Nato dalla mente di Riichiro Inagaka e dalle matite dell'artista Boichi, Dr. Stone ha esordito sulle pagine di Weekly Shonen Jump durante la scorsa primavera. Il successo in patria è stato tale che Edizioni Star Comics si è subito aggiudicata la propertie dell'opera, dando inizio alla serializzazione del manga con il primo volume nel mese di novembre 2018. E a ragion veduta, perché Dr. Stone si candida prepotentemente a essere uno dei fumetti giapponesi più interessanti dell'anno e, potenzialmente, a diventare una serie di grande successo: quando parliamo, d'altronde, del vincitore di quest'anno del premio Manga Taisho Next - riconoscimento che, negli anni precedenti, si sono aggiudicati colossi come My Hero Academia e The Promised Neverland - probabilmente il palmares dell'opera parla da solo. L'industria contemporanea, ultimamente, non sta temendo la prospettiva di sperimentare con i suoi crismi e mescolare lo shonen con altri generi: diversi esponenti di nuova generazione stanno pian piano contribuendo a rendere il mercato più ricco e più vario che mai. Gettiamoci quindi a capofitto nell'analisi del primo volume dell'opera di Inagaka e Boichi, un manga che rischia seriamente di farvi rimanere... di sasso.
Quel giorno
Taiju è un ragazzone sensibile e passionale, che compensa il suo scarso intelletto con una grande resistenza fisica. Per contro Senku, il suo migliore amico, è un genio della scienza, dotato di un intelletto sopraffino che gli permette di eccellere soprattutto nella fisica e nella chimica. Nonostante siano così legati, i due non potrebbero essere individui così diversi: Taiju si lascia spesso dominare dalle emozioni, Senku invece possiede un temperamento estremamente freddo e pragmatico. Fin qui, nulla di diverso: due co-protagonisti che rappresentano due facce diverse della stessa medaglia, una dicotomia comune nel genere shonen che contrappone un eroe un po' tonto al suo amico-rivale, che invece eccelle praticamente in tutto. Eppure, sin dall'inizio, Dr. Stone capovolge molti crismi e risvolti tipici di questo mercato: Taiju, dopo cinque anni passati a nascondersi, ha deciso di rivelare i suoi sentimenti alla bella Yuzuriha, che dal canto suo sembra aver intuito ciò che il ragazzo prova per lei ma al tempo stesso attende, speranzosa e arrossata, che infine il cuore dell'omaccione - suo compagno di scuola - infine si apra all'amore. Ma è proprio nel giorno in cui il protagonista ha finalmente trovato il coraggio di dichiararsi che avviene una tragedia inenarrabile: un misterioso fascio di luce investe l'intero globo terrestre, prendendo in pieno qualunque essere vivente. E se oggetti e animali rimangono quasi totalmente immuni all'avanzare della luce, gli esseri umani iniziano a subire una tremenda metamorfosi: a poco a poco, infatti, l'intera umanità inizia a trasformarsi in statue di pietra. In poche vignette, che accompagnano le prime pagine del capitolo d'introduzione del manga, Boichi e Inagaki tratteggiano la sorpresa, la disperazione e l'accettazione della morte di un'intera razza, dipingendo pian piano uno scenario sempre più desolato, arido, deserto, percorso unicamente dal ruggito degli animali e dal sibilo del vento, muovendo una vegetazione che inizia a crescere e ricoprire idoli di pietra che un tempo furono esseri viventi.
Riuscite a immaginare cosa significhi essere intrappolato in un corpo di pietra ma avere ancora piena padronanza delle facoltà intellettive e umane? Poter pensare e vedere senza riuscire a muoversi, esprimersi, nutrirsi? La metamorfosi di Taiju viene accompagnata dalla tragedia di questa consapevolezza, mentre le pagine scorrono con la stessa velocità con cui trascorrono i millenni. Taiju, infatti, si risveglia più di 3.700 anni dopo l'ultimo giorno dell'umanità sulla Terra, spaventato e disorientato, consapevole di essere solo in un mondo ormai selvaggio e che non appartiene più all'uomo. Ma no, il giovane non è solo: Senku, ridestatosi dallo stato pietroso 6 mesi prima dell'amico, sta tentando di riscostruire l'umanità con