Ken il Guerriero, Serie TV Box 1: effetto ghosting durante la visione

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Tramite il forum ufficiale della casa editrice milanese Yamato Video, è stata sollevata una polemica riguardo la presenza di ghosting in vari episodi del primo box di Ken il Guerriero - La prima serie, uscito qualche giorno fa sotto il marchio della società milanese. Questo problema è stato riscontrato in scene d' azione, per esempio in scene di combattento che ritraggono azioni veloci di Kenshiro.

Riportiamo il post di apertura del thread che apre questa polemica, discussione poi chiusa dagli stessi moderatori a causa di utenti che hanno inserito immagini di materiale non professionalmente qualitativo e di dubbia provenienza:

Macroscopico e fastidioso effetto GHOSTING nei DVD serie TV di Ken il Guerriero.

Vorrei sapere se ad altri come a me e' capitato questo fastidioso difetto nei DVD della serie TV di Ken.
Come al solito poi questo effetto nelle TV HD e FULL HD e' amplificato al massimo.


Sono profondamente dispiaciuto per l'ennesima prova di superficialita'
da parte della Yamato soprattutto per un prodotto come Ken.
E' inutile a mio avviso acquisire i diritti di una serie cosi importante per poi editarla in maniera
approssimativa per cio' che riguarda la qualita' video.

Nau vorrei che tu mi dessi conferma di questo macroscopico errore di Editing e
se ci sono possibilita' per un ritiro e sostituzione del prodotto.

Grazie!!!



Pronta risposta della casa editrice, in collaborazione con Dolmen Home Video, che tramite thread aperto dallo stesso amministratore del forum, ha emessso questo comunicato, spiegando a tutti i clienti e utenti la motivazione per la presenza di quel difetto:

Come convenuto, riprendiamo il discorso dopo aver raccolto le necessarie informazioni. Sarà un discorso un po' lungo, restate con noi fino alla fine.

Prima di tutto, ci ha contattato la persona responsabile delle catture schermo di cui si sta discutendo, che con grande correttezza e disponibilità ci ha dato tutte le informazioni necessarie sulle attrezzature usate e su come sono state effettuate le catture schermo.

Oggi abbiamo riunito i responsabili del progetto Ken, dalla transcodifica all'authoring, e abbiamo esaminato i DVD nostri e per comparazione quelli dell'edizione giapponese.

Premessa: i master di cui si sta discutendo sono esattamente gli stessi dell'edizione da edicola la cui buona qualità ha ricevuto numerosi attestati e sulla quale questi difetti non sono stati segnalati. A parte gli interventi di authoring necessari, i file degli episodi in quanto tali sono rimasti inalterati.

Preparazione dei DVD. Nel caso di una serie ormai storica come ‘Ken il Guerriero', il materiale originale ha subìto delle alterazioni irrevocabili, più o meno gravi e non necessariamente consistenti per tutto il materiale della serie. Per l'edizione televisiva italiana non furono usate copie delle pellicole originali giapponesi, ma nastri magnetici da un pollice. Le condizioni di questo materiale erano tali che non è stato assolutamente possibile reimpiegarlo o restaurarlo soprattutto in considerazione del prodotto che si intendeva ottenere.

Abbiamo quindi chiesto in Giappone i materiali originali, possibilmente in pellicola, così da poter effettuare direttamente il telecinema ma questo materiale non ci è stato concesso; la lavorazione si è svolta a partire da supporti digitali telecinemati direttamente in Giappone in formato NTSC. Le pellicole originali, ormai datate e con evidenti problemi di conservazione e/o usura, su cui questa operazione è stata svolta presentavano numerosi problemi, tra cui fotogrammi rotti, giunte molto visibili dovute a deterioramento degli incollaggi o a riparazioni dei film stessi, inconsistenze nella colorazione. Tutti questi problemi, compatibilmente con le possibilità offerte dal digitale, sono stati corretti durante le fasi di trascodifica ed editing in Italia. Chi ha opportunità di vedere i DVD giapponesi potrà constatare che in essi, inoltre, il bilanciamento dei colori presenta in più punti marcate variazioni verso il blu, il verde o il giallo.

Per arrivare da una pellicola al DVD in standard televisivo PAL sono necessari alcuni passaggi. Originariamente Ken è stato disegnato e poi fotografato su una pellicola con 24 fotogrammi al secondo. Questo non significa che per ogni secondo sono stati fotografati 24 disegni diversi: l'animazione è probabilmente basata su 12 disegni al secondo, con possibili punti di qualità inferiore. Per venire trasmessa in televisione in Giappone, ossia secondo lo standard NTSC, la pellicola deve venire trasferita su un nastro che però deve avere non 24 ma 30 frame al secondo (in realtà sono 29,97) a 60 Hz. Questo tipo di conversione di framerate avviene con apparecchiature di telecinema che leggono la pellicola e ne convertono il segnale così da poter essere scritto su nastri magnetici. In questa fase si genere un primo "allungamento" delle sequenze che passano da 24 a 30 fotogrammi. Con la riconversione da NTSC a PAL il procedimento è inverso, si riportano quindi i 30 fotogrammi a 25, più vicino, cioè, alla condizione d'origine.

Se nel passaggio da pellicola a NTSC la sorgente è la pellicola, non vi sono problemi di interpolazione di fotogrammi e quindi nessun effetto di ghost particolare, diverso è il discorso quando da NTSC si passa al PAL partendo dal magnetico e non dalla celluloide: in questa fase la conversione avviene con apparecchiature elettroniche (conversione hardware) che intervengono sulla lunghezza delle sequenze. A questo si aggiunga che in fase di trascodifica si cerca anche di eliminare alcuni difetti presenti sui master originali giapponesi che riportano "così com'è" il materiale in pellicola giapponese, senza alcuna correzione di noise reduction o color correction o stabilità d'immagine.

Per ottenere, infatti, un prodotto qualitativamente buono, con un giusto bilanciamento di colore e una non fastidiosa presenza di rumore video, occorre intervenire anche con filtri di correzione.

Nella fase di riconversione allo standard PAL per portare i frames da 29.97 al secondo a 25 occorre togliere frames laddove nel primo passaggio se ne erano aggiunti. I trascodificatori hardware utilizzano la tecnica del blending, in opposizione a quella del cutting (più propriamente software) che semplicemente elimina automaticamente dei frame nel passaggio da uno standard all'altro.

Questa era una premessa necessaria per comprendere come il ghosting, in queste condizioni, avvenga come risultato di una serie di operazioni piuttosto complesse su materiale problematico dall'inizio (e se avessimo potuto operare sulle pellicole la situazione sarebbe stata diversa).

Quello che è necessario tenere presente è:
- non si tratta di una situazione costante per tutta la durata del video. Le scene da cui sono tratti i fotogrammi incriminati durano meno di due secondi (in alcuni casi anche meno di un secondo) e sommano rapidi movimenti di macchina con animazione a passo molto lungo.
- non ha molto senso comparare la situazione con quella che si osserva nei DivX degli stessi. Il DivX è stato ricavato dal DVD giapponese. Inoltre il DivX non interlaccia le immagini e quindi più difficilmente può presentare effetti ghosting. Ha altri problemi derivanti dalla compressione, naturalmente, trattandosi di un mpeg4 per home consumer.

Di fatto le osservazioni presentate riguardano solo alcune brevi sequenze che sono al limite inteso come velocità d'azione di camera e durata di scena, non il prodotto nella sua globalità.


Dopo questa spiegazione sembra che gli utenti si siano calmati, anche se sono comunque rimasti delusi da una serie tanto attesa in dvd, pagata anche a prezzo alto (in vari dvdstores il box è comunque scontato) e che presenta questo difetto fastidioso evidenziato in televisori più moderni, difetto che si vede durante i momenti di azione.