Cells at Work! Primo sguardo alla serie anime su Yamato Animation

Diamo un'occhiata al primo episodio di Cells at Work!, la serie di David Production erede di "Esplorando il corpo umano"!

Cells at Work! Primo sguardo alla serie anime su Yamato Animation
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In principio ci fu Esplorando il corpo umano, mitologica serie animata francese creata dal geniale Albert Barillé, autore televisivo che fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere per il suo ruolo di divulgatore. In seguito toccò al mediocre Osmosis Jones, lungometraggio in tecnica mista del 2001. Ora è il turno di Cells at work!, deliziosa serie manga ideata e realizzata da Akane Shimizu, di portarci a zonzo per il corpo umano in compagnia di cellule senzienti e antropomorfe che cercano solo di fare... il proprio lavoro. Serializzata a partire dal 2015 sulle pagine di Monthly Shonen Sirius di Kodansha, Cells at Work! è giunta in patria al quinto tankobon mentre nel nostro Paese, dove viene pubblicata grazie a Star Comics, è stato pubblicato da poco il terzo volume. Annunciato ufficialmente a gennaio di quest'anno da Aniplex, l'adattamento animato realizzato dallo studio David Production (Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2, Soul Eater, Ristorante Paradiso) per la regia di Kenichi Suzuki e il character design della stessa autrice Akane Shimizu, è trasmesso in Giappone a partire dallo scorso 7 luglio ed è giunto al quarto episodio settimanale, mentre in Italia è da poco stato reso disponibile il primo episodio da Yamato Video sul proprio canale youtube in lingua originale sottotitolata, in attesa di caricare gli altri episodi e mettersi in pari con la trasmssione nipponica per poi proseguire in simulcast.

Lavori in corpo

Intitolato "Pneumococco", dal nome dell'avversario principale, il primo episodio di questa nuova e freschissima serie anime si apre con la divertente opening "Mission! Ken - Dai - Ichi" di Kana Hanazawa, Tomoaki Maeno, Daisuke Ono e Kikuko Inoue. Subito dopo la chiusura della sigla, una voce fuori campo ci informa che all'interno di un corpo umano esistono circa 37,2 bilioni di cellule che lavorano attivamente per far funzionare al meglio la "macchina uomo". Dopo una breve carrellata degli ambienti principali del corpo ci viene presentata la protagonista della serie, una giovane e graziosissima Eritrocita (una didascalia ci informa circa la funzione primaria dei globuli rossi, che è quella di trasportare ossigeno e anidride carbonica all'interno del corpo umano); proprio mentre l'Eritrocita sta ricevendo il proprio primo carico di anidride carbonica da consegnare ai polmoni, il tessuto endoteliale - qui rappresentato come il "pavimento" su cui camminano gli eritrociti - si sfalda in seguito all'aggressione da parte di alcuni germi, rappresentati come delle specie di alieni raccapriccianti. Dopo un breve e cruentissimo scontro i neutrofili, uno dei corpi di polizia dell'organismo, rappresentati come dei tipi in uniforme candida che combattono brandendo dei pugnali militari, riescono ad avere facilmente ragione degli invasori. Avviene quindi così il primo incontro fra la protagonista e il Neutrofilo, personaggio che intuiamo essere destinato a ricoprire il ruolo di coprotagonista/love interest. Dopo il salvataggio del piccolo globulo rosso la sua consegna di anidride carbonica può riprendere, ed è a questo punto che scopriamo che ella è alla propria prima consegna; disorientata, quindi, si perde fra organi e vasi fino a trovare, per puro caso, l'ultimo germe sopravvissuto al raid di poco prima. Si tratta di uno Pneumococco, vale a dire uno Streptococcus pneumoniae, germe un tempo noto come Diplococcus pneumoniae. Si tratta di un'entità davvero temibile: principale agente etiologico della polmonite nell'individuo adulto, le specie patogene di questo microorganismo sono dotate di una capsula gelatinosa che causerà non pochi problemi ai nostri eroi, fino a mettere a repentaglio l'esistenza stessa del loro mondo.

Simpatia istruttiva

Umanizzare ciò che è inumano, a fini di divulgazione o di semplice intrattenimento, è una delle tecniche narrative più antiche e amate in assoluto. Rispetto a Esplorando il corpo umano (paragone che potrà sembrare strano ma che assume un senso, tenendo conto delle analoghe premesse concettuali, nonostante le evidenti differenze stilistiche) Cells at work! sembra avere un taglio più decisamente shonen, nonostante il ritmo generale dell'episodio sia (per forza di cose) alquanto didascalico. Per il momento, l'anime di David Production pare adattare pedissequamente il manga, al punto da generare uno strano effetto "statico". I personaggi non paiono provvisti di una vera e propria psicologia e la maggior parte del divertimento che scaturisce dalla visione di "Pneumococco" è generata dalla loro goffaggine in contrasto con la estrema serietà con cui affrontano i compiti affidati loro.

Anche circa l'entità delle informazioni fornite allo spettatore dai personaggi e dalle didascalie, bisogna ammettere che, senza possedere una formazione specifica può essere difficile seguire tutti i passaggi o comprendere esattamente il senso di tutti i dialoghi. Sovente si ha infatti l'impressione che alcune informazioni siano state inserite nel contesto dell'episodio solo per dare un'aria più "scientifica" al tutto. Inoltre, le animazioni non sembrano essere nulla di particolarmente elaborato e le scene di lotta potevano forse essere rese in maniera più spettacolare. Per quanto riguarda i punti di forza della puntata, invece, ci sono sicuramente l'ambientazione, adorabile, e il character design, veramente azzeccato e originale (particolarmente kawaii sono le piastrine). I gas rappresentati come dei pacchi da trasportare, le piastrine che appaiono come dei bambini che giocano alle costruzioni e lo starnuto paragonato a un bombardamento sono intuizioni che da sole valgono la visione dell'episodio e che fanno desiderare, quantomeno, di visionare il secondo al più presto.

Cells at Work! - Lavori in corpo Per ora Cells at work!, la serie anime di David Production tratta dal simpatico manga di Akane Shimizu, sembra poter essere una visione istruttiva (se non si cercano precisione e approfondimenti particolari) e simpatica, per quanto il primo episodio non sia esente da difetti in termini di storytelling ma anche di animazioni, non sempre al meglio delle possibilità per uno studio che ci ha abituato a serie di alto livello. In ogni caso, pur con qualche dubbio e perplessità, ci sentiamo di promuovere l’episodio “Pneumococco” con riserva e speriamo di notare miglioramenti nelle puntate successive.