Beyond The Clouds: il manga di Nicke ci porta al di là delle nuvole

Il manga edito in Francia da autrice giapponese arriva in Italia per J-Pop: vediamo cosa aspettarci da quest'opera fantasy-steampunk.

Beyond The Clouds: il manga di Nicke ci porta al di là delle nuvole
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Beyond the Clouds è un'opera fantastica della mangaka Nicke, lanciata inizialmente per il mercato transalpino, pubblicata dalla casa editrice Ki-oon e accolta positivamente dai lettori francesi, ha poi avuto successo anche tra il pubblico nipponico, arrivando in Italia solo recentemente grazie a J-Pop. Il manga trae ispirazione dalle atmosfere magiche dei film Ghibli e delle saghe videoludiche Final Fantasy e Kingdom Hearts e le influenze si vedono tutte nel mondo creato da Nicke. Ma analizziamo nel dettaglio questo manga d'avventura, ricco di spunti interessanti, ricordandovi che Beyond the Clouds è uno dei manga J-POP in uscita a luglio.

La magia di Beyond the Clouds

L'avventura del sognatore Theo ha inizio quando le fantasie e i sogni di cui si nutriva attraverso i libri collidono con la sua insoddisfacente quotidianità grazie all'inaspettato arrivo di Mia, bambina alata affetta da amnesia. Le pagine che Theo sfogliava fantasticando sembrano concretizzarsi con il brusco incontro con l'angelica ragazzina, a cui decide di prestare aiuto ingegnandosi presso l'officina di riparazioni Chikuwa per costruirle una nuova ala meccanica.

Si tratta di volare, dunque, di voli metaforici e reali, di un giovane che le ali vorrebbe averle per soddisfare il suo anelito a viaggiare e a conoscere, per librarsi in aria sopra le nubi della Città Gialla, e di una bambina che ha perso la capacità di farlo ed è costretta a rimanere a terra, tra gli uomini avidi che mai guardano verso l'altro ed elevarsi non possono. E allora trova le sue personali ali nei libri, Theo, nelle storie incredibili che lo fanno volare con la mente, con l'immaginazione e che smascherano il grigiore della realtà industriale fumosa e tossica, della vita nella Città Gialla colorata dai fumi delle ciminiere delle fabbriche. E non c'è impulso migliore per il giovane di un incontro con una ragazzina che potrebbe significare una via di fuga, che volare può veramente e che non può che essere compagna di avventure ideale per il nostro protagonista.

L'atmosfera di Beyond the Clouds è ciò che fa la differenza per il primo volume del manga. L'aura magica e la patina onirica vengono percepite in ogni momento nel corso del racconto ed imprime all'opera di Nicke una personalità e un carattere peculiari. I viaggi nell'immaginazione di Theo, tra le pagine di libri salutiferi, l'ambientazione fantasy-steampunk e i luoghi incantati contribuiscono a fornire al manga una suggestiva atmosfera meravigliosa, seppure un lato oscuro, meccanico e maligno si fonda alla calma e al clima sognante dell'opera. C'è la realtà dura della cupidigia umana, della brama di denaro e della mercificazione, di cacciatori senza valori disposti a tutto pur di accaparrarsi un'invitante rarità come un'umana alata.

Una narrazione discontinua affascinante

Al di là di una scrittura a tratti ingenua e di una narrazione che dà la sensazione di essere divisa in due e mal legata, le scelte narrative di Nicke contribuiscono in maniera determinante a valorizzare quell'atmosfera trasognata che avvolge l'opera. Se è vero che i dialoghi in alcune occasioni lascino un po' a desiderare, la chiarezza espositiva e rappresentativa vengano a mancare e che la prima parte sembra non incastrarsi alla perfezione con la seconda, bisogna lodare la scelta non banale di una narrazione discontinua ma azzeccata e calzante.

La storia procede per flashback e la cronologia "confusa" diventa espediente per una maggiore intensità emotiva. I salti temporali, con motivazioni e rivelazioni annesse, risultano decisivi per la creazione di una narrazione fuori dal tempo, nebulosa e indistinta, simile ad un flusso di pensieri e ricordi, ad un diario frammentato, non lineare, non concentrato sul tempo ma sulla forza dei momenti, attimi da fissare nella memoria, eventi salienti sparsi, incontri e prove, risate e paure, fotografie mentali.

Il primo volume rimane però minato da una ridondanza, un dilatamento forse eccessivo, di una contestualizzazione fin troppo diluita e dunque fragile, ancora poco convinta. Oltre a una vaghezza descrittiva che è sì concorde alla generale tendenza all'astrattezza come leggiadria, ma comunque troppo pronunciata (i luoghi e le ambientazioni sono fin troppo approssimati), il primo volume di Beyond the Clouds non riesce a mettere la carne a fuoco necessaria per lettori affamati di avventure.

Con la fine del primo volume, l'avventura non ha ancora avuto inizio e questo rimane un prologo di premesse, di assestamento, che avrebbe potuto dare avvio alla storia ma si limita a presentarla rimandando tutto a un secondo volume in cui il viaggio di Theo e Mia dovrebbe finalmente cominciare, determinando la direzione che quest'opera vuole intraprendere.

I disegni di Nicke

Il lato grafico del manga potrebbe piacere o essere bollato come infantile, ma al di là del character design sì bambinesco ma ricercato, tenero e riconoscibile, lo stile di disegno di Nicke non può che essere apprezzato ancora una volta per coerenza di idee. Uno stile personalissimo, sfumato e fumoso, morbido, intangibile come una visione onirica, fuggevole come un ricordo.

Il manga è interamente votato alla leggerezza fiabesca e tutti gli elementi concordano e partecipano ad un'omogeneità teorica. Il primo volume d Beyond the Clouds lascia addosso una genuina curiosità per il prosieguo della storia, non attesa trepidante ma una sincera voglia di tornare a fluttuare tra le nuvole cullanti e le pagine ovattate dell'ottima opera di Nicke.