Doomsday Clock: l'evento crossover tra Watchmen e Universo DC

Arriva finalmente in Italia l'epico evento in cui i supereroi DC Comics incontrano l'universo cupo e decadente di Watchmen.

Doomsday Clock: l'evento crossover tra Watchmen e Universo DC
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Nel 1986 il Watchmen di Dave Gibbons e Alan Moore riscriveva i canoni del fumetto supereroistico, presentando storie e personaggi di rottura rispetto agli standard che, fino a quel momento, Marvel e DC cercavano di portare avanti con i propri universi. La mitologia creatasi dietro Watchmen è già leggenda: l'opera cartacea non ha bisogno di presentazioni, così come l'adattamento cinematografico diretto da Zack Snyder, tanto discusso e fortemente criticato come gran parte delle produzioni firmate dal regista di 300, L'uomo d'acciaio e Batman v Superman. Ma è soltanto nel 2016 che le vere conseguenze di questo grande affresco sono emerse in tutta la loro prepotenza: Universo DC Rinascita segnava l'inizio di un nuovo e grande assetto narrativo per Superman e soci, azzerando il colossale ciclo dei Nuovi 52 senza però dimenticare il nucleo centrale di tutto l'Universo DC, così come alcuni avvenimenti storici memorabili come la morte di Superman o Flashpoint. Mai avremmo immaginato che il motore della riscrittura della DC Comics fosse nient'altro che il Dottor Manhattan, il potentissimo superumano di Watchmen. L'incontro tra Watchmen e gli eroi DC ora culmina finalmente in Doomsday Clock, il nuovo grande evento della casa fumettistica. Dopo la gestazione americana, la mini-serie arriva sugli scaffali italiani grazie a RW Edizioni. Abbiamo potuto sfogliare in anteprima il primo albo e abbiamo deciso di raccontarvelo.

Un crossover epocale

Eppure sembra incredibile che l'universo creato da Moore e Gibbons avrebbe un giorno incontrato quello DC Comics: nel 2011 prendeva corpo Flashpoint, uno degli eventi più importanti e d'impatto degli ultimi decenni. Gli eventi del crossover sono noti a tutti, complice anche l'indecorosa trasposizione nella serie The Flash: nel tentativo di salvare la vita di sua madre, Barry Allen tornò indietro nel tempo, innescando una serie di gravi conseguenze che riscrissero totalmente la realtà dell'Universo DC. Seppur, in seguito, tutto fu riportato alla normalità, alcuni degli eventi innescati dal velocista permasero nella continuity principale, come la tragica morte dei coniugi Kent quando Clark era soltanto un timido liceale di Smallville.

Parlavamo del rapporto tra l'Universo DC e Watchmen, che sarà a tutti gli effetti ll cuore pulsante di Doomsday Clock. Il giorno del giudizio è arrivato, ed è passato per un iter lento ma decisamente doveroso: alle origini di Universo DC Rinascita, il nuovo assetto aveva riportato Wally West nella nostra realtà, ma intanto aveva messo di fronte a Batman e Flash un mistero rimasto irrisolto per lungo tempo. Una spilla del tutto simile a quella del Comico di Watchmen comparve improvvisamente nella Batcaverna, e quando Bruce e Barry decisero di investigare furono coinvolti in uno scontro con Ewbard Thawne, il quale venne ucciso da una misteriosa entità blu.

Il seguito di questo mistero si è fatto strada lungo le numerose testate DC con lentezza, ma ora è pronto ad esplodere: Doomsday Clock è scritto da Geoff Johns e sfoggia gli splendidi disegni di Gary Frank e soprattutto vuole essere un punto di culmine effettivo del ciclo che ha caratterizzato Rebirth. Al tempo stesso, più che un crossover tra i supereroi targati DC Comics, la mini-serie si impone come un sequel effettivo del glorioso Watchmen dell'86. Ne riprende le atmosfere e i toni, così come l'intero impianto artistico.

Il motore che innesca tutta la vicenda sembra semplice: Ozymandias, le cui azioni sono ben note ai fan di Watchmen per via delle sue macchinazioni terroristiche, è tornato a tramare nell'ombra e sembra avvalersi di uno scomodo alleato. Il ritorno di Rorschach è il vero, grande colpo di scena che scuote le prime pagine dell'albo numero 1 dell'opera, ma la verità che si cela dietro i meccanismi di questo criptico prologo apparirà ben più complessa ai lettori.

Tra DC e Watchmen 2

Ciò che abbiamo letto nel primo numero di Doomsday Clock - troppo poco, in ogni caso, per lanciarci in un giudizio completamente esaustivo - è riuscito a intrigarci e getta le basi per un racconto che cercherà di seguire i toni drammatici dell'opera di Moore mescolandoli alla mitologia dell'Universo DC. La sensazione è che, tra le prime pagine dell'evento, si dispieghi la preparazione di un climax pronto a scoprire il velo di mistero che ha avvolto diversi spunti delle testate di DC Rebirth negli ultimi due anni, sin dall'esordio del rilancio editoriale sui nostri scaffali.

Geoff Johns ha imbastito l'incipit di un racconto in cui la visione fortemente politica e la scrittura introspettiva del superuomo si incontrano in un primo numero che si svolge su due piani concettuali: le mosse di un "nuovo" Rorschach da un lato, l'ombra di un tormento proveniente dal passato per Superman, personaggio che spesso ha intrecciato (seppur indirettamente) le sue strade con l'operato criptico e misterioso del Dottor Manhattan. Non ci resta che seguire il ritmo delle prossime lancette, che una volta terminato il giro sul quadrante daranno vita al rintocco finale di un orologio che segna l'arrivo del giorno del giudizio.

Doomsday Clock A cavallo tra un sequel di Watchmen e un crossover DC Comics, il primo albo di Doomsday Clock imbastisce un racconto fedele nei toni all'opera leggendaria di Alan Morre e Dave Gibbons, ma al tempo stesso getta le basi per una nuova ed epocale riscrittura dell'Universo DC.