Naruto, ecco la bellissima fan theory basata sui nomi di Kakashi e Itachi!

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Sono molti i personaggi amati dai fan e venuti fuori dalle pagine manga dell'ottimo Naruto di Masashi Kishimoto, ma alcuni Ninja del Villaggio della Foglia occupano un posto particolare nel cuore degli appassionati, quello più comodo e caldo, come ad esempio Kakashi e Itachi.

I due hanno avuto nella sostanza storyline separate, ma in realtà hanno una grande storia in comune che i fan hanno cercato di analizzare via Reddit. Innanzitutto, il nome Kakashi significa Spaventapasseri in giapponese, mentre Itachi è traducibile in Cravatta, e il suo uso smodato di Corvi grazie a Shisui connette i due ex membri della Squadra Speciale ANBU in un modo del tutto particolare e tragico.

Se guardiamo indietro alle pagine di Naruto, infatti, è possibile ricordare come Itachi e Kakashi abbiano avuto il loro primo incontro quando l'Organizzazione Alba mandò il "traditore" del clan Uchiha a catturare Naruto al Villaggio della Foglia. Quella fu la prima volta che Kakashi rivide Itachi dopo moltissimo tempo, e non fu un incontro piacevole né tantomeno pacifico. Nel combattimento che nacque in quell'occasione, Kakashi rimase intrappolato nell'illusione di Itachi, ma proprio dietro quella scena c'è più simbologia di quanto si pensi.

Nell'illusione-tortura, Kakashi si vedeva legato a una croce senza testiera mentre Itachi era in piedi proprio davanti a lui a pungolarlo con una spada, lasciandolo gemere dal dolore. Gli utenti Reddit hanno così pensato alla teroia secondo la quale Kakashi diveniva in quella scena letteralmente uno Spaventapasseri, mentre Itachi impersonificava i Corvi che picchiettavano le carni del Protettore Spaventapasseri.

Kakashi fallì nello spaventare Itachi prima di subire danni, lasciando il suo jounin in preda a un'intensa tortura. I fan hanno anche sottolineato come il loro rapporto in passato sia stato quasi simbiotico, dato che Itachi nutriva profondo rispetto per Kakashi, ma nel momento della decisione del Traditore del Clan Uchiha quest'utimo venne visto proprio da Itachi come un semplice ostacolo da non temere e anzi superare.