Saint Seiya Knights of the Zodiac: i Cavalieri dello Zodiaco su Netflix

I Cavalieri dello Zodiaco sono pronti a tornare grazie alla nuova serie anime targata Netflix, non priva però di alcune apparenti criticità.

Saint Seiya Knights of the Zodiac: i Cavalieri dello Zodiaco su Netflix
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I Cavalieri dello Zodiaco, storica serie manga creata da Masami Kurumada (arrivata poi al successo interplanetario grazie all'adattamento anime) è diventata con il passare del tempo una vera e propria istituzione all'interno della cultura pop, capace come pochissime altre opere d'intrattenimento di sedimentarsi in maniera indelebile nel cuore di milioni di fan che, ancora oggi, ammirano le gesta dei paladini di Atena con gli occhi luccicanti almeno quanto le armature d'oro.
Da pochissimi giorni però, un "fulmine" (di Pegasus) a ciel sereno ha scosso la fanbase: il recente trailer della nuova incarnazione della saga (remake in CGI di quella classica), che sarà disponibile su Netflix nell'estate 2019, presenta infatti varie criticità, sia dal punto di vista estetico che concettuale. Analizziamole insieme, utilizzando il nostro Settimo Senso.

Pegasus verrà con i quattro amici eroi

Il mito immortale de I Cavalieri dello Zodiaco, oltre alla serie classica, ha generato nel tempo un numero davvero impressionante di adattamenti e spin-off, tra cui i manga Episode G, The Lost Canvas, Saintia Sho, il romanzo Gigantomachia e il film live action di prossima uscita basato sull'opera originale.

Non a caso, la stessa nuova serie Netflix ha da subito suscitato un grande interesse per via del suo concept, in grado di riportare sotto le luci della ribalta gli storici (e ormai leggendari) guerrieri Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, impegnati nella salvaguardia di Lady Isabel, giovane reincarnazione della dea Atena. Di primo acchito, il trailer ci accompagna in maniera abbastanza avvincente in questa ricostruzione dell'universo di Kurumada, merito soprattutto di una colonna sonora sufficientemente adrenalinica. Senza perdersi in troppi, ed inutili, preamboli narrativi, il video compie subito una rapida carrellata dei vari protagonisti, tutti "votati anima e corpo" a Lady Isabel. Non indugiando negli scontri fratricidi tra cavalieri, questo esordio di Knights of the Zodiac preferisce mettere in scena la sua anima più "action" tramite una sequenza che vede i nostri invincibili guerrieri fronteggiare sia alcuni elicotteri militari, intenti a scagliare i loro missili, sia possenti carri armati. La scelta di una simile clip in un video di presentazione di tale rilevanza potrebbe far storcere un po' il naso ai puristi della serie, dal momento che non rappresenta affatto lo spirito epico e "cavalleresco" dell'opera originale.
Dopo alcuni brevi intermezzi, in cui fa capolino anche la carismatica figura di Phoenix, vediamo infine Seiya prepararsi per scagliare il suo attacco principale: il Pegasus Ryuseiken.

Peccato soltanto che tutto avvenga in modo assolutamente affrettato, un semplice collage di volti e tecniche iconiche, privo di qualsiasi forma di pathos, che finisce inevitabilmente per depotenziare l'impatto di questo reveal trailer, svuotato in larga parte dell'epica tipica dei manga e della serie televisiva.

Quando il politicamente corretto diventa scorretto

A far infiammare più di ogni altro aspetto la rete, tuttavia, è stato il cambiamento di sesso del personaggio di Andromeda, ora identificato come una donna.
Il mutamento, anche a causa delle motivazioni addotte dallo sceneggiatore Eugene Son, risulta semplicemente fuori luogo, compiendo una mossa poco apprezzata dal pubblico e dagli estimatori.

Nel tentativo di attualizzare la poetica di Saint Seiya, Son ha scelto di aggiungere una guerriera in un gruppo di soli uomini, in modo tale da rendere l'epopea di Kurumada più al passo con i tempi: "trent'anni fa, un gruppo di ragazzi in lotta per salvare il mondo senza neanche una ragazza nel team non era un grosso problema. Era lo standard di allora. E forse trent'anni fa vedere delle donne prendersi a calci e pugni non era importante. Ma oggi? Non è la stessa cosa". Le parole dello sceneggiatore non lasciano adito a dubbi: il cambio di sesso di Shun/Andromeda è figlio di una logica che, sfortunatamente, finisce per snaturare il materiale di partenza, con cambiamenti importanti nella mitologia classica. Quali saranno le conseguenze sul lungo termine, al momento, non c'è dato saperlo, ma è chiaro fin da subito che questo remake non sembra partire con il piede giusto per trafiggere con le sue frecce i cuori degli appassionati di vecchia data.

Da un punto di vista tecnico, invece, l'anime riesce a raggiungere la sufficienza, con modelli dei personaggi discretamente dettagliati, seppur non all'altezza della trasposizione animata.
La scelta di puntare sul 3D in questo caso non risulta pienamente vincente, dato che in più di un'occasione le animazioni dei vari protagonisti sembrano a tratti incerte e non molto fluide; gli effetti particellari dei colpi speciali, del fumo e delle esplosioni non ci sono parsi poi particolarmente curati, così come gli ambienti, che - allo stato attuale - danno l'impressione di essere il vero punto debole dell'intera produzione, per via di una rappresentazione povera di particolari e spesso alquanto approssimativa.

I Cavalieri dello Zodiaco: Saint Seiya - Stagione 1 Il trailer di Saint Seiya: Knights of the Zodiac purtroppo non lascia presagire nulla di buono: a fronte di un character design quantomeno simile all'opera originale, in generale si ha come l'impressione di trovarsi davanti a un prodotto abbastanza raffazzonato, creato per sfruttare fino all'ultima goccia il brand piuttosto che per valorizzarlo e farlo conoscere anche alle nuove generazioni. Non resta che attendere l'uscita della serie completa per comprendere al meglio l'evoluzione (o involuzione) della storica saga creata da Kurumada. Per ora, il cosmo di Netflix non sembra ardere come dovrebbe.