Scarlet Nexus: primo sguardo all'anime tratto dal GDR di Bandai Namco

Mentre si avvicinata la data di lancio di Scarlet Nexus, abbiamo visionato il primo episodio dell'anime con protagonisti Yuito Sumeragi e Kasane Randall.

Scarlet Nexus: primo sguardo all'anime tratto dal GDR di Bandai Namco
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Manca solo qualche giorno al lancio di Scarlet Nexus, il nuovo action RPG targato Bandai Namco che ricordiamo esordirà il prossimo 25 giugno su PC, Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4 e PS5, eppure i cancelli di New Himuka sono già spalancati (per maggiori informazioni sul videogioco vi suggeriamo di rileggere le nostre impressioni sulla demo di Scarlet Nexus). Attraverso il proprio canale ufficiale su YouTube, Funimation ha infatti trasmesso in via gratuita il primo episodio dell'anime tratto dal videogioco, consentendoci anzitempo di familiarizzare con Yuito, Kasane e i loro abilissimi compagni di squadra.

Nonostante l'esordio della serie sul circuito televisivo nipponico sia ancora fissato ai primi di luglio, la società di intrattenimento statunitense ha insomma anticipato i tempi, caricando addirittura la puntata con sottotitoli in italiano e instillando nel pubblico il sincero dubbio che Funimation possa presto approdare ufficialmente anche nel Bel Paese. In attesa di conferme o smentite da parte dell'azienda, abbiamo visionato il primo episodio di Scarlet Nexus e ve ne proponiamo le nostre impressioni preliminari.

I Guardiani Scarlatti

In un futuro non troppo lontano il progresso scientifico ha portato l'uomo a scoprire uno straordinario ormone psionico all'interno del proprio cervello, il quale garantisce alla razza umana la capacità di ottenere dei portentosi poteri extra-sensoriali.

Come risultato, tutti gli abitanti della gigantesca nazione di New Himuka sono costantemente connessi ad un'unica rete neurale, che appunto fornisce loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Quella che a primo acchito potrebbe sembrare un'epoca idilliaca, soprattutto per la tecnologia e le comunicazioni, è in realtà minacciata da un'agghiacciante razza aliena che si nutre di cervelli umani e che a cadenza regolare attacca New Himuka e i suoi abitanti. È fondamentalmente questa la ragione per cui l'avanzatissima nazione mondiale ha formato un vero e proprio esercito di Guardiani Scalatti, ossia un manipolo di volenterosi individui dotati di poteri psionici talmente sviluppati da poter affrontare in battaglia gli "Estranei" e prevalere. Tuttavia, poiché il numero degli attacchi e quello dei caduti sono molto elevati, ogni anno la cosiddetta FSE (Forza di Soppressione Estranei) recluta un certo numero di aspiranti Guardiani Scalatti, i quali vengono appositamente selezionati e in seguito sottoposti ad un durissimo addestramento. I protagonisti di Scarlet Nexus sono Yuito Sumeragi e Kasane Randall, due giovani che nel primo episodio vengono appunto accolti ufficialmente tra i ranghi della FSE, ma che tutto sommato non condividono assolutamente nulla e possono essere considerati quasi agli antipodi.

Discendente dell'eroe che fondò la nazione di New Himuka, il primo è il rampollo dei Sumeragi, una famiglia di politici e militari di alto grado, ragion per cui ha finito per attirare su di sé l'intera attenzione dei mass media: a dispetto del nobile lignaggio, il potere psionico di Yuito non è molto elevato, non a caso l'affabile fanciullo si è arruolato volontariamente nella FSE, poiché quando era molto giovane è stato salvato da una soldatessa di cui purtroppo non riesce a ricordare nemmeno il viso.

Austera quanto affascinante, Kasane incarna invece l'idea del soldato perfetto, in quanto dotata di un'agilità senza pari e di un potere extra-sensoriale sviluppatissimo. Dal momento che i suoi genitori sono stati uccisi dagli alieni mutanti quando era solo una bambina, Kasane è stata in seguito adottata dalla prestigiosa famiglia Randall e a soli dodici anni è entrata nel programma di addestramento della FSE, diventando un'autentica macchina da combattimento.

Assegnati rispettivamente ai Plotoni Seto e Kyoka, sin dal giorno del diploma Yuito e Kasane vengono dunque dispiegati in prima linea per proteggere la patria dai famelici invasori venuti dallo spazio, ignorando che missione dopo missione faranno luce sull'indicibile segreto degli Estranei e soprattutto sul misterioso filo scarlatto che in qualche modo sembrerebbe legarli in maniera indissolubile.

Un percorso alternativo

Sono ormai parecchi gli action RPG di Bandai Namco Entertainment ad aver ricevuto una trasposizione animata. Se per esempio Tales of Zestiria aveva ispirato inizialmente un episodio promozionale finalizzato ad accompagnare appunto il lancio del gioco (per poi ricevere soltanto in un secondo momento un intero adattamento animato), ci sono voluti degli anni perché il primo capitolo di God Eater e Tales of the Abyss - solo per citarne alcuni - ispirassero delle complete serie televisive.

Per qualche motivo che al momento sfugge alla nostra comprensione, con Scarlet Nexus il colosso nipponico ha invece deciso di bruciare le tappe, incaricando il rinomato studio Sunrise di realizzare una serie TV da trasmettere in concomitanza del lancio globale dell'omonimo gioco di ruolo. Diversamente da quanto avevamo ipotizzato, difatti, l'anime di Scarlet Nexus non mira a raccontare un episodio inedito avente per protagonisti Yuito e Kasane, ma riassume grossomodo le vicende narrate nell'action RPG, proponendosi insomma come un'alternativa indicata a chiunque non abbia familiarità col suddetto genere ludico. Tramutando sin dal principio la sua proprietà intellettuale in un progetto multimediale, Bandai Namco potrebbe invero aver ampliato a dismisura il target di Scarlet Nexus, dimostrando tra l'altro una grande fiducia nella sua riuscita. Va comunque sottolineato che l'anime, seguendo l'esempio di tante altre serie televisive tratte da JRPG, come Persona 5 o The World Ends With You (per tutti i dettagli consultate la nostra anteprima di The World Ends With You the Animation), non ripropone con assoluta precisione il corso degli eventi, ma vi apporta delle sapienti modifiche atte a snellire e velocizzare il racconto, stando a ciò che sappiamo sulla trama del videogioco.

È una tattica comprovata che consente non solo di condensare un impianto narrativo da 40-50 ore almeno in 13-26 episodi soltanto, a seconda dell'investimento e della lunghezza della storia, ma che al tempo stesso rende l'anime gradevole e interessante persino agli occhi di chiunque intenda cimentarsi col videogioco.

A differenza di quanto visto nell'action RPG, la cui sceneggiatura è alquanto lenta e prolissa (ve ne abbiamo parlato nel nostro provato di Scarlet Nexus), l'adattamento televisivo di Scarlet Nexus viaggia a ritmo spedito e si prende delle piccole licenze sin dal primo episodio, che non a caso termina con una rivelazione sconcertante ed esageratamente anticipata. Se qualsiasi giudizio circa la sceneggiatura è per ora rimandato alla recensione finale, ossia quando avremo già completato l'omonimo videogioco e potremo soppesare con esattezza l'entità dei tagli e degli accorgimenti apportati al suo tessuto narrativo, bisogna riconoscere che il pilot dell'anime Scarlet Nexus riesce nel fondamentale compito di solleticare la curiosità dello spettatore, alimentando un'inesauribile sete di conoscenza circa gli eventi successivi.

Artisticamente valido e rispettoso

Essendo una produzione targata Sunrise, che tra le altre annovera nel proprio portfolio delle grandi opere quali Code Geass: Lelouch of the Rebellion, Accel World e la saga di Gundam (a proposito, qui trovate la nostra recensione di Mobile Suit Gundam Thunderbolt: Bandit Flower), nutrivamo grandi speranze nei confronti di Scarlet Nexus e in effetti le nostre aspettative non sono state per nulla disattese. Al netto di fondali spesso sfocati e poveri di dettagli, ma che a tempo debito potrebbero migliorare non poco con l'uscita dell'edizione blu-ray, la serie televisiva vanta delle ottime animazioni e un character design che si adatta perfettamente a quello del videogioco.

Se i personaggi disegnati da Itou Yuuji e Nishimura Hiroyuki (Mobile Suit Gundam: The Origin, Kurokami the Animation) appaiono ben ombreggiati, proporzionati e visivamente squisiti, lo stesso vale per i modelli CG realizzati da Tatsuya Shimano (Transformers: Cybertron), che in questo caso ha curato la resa dei raccapriccianti Estranei.

Fatta eccezione per il brano di apertura cantato dalla band nipponica The Oral Cigarettes, che ha curato anche l'adrenalinico tema principale dell'action RPG, a non averci convinto del tutto è la colonna sonora composta da Anazawa Hironori (Balan Wonderworld), che in questo primo episodio non ci è parsa tanto vivace, coinvolgente e ispirata quanto quella dell'omonimo videogioco. Se per valutare l'efficacia dell'accompagnamento musicale saranno dunque necessari ulteriori episodi, questo primo contatto ci ha comunque permesso di apprezzare i discreti effetti sonori della serie televisiva, specie quelli previsti dalle scene di combattimento.

Uno degli elementi più convincenti del prodotto è il doppiaggio originale giapponese, che come imposto dalla tradizione presenta degli accostamenti vocali azzeccati e in linea con l'aspetto e la personalità dei vari protagonisti. Anche perché l'anime di Scarlet Nexus vede coinvolti dei interpreti di tutto rispetto e piuttosto quotati nel panorama anime & videogame, fra i quali non possiamo non menzionare Seto Asami (Aiba Asagi in Strike the Blood, Kugisaki Nobara in Jujutsu Kaisen), Horie Yui (Nepgear/ Purple Sister nel franchise di Hyperdimension Neptunia), Hara Yumi (Albedo in Overlord, Yumi nel franchise di Senran Kagura) e Namikawa Daisuke (Narsus in La Leggenda di Arslan, Ishikawa Goemon nelle più recenti opere legate al brand di Lupin III). Nomi, in definitiva, che siamo certi faranno la gioia dei fan più esigenti in termini di recitazione e abbinamenti vocali.

Scarlet Nexus (anime) Pubblicato con largo anticipo rispetto a quanto comunicato inizialmente, il primo episodio di Scarlet Nexus ci ha tenuti incollati allo schermo, soddisfacendo la nostra sete di dettagli circa i suoi protagonisti e la sempre più affascinante società di New Himuka. Affetta da fondali scialbi e da brani poco ispirati, la puntata è ben lontana dalla perfezione, ma nel complesso la dice lunga sulla bontà dell’adattamento animato e sulle intenzioni di Bandai Namco, che proprio con Scarlet Nexus sembra voler dar vita ad un progetto multimediale sulla falsariga del compianto e mai dimenticato .hack (pronunciato “dot hack”). L’unica nostra vera riserva riguarda la scelta non proprio condivisibile di pubblicare l’anime a distanza ravvicinata dall’omonimo videogioco, rischiando di rovinarne la fruizione agli interessati. A ragion veduta, nel caso non siate intenzionati a giocare Scarlet Nexus, recuperatene senza remore la trasposizione televisiva e lasciatevi stregare dai suoi sconvolgenti segreti; tutti gli altri farebbero invece meglio a tornare solo dopo aver sviscerato l’ultima fatica di Bandai Namco.