Le origini di Gantz

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La casa editrice modenese Panini Comics ha pubblicato una notizia che interesserà i molti fan italiani del manga di Hiroya Oku, Gantz. Il mangaka racconta come nata la sua serie, assicurando di avere il finale in mente, che arriverà tuttavia dopo un lungo percorso: In una recente intervista a Manga-News in occasione del salone Japan Expo, Hiroya Oku, celeberrimo autore di GANTZ, ha rivelato alcune gustose curiosità che potrebbero interessare i suoi numerosi lettori italiani. Oku ci racconta di come sia nato originariamente nella sua testa il progetto GANTZ. Innanzitutto nasceva dalla sua voglia di continuare a sperimentare al computer le nuove tecniche grafiche e informatiche utilizzate in Zero One, e una storia come GANTZ non poteva che prestarsi perfettamente allo scopo. Ogni film, ogni anime e ogni manga letto da Oku ha poi contribuito in una certa misura a creare quella commistione di generi che il lettore ha potuto alla fine ammirare in sede di lettura.

Se i film hollywoodiani hanno rappresentato per l'autore uno stimolo e una fonte d'ispirazione inesauribile per le sequenze "action", Osamu Tezuka e Katsuhiro Otomo vengono considerati da Oku dei punti di riferimento fondamentali per condire GANTZ di quel qualcosa che lo rende decisamente diverso da un classico manga d'azione.
Pensiamo ad esempio alla grandissima libertà espressiva nel rappresentare sequenze violente o particolarmente "pesanti": Oku ammette di non aver mai ricevuto limitazioni al suo lavoro, e di essere grato al suo editore per aver sempre potuto lavorare nella massima libertà. Un manga sperimentale, quindi, che Oku non ha minimamente intenzione di concludere a breve. Certo, continua, la possibile conclusione della storia è già chiara nella sua mente, ma il percorso per arrivarci è ancora lungo e molte sono ancora le cose da raccontare. Vi ricordiamo che l'edizione italiana di GANTZ è giunta ad oggi al volume ventottesimo uscito lo scorso 27 gennaio.

Le origini di Gantz