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Addio a Osamu Dezaki, il regista degli anime Lady Oscar e Lupin III
INFORMAZIONI SCHEDA
di
Luca Rosati
I fan degli anime sono orfani, da oggi, di uno dei più grandi registi dell' animazione giapponese, Osamu Dezaki. Il regista, dietro a titoli famosi e immortali come Lady Oscar e Lupin III, se ne è andato ieri, domenica 17 aprile, a soli 67 anni per un male incurabile. A ricordarlo è un articolo degli amici di TvBlog via Corriere della Sera, che noi riportiamo: E’ morto ieri a Tokyo, a 67 anni, Osamu Dezaki, regista noto per il suo lavori su alcuni cartoni animati giapponesi tra i più apprezzati, tra cui “Lady Oscar”, “Lupin III” e “Remì”. Dezaki è morto a causa di alcune complicazioni di un tumore ai polmoni. Il lavoro di Dezaki, sebbene sempre relativo ad opere non scritte da lui, è stato fondamentale per il successo dei cartoni da lui diretti. A lui si devono, infatti, le inquadrature oblique ed angolate dal basso, così come l’uso, per i cartoni animati, dello split screen e dei fermi immagine su disegni particolarmente ben fatti (creando delle “cartoline ricordo”, come le chiamava lui). Scelte che, pensando ai titoli sopra citati, sono diventati presto una loro cifra stilistica, che hanno contribuito al loro apprezzamento in tutto il mondo.
Dezaki (nato a Tokyo il 18 novembre 1943) proveniva dalla scuola di Osamu Tezuka, per cui fu disegnatore e direttore dell'animazione di alcuni episodi di "Astro Boy" (1963) e "Kimba il leone bianco" (1965). Il passo alla regia avvenne nel 1970, con la trasposizione del manga di Takamori Asao e Chiba Tetsuya "Rocky Joe". Per alcune incomprensioni con Tezuka, Dezaki lascio il lavoro per fondare la "Madhouse", la propria casa di produzione. Diventato regista per la Tokyo Movie Shinsha, il successo arriva negli anni Settanta, soprattutto con i cult "Remì" (1977) e "Lady Oscar" (1979), simbolo di un'intera generazione, che curò dal diciannovesimo episodio, quando Tadao Nagahama cercò qualcuno che lo aiutasse nel risollevare gli ascolti del cartone. Per la saga di Lupin, invece, ha curato cinque speciali: "Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!" (1989), "Il mistero delle carte di Hemingway" (del 1990), "Ruba il dizionario di Napoleone!" (1991), "Il tesoro degli zar" (1992) e "All'inseguimento del tesoro di Harimao" (1995). Per l'America, invece, ha realizzato "Mighty Orbots" e "Golbo 13″.
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