Chainsaw Man è tornato: com'è la Parte 2 del manga?

La popolare opera di Tatsuki Fujimoto è ufficialmente entrata nel suo secondo arco narrativo. Diamo un'occhiata al primo capitolo!

Chainsaw Man è tornato: com'è la Parte 2 del manga?
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Chainsaw Man è tornato, ma per ora di Denji neanche l'ombra! Dopo 7 mesi dalla conclusione del primo arco narrativo, il manga di Tatsuki Fujimoto ha ripreso la sua regolare programmazione, e il primo capitolo di questa seconda parte è stato pubblicato sulla piattaforma online MangaPlus, di casa Shueisha, ed è gratuitamente disponibile per tutti in lingua inglese.

Chainsaw Man ha conquistato il pubblico grazie a un tratto nitido e comprensibile, alternato a tavole piene di brutalità ed eccessi, a un umorismo grottesco, a una narrazione folle, volutamente irrealistica (salvo alcuni flashback davvero toccanti) e sempre incalzante, e ad uno stravolgimento del concetto di morte, che troppo spesso nei manga mainstream è tralasciato in funzione delle pretese dei fan, causando spesso forzature a livello di trama. La sua enorme popolarità ha fatto desiderare ai fan un adattamento animato dell'opera, e il trailer di Chainsaw Man verrà presentato al Crunchyroll Expo 2022.

E nel nuovo capitolo queste caratteristiche ci sono tutte, ma non ci sono i personaggi che conosciamo.

Si torna a scuola

Le anticipazioni dell'ormai penultimo capitolo lo avevano annunciato, la seconda parte di Chainsaw Man seguirà le vicende di Denji, ormai divenuto uno studente liceale. Sebbene il protagonista non compaia nel nuovo capitolo, lo svolgimento degli eventi è tutto interno a una scuola, presumibilmente quella che frequenterà il nostro antieroe.

I fatti, evitando grossi spoiler, sono i seguenti: un professore liceale, per far comprendere ai suoi studenti il vero valore della vita, porta in classe un diavolo dalle fattezze di un pollo senza testa di nome Bucky. Il demone, debole e goffo, convivrà per tre mesi con gli studenti, e al termine di questo periodo, questi dovranno ucciderlo. Gli studenti sono più che altro incuriositi da quello strano diavolo così diverso da quelli che - insieme al lettore - hanno imparato a temere e, nell'arco del trimestre, si affezionano a Bucky. Dimostrando di aver imparato la lezione, chiedono al professore di non ucciderlo e anzi includerlo nella loro classe.

C'è solo una ragazza particolarmente reticente, Mitaka. La morte dei suoi genitori proprio ad opera dei diavoli l'ha portata ad essere estremamente sospettosa nei confronti del docile pollo, e a causa del suo trauma fatica a socializzare con i coetanei.
Eppure l'ingenuo carisma di Bucky farà breccia anche nel cuore di Mitaka, che per la prima volta si sente parte di un gruppo.
Tuttavia un tragico evento, narrato con il solito umorismo nero e caustico, stravolgerà la vita di Mitaka e del povero Bucky. Il resto lo lasciamo scoprire a voi lettori. Le 56 pagine si concludono con l'introduzione del "diavolo guerra", che dichiara il suo intento omicida nei confronti di Chainsaw Man, ormai divenuto una celebrità e un brand. Che sia il villain principale del nuovo arco narrativo? Dopo la fine della prima saga, Makima tornerà? E in quali vesti? E Denji riuscirà a integrarsi in un contesto così "normale" come la scuola? Le premesse per una nuova sequela di eventi ricca di combattimenti al cardiopalma e del caratteristico stile narrativo di Fujimoto ci sono tutte. Seguiremo con trepidazione i prossimi capitoli.

Chainsaw Man, il nuovo capitolo funziona?

L'assenza dei pochi personaggi ancora in vita e che abbiamo imparato ad amare durante la prima saga non è affatto debilitante. Lo spirito e lo stile è inconfondibilmente quello di Chainsaw Man.

Il tratto nelle scene di vita quotidiana è sempre pulito e ben proporzionato, e controbilancia perfettamente le caotiche scene d'azione. Il design dei nuovi diavoli introdotti variano dallo stile cronenberghiano a uno più minimale: insomma, Fujimoto (che ha recentemente pubblicato un one-shot chiamato Goodbye, Eri) si sbizzarrisce sempre nel disegnare i mostri della sua opera. A volte i risultati sono spettacolari, altre rivedibili, ma sono sempre divertenti e originali.

Il ritmo è sempre energico e incalzante, e non da spazio a momenti morti. Anche le tavole più intime e toccanti tradiscono un senso di anarchia e approccio caotico agli eventi più introspettivi, proprio come ci siamo abituati nei capitoli precedenti. Quello che è il tema centrale di queste prime pagine, il rispetto per la vita altrui, viene completamente stravolto con un colpo di scena che non ci permettiamo di spoilerare.

Questo nuovo capitolo è stato più che altro un "bentornato" a Chainsaw Man: non offre molti spunti di trama (eccetto per la pagina finale) e non ci aggiorna sulle condizioni di Denji e gli altri, ma ci reintroduce splendidamente nello spirito di un'opera che, pur ricalcando il paradigma del classico Battle Shonen, è riuscito a reinterpretarlo con originalità e personalità. Non ci resta esche augurarci che la qualità di questo nuovo arco narrativo sia pari a quella della saga precedente, se non addirittura superiore.