno dei suoi numi tutelari. Inoltre Wisher è una delle sue prime opere, quindi in onestà non ci sentiamo di essere troppo severi con lui. Anche perché, sia detto chiaro e tondo, Wisher non è per nulla un brutto fumetto: la regia degli eventi è capace, la sceneggiatura è molto ben fatta, i disegni sono piacevoli (fatte salve alcune vignette, un po' troppo caotiche). L'unica vera pecca è, come abbiamo detto, la totale mancanza di innovazione.

Wisher Se vi sono piaciuti Nessundove e American Gods troverete senz'altro più di qualcosa di familiare in Wisher, un fantasy urbano sena troppe pretese, piacevole da leggere, ben fatto ma tragicamente privo di idee nuove. Il Sangue del Drago è il primo volume a cui farà seguito Claustrofobia, che concluderà l'intera storia.