Godeath - La stirpe della dea, altra nuova serie manga targata J-POP

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Roma, 1982. Un uomo incappucciato confessa diversi omicidi commessi nell’arco degli ultimi duecento anni: da Mozart al principe ereditario d’Austria fino a Roberto Calvi e a Papa Giovanni Paolo I; ma aggiunge: "in realtà forse non sono nemmeno stato io...". È questo il prologo della vicenda, che subito dopo ci porta invece in pieno ‘700 a Napoli. Qui incontriamo Maria, una nuova studentessa del Conservatorio della Pietà, una ragazza dai lunghi capelli neri e dal viso angelico, bella quanto prosperosa, ma dall’espressione triste e misteriosa che suscita l’interesse delle compagne. In realtà, dietro questa facciata suadente, Maria nasconde la sua vera identità ovvero quella di una spietata assassina al soldo della Massoneria. Ma non finisce qui.

Non si tratta neppure di un essere umano, ma di un Homunculus, una creatura frutto dell'opera degli alchimisti, concepita come arma da guerra nella lotta che contrappone il Vaticano alla Massoneria. Ma Maria non è un Homunculus qualsiasi, ma un vero cavaliere della morte che ha ereditato il sangue del conte di Saint German, "il conte succhia sangue", diventando così l'assassina per eccellenza, sinistramente soprannominata Godeath, la dea della morte!

Quando però decide di risparmiare la vita alla giovane D'Eon, un Homunculus come lei ma al soldo del Vaticano, tradendo la Massoneria, incomincia per la bella protagonista una fuga che la porterà alla ricerca del suo creatore, il famigerato conte di Saint German alias conte Dracula, insieme alla dolce e infantile, ma non per questo meno pericolosa, D'Eon. Un viaggio nel quale la sua natura vampirica si risveglierà...

Godeath - La stirpe della Dea è l'ultimo lavoro di Yuji Shiozaki ad approdare in Italia grazie a J-Pop dopo manga quali Battle Club e il noto Ikkitousen. Pubblicata sulla rivista Young King dell'editore Shonen Gahosha a partire dal 2010, si tratta di un opera che appare sullo stesso solco delle precedenti, caratterizzata da quella fusione di azione, belle ragazze formose e scene ecchi che ha fatto la fortuna dell'autore e che viene qui declinata entro una precisa cornice storica, tutto sommato ben ripresa, pur fungendo essenzialmente da mero sfondo narrativo per le vicende raccontate. I combattimenti, in questo caso, si fanno estremamente violenti, con sangue che scorre a fiotti e disegni spesso molto espliciti e crudi nella raffigurazione di interiora, arti amputati e corpi trafitti fatti letteralmente a brandelli (tanto più che per uccidere un Homunculus questa pare essere una necessaria crudeltà...). Queste immagini, che rasentano lo splatter, unite al frequente ricorso alla nudità, portano a consigliarne la lettura a un pubblico maturo per quanto sia comunque evidente che, visto l'abbondante fanservice, i contenuti, i temi affrontati e la storia raccontata, Godeath strizzi l'occhio più ai tardo-adolescenti e ai giovani che agli adulti.

Graficamente il tratto dell'autore si presenta gradevole e pulito, molto belli i fondali e assolutamente piacevole il character design, naturalmente molto attraente (ma non deve essere poi così scontato) per quanto riguarda i personaggi femminili, sebbene si riscontri una certa difficoltà (voluta?) nel riconoscere Maria e D'Eon, almeno nelle pagine iniziali.

Dal punto di vista della trama invece non ho potuto fare a meno di pensare a Le Chevalier D'Eon (ecco dove l'avevo già sentito questo nome...) di Tou Ubukata: setting storico, alchimia e intrecci politici, sono quelli. Con le dovute cautele, potremmo quasi vedere in Godeath una versione meno meditata, con più azione e molto (molto...) più fanservice di Le Chevalier D'Eon.

Ma è davvero così? O è un paragone veramente troppo azzardato? Indubbiamente è apprezzabile il tentativo da parte di Shiozaki di unire più elementi, spaziando da quelli horror a quelli più propriamente fantasy, e non mancano i riferimenti all'alchimia calati nella cornice storica a loro più consona. L'azione si sviluppa in capitoli piuttosto brevi dove le scene d'azione, scandite con un ritmo adrenalinico che non permette al lettore di annoiarsi, si intrecciano con altri momenti che proseguono il prologo da cui prende avvio la storia.

Come ben sanno i fan di Shiozaki, l'autore nipponico è impegnato al contempo nella realizzazione di Ikkitousen e ciò, oltre alla sua maniacale cura dei dettagli che lo porta a spendere ore e ore di lavoro su ogni singola vignetta, fa sì che per ora siano stati realizzati solo due volumi di Godeath. Ma i lettori non devono preoccuparsi di ciò: Shiozaki ha in serbo numerose sorprese per noi ma è anche sua ferma intenzione mantenere alto il livello qualitativo delle storie, come a dire che oltre alle scene ecchi c'è di più. Nell'attesa potreste fare un bel gioco: rileggervi i primi capitoli e andare alla ricerca delle fonti utilizzate dall'autore, in modo tale da divertirvi nello scoprire come il materiale originale è stato rielaborato per essere sottoposto al vostro giudizio critico. Vi assicuro che non ne rimarrete delusi, anzi alcuni particolari non mancheranno di stupirvi. Ma fate attenzione, nella vostra indagine, a non scavare troppo a fondo nei segreti del conte di Saint German o farete meglio a guardarvi le spalle, il rischio di finire azzannati da un'avvenente vampira è alto...

SCHEDA DELL'ALBO:
Titolo: Godeath
Genere: seinen manga
Autore: Yuji Shiozaki
Formato: 12x18 cm, bross. + sovraccoperta
Pagine: 166, b/n + col.
Prezzo: 6,00 €
2 volumi - serie in corso