Alan Moore vs. Frank Miller

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Che Miller fosse di profonda destra lo si sapeva. Salta fuori regolarmente in ogni sua opera, fumettistica o filmica, e, beh, lui non fa nulla per nasconderlo. In effetti, non è passato tanto tempo dalle esternazioni dell'autore di Sin City e 300 riguardo al movimento Occupy WallStreet, che ha definito un "maldestro, malamente eseguito tentativo di anarchia" da parte di "ladri e stupratori". Le parole sono pesanti, e hanno suscitato la -prevedibile- reazione di molti. Fra questi, Alan Moore, che in una lunga intervista ha risposto a Miller, non risparmiando parole altrettanto forti: "è quel che mi aspettavo da lui", dice, dopo aver usato termini come "omofobico", "violento", "antistorico" e "misoginistico" per descrivere i lavori di Miller. Riguardo Occupy WallStreet, secondo Moore è un "ululato di rivendicazioni morali completamente giustificato, che sembra essere gestito in maniera intelligente e non violenta." Stoccata finale: "Probabilmente è proprio per questo che il movimento non è gradito a Miller". Che dire, quando due che con le parole ci vivono iniziano a litigare, se ne vedono davvero delle belle!

Alan Moore vs. Frank Miller