Super Dragon Ball Heroes: la saga di Fuu arriva in versione manga

Dopo la sconvolgente conclusione di "Missione nell'Oscuro Mondo Demoniaco", Star Comics ci propone l'adattamento della saga del Pianeta-Prigione.

Super Dragon Ball Heroes: la saga di Fuu arriva in versione manga
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Terminata la trasposizione cartacea dei primi tre archi narrativi di Super Dragon Ball Heroes (se non l'avete ancora fatto correte a leggere la nostra recensione di Super Dragon Ball Heroes: Missione nell'Oscuro Mondo Demoniaco), Star Comics ha pubblicato nel Bel Paese il primo volume di Super Dragon Ball Heroes: Universe Mission!!, una miniserie che attraverso due albi soltanto adatta le saghe del Pianeta-Prigione e del Conflitto Universale.

Due archi narrativi, questi, che conosciamo ormai da qualche anno, ma che il mangaka Yoshitaka Nagayama ha voluto raccontare a modo suo, cercando ove possibile di instaurare un flebile legame tra la prima e la seconda serie a fumetti di Super Dragon Ball Heroes. Desiderosi di scoprire le immancabili differenze tra il manga e l'omonimo anime, abbiamo quindi sfogliato il primo numero di Universe Mission!! e ve ne proponiamo di seguito le nostre impressioni preliminari. Mettetevi dunque comodi e tornate assieme a noi nella prigione cosmica costruita dal subdolo Fu!

Fuga dal penitenziario spaziale

Prima di analizzare il contenuto del tankobon è necessario effettuare una piccola premessa. Sebbene l'ultimissima pagina del manga precedente renda Universe Mission!! una sorta di seguito dello stesso Missione nell'Oscuro Mondo Demoniaco, i fatti raccontati nel fumetto hanno luogo in un'altra linea temporale. Di conseguenza i protagonisti del Pianeta-Prigione e del Conflitto Universale - rispettivamente terza e quinta saga originale del videogioco arcade Dragon Ball Hereos - sono appunto delle versioni alternative dei personaggi comparsi nel primo adattamento disegnato da Nagayama.

Alimentati dal perenne desiderio di superare i propri limiti e prevalere l'uno sull'altro, Goku e Vegeta hanno raggiunto il pianeta di Lord Beerus per sottoporsi al severo addestramento di Whis. Rimproverandoli del fatto che ancora si affidino agli occhi per seguire gli attacchi dei nemici e spiegando loro che in questo modo non potranno mai padroneggiare la Quintessenza dell'Istinto (o Ultra Istinto, se preferite la nomenclatura più diffusa tra il fandom di Dragon Ball), l'Angelo del Settimo Universo si dimostra però un avversario ben oltre la portata dei due Saiyan, che sfortunatamente per loro non riescono a sfiorarlo neanche unendo le forze. La sessione di allenamento è interrotta sul più bello dall'improvviso avvento di Mai e del misterioso Fu, i quali i raccontano dinanzi a tutti i presenti che Trunks è stato rapito e intrappolato nella cosiddetta Prigione Planetaria: un luogo formato dall'unione di sette diversi corpi celesti e pullulante di guerrieri formidabili. Asserendo di essere un vecchio amico di Trunks, Fu riesce quindi a convincere Goku e Vegeta a seguirlo e, ricorrendo a un varco temporale da lui creato, li intrappola a loro volta nel bizzarro penitenziario.

Una volta giunti sul Pianeta-Prigione, infatti, l'arrivo di uno Xeno Goku trasformato in Super Saiyan 4 spinge Fu a scoprire le proprie carte e a spiegare ai Saiyan di essere il solo e unico creatore del carcere cosmico: avendo rapito diversi guerrieri provenienti da svariate epoche per farli combattere tra loro, Fu ha dato origine a uno spazio dal quale è impossibile fuggire. Dal momento che l'unico modo conosciuto per abbandonare la Prigione Planetaria è quello di riunire le Sfere del Drago ed evocare il Drago Shenron, lo scienziato consegna loro la sfera con sette stelle e li invita a sfruttare le rispettive abilità per raccogliere le rimanenti sei. Non potendo far altro che combattere, Goku, Vegeta e il liberato Trunks prendono dunque parte all'esperimento di Fu, ignorando di dover affrontare persino un Saiyan straordinariamente potente e malvagio.

