Star Comics ristampa "Le bizzarre avventure di Jojo"

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Fra non molto tempo la "casa della stella" pubblicherà la ristampa de Le bizzarre avventure di Jojo, famoso manga, in tutto il mondo, realizzato da Hirohiko Araki.

Questa ristampa l' ha annunciata Star Comics durante la scorsa Fiera di Lucca Comics&Games che si è tenuta nella città toscana dal 1° a 4° novembre 2007, quindi sembra che tra poco dovrebbe uscire. Al momento non si sa nè prezzo nà numero di uscite di cui sarà composta la ripubblicazione del titolo ma vi possiamo riportare più informazione tramite il sito www.mangaforever.net che comunque ha esaminato il fenomeno e i benefici che portano le ristampe di titoli che hanno pubblico e popolarità come Dragon Ball, Saint Seiya e Inuyasha e altri:

La nuova edizione non sarà una Perfect Edition (come il recente I Cavalieri dello Zodiaco o il sempreverde Dragon Ball) perchè in Giappone non è ancora stata pubblicata un'edizione simile; l'edizione sarà riveduta e corretta come tutte le altre ristampe della casa della stella di quest'ultimo periodo (vedi One Piece e Inuyasha) e rispetto alla prima, questa nuova pubblicazione avrà la lettura alla giapponese.
La "new edition" sarà nettamente suddivisa nelle serie che compongono la saga generazionale di Araki: si si inizierà quindi con la prima e storica Phantom Blood, pubblicata in 3 corposi volumoni (mentre nella precedente edizione terminava nel settimo volumetto).

Non siamo ancora a conoscenza ne del prezzo - che dovrebbe mantenersi comunque molto basso vista la popolarità della serie - ne del formato (non essendo però una perfect edition potrebbe essere del tutto simile alla nuova edizione di One Piece o Inuyasha con molte più pagine).
Una data ufficiale non è ancora stata decisa, ma la nuova edizione dovrebbe vedere la luce entro il 2008.

Cosa pensare quindi della "nuova" politica della casa editrice perugina riguardo le proprie pubblicazioni?

Secondo chi vi scrive la situazione che emerge è la stessa ripetuta più e più volte riguardo la presunta saturazione del mercato e potrebbe, dico potrebbe, denotare un certo affanno da parte di una delle due maggiori case editrici italiane di fumetti orientali.
Ma fermiamoci un attimo e guardiamo l'aspetto positivo di tutta la faccenda: la Star Comics, salvo che in un paio di casi, non ha mai interrotto le proprie serie a metà. Una serietà che in questo marasma di pubblicazioni è ben difficile ormai da ottenere, i lettori ne sono a conoscenza e complice anche un netto miglioramento a cui abbiamo assistito per quanto riguarda la confezione negli ultimi due anni, la casa editrice risulta essere una delle più apprezzate in assoluto.

Ristampare quindi i titoli più in vista e di sicuro ritorno economico come I Cavalieri, Dragon Ball, One Piece e Inuyasha ( e chissà cos'altro in futuro), prima di tutto permette di respirare dal punto di vista economico, così da concentrarsi con più tranquillità sui nuovi titoli. Di conseguenza tra i nuovi titoli pubblicati si potrà sperare di trovare il bestseller (come il recente Claymore che è ora uno dei titoli più venduti di casa Star) oppure un titolo che raggiunge la soglia del pareggio o nel peggior dei casi un titolo che va in perdita. In quest'ultima possibilità oltre a rimediare alzando leggermente il prezzo di copertina e cercando la soglia del pareggio, la casa editrice potrà però continuare e finire la pubblicazione.
Nel marketing questo modo di agire è visto come un suicidio economico ma il mercato italiano dell'editoria a fumetti è alquanto strano e mosse del genere forse dovrebbero essere la regola: massimizzare i profitti di alcuni prodotti per azzardare e proporre altro, e allo stesso tempo soddisfare e non deludere le aspettative dei propri clienti.

Un ultima considerazione che può far riflettere un pò tutti:

Arrivati a questo punto non abbiamo considerato un'altra cosa, prendiamo l' esempio di Dragon Ball, che è sicuramente il manga più venduto di tutti i tempi in Italia: se la Star non avesse proposto le tante ristampe e avesse perso i diritti del manga di Akira Toriyama, credete che nessuno lo avrebbe più ristampato? Potete ben immaginare come un titolo di richiamo come questo avrebbe fatto la gioia di tutte le piccole case editrici e anche delle maggiori case editrici italiane.