Piccoli progressi narrativi

Scritto e disegnato anch'esso da Yoshitaka Nagayama, che già si era occupato di Super Dragon Ball Heroes: Missione nell'Oscuro Mondo Demoniaco, la seconda incarnazione a fumetti di DBH presenta grossomodo i medesimi pregi e difetti della prima. Lo diremo quindi senza alcun giro di parole: il principale punto debole dell'opera è ancora una volta la velocità esagerata del racconto, che appunto vede gli eventi susseguirsi ad un ritmo insostenibile e gli scontri consumarsi in un insoddisfacente battito di ciglia.

Dovendo adattare un intero arco narrativo di DBH con un singolo tankobon, l'autore ha incontrato non poche difficoltà nel dosare lo spazio concesso a dialoghi e combattimenti, che rispetto a quanto visto nell'omonimo anime ci sono parsi stavolta troppo sbrigativi e per nulla epici. In compenso, laddove l'adattamento animato di SDBH tagliava tantissimi contenuti dell'arco narrativo del Pianeta-Prigione, il manga di Universe Mission!! ha invece cercato di restare il più possibile fedele al materiale originale, tant'è che nel fumetto compaiono tutti i personaggi coinvolti nella saga. Ad esempio la lettura dell'albo ci ha permesso non solo di scoprire quali guerrieri Fu avesse strappato alle rispettive epoche, ma soprattutto ha fatto sì che questa volta, a differenza di quanto effettuato dall'anime, potessimo assistere all'ennesima raccolta delle Sfere del Drago (indispensabili per fuggire dal penitenziario) e alle varie sfide tra i possessori delle singole.

Va inoltre sottolineato che in generale Universe Mission!! tende a sfruttare in maniera più "sensata" le trasformazioni dei protagonisti, spiegando ove necessario le ragioni che possano spingere i nostri beniamini a utilizzare dei power-up meno efficaci al posto dei più recenti e portentosi. Dimostrando una certa padronanza dell'argomento trattato, Nagayama ha saputo non solo rimediare ad alcuni errori commessi dall'anime (e in buona parte dovuti allo scarso minutaggio dei singoli episodi), ma in diverse situazioni è riuscito a escogitare sviluppi e soluzioni più credibili e in linea con l'universo di Dragon Ball, ripristinandone per giunta l'irresistibile vena comica.

Uno stile in caduta libera

Se sul piano narrativo abbiamo insomma notato dei timidi miglioramenti rispetto al manga precedente, lo stesso non si può dire purtroppo per la componente artistica, ancora altalenante e sottotono. Anzi, a voler essere del tutto onesti, laddove Super Dragon Ball Heroes: Missione nell'Oscuro Mondo Demoniaco presentava diverse tavole superbe, quelle di Universe Mission!! sono state in grado di colpirci soltanto di rado. Il livello di dettaglio è mediamente infimo, tant'è che i personaggi appaiono troppo spesso appena abbozzati.

A peggiore una situazione già poco incoraggiante ci pensa poi la scarsa attenzione riposta in diverse occasioni alle proporzioni e ai chiaroscuri, che difatti restituiscono personaggi deformi e disegni privi di volume. Per quanto concerne infine l'edizione italiana a cura di Star Comics, che anche a questo giro presenta la copertina con alette, siamo piuttosto soddisfatti di traduzione e adattamento, anche perché non abbiamo individuato errori di alcun tipo.

Super Dragon Ball Heroes: Universe Mission!! Reduci dalla recente delusione inflittaci da Super Dragon Ball Heroes: Missione nell’Oscuro Mondo Demoniaco, abbiamo avvicinato Universe Mission!! con molta cautela. Sebbene l’autore abbia premuto anche stavolta sull’acceleratore, almeno sul piano narrativo è stato impossibile non notare e apprezzate la volontà di adattare in maniera quanto più fedele possibile gli eventi originali del videogioco. Tuttavia, se gli episodi di SDBH relativi alla saga del Pianeta-Prigione compensavano i difetti del racconto con un comparto tecnico straordinario, le tavole del secondo manga di Yoshitaka Nagayama ci paiono persino meno curate di quelle che caratterizzavano il primo. In attesa di passare sotto la lente di ingrandimento anche il secondo volume, ci sentiamo di consigliarne la lettura solo ai fan più accaniti di Dragon Ball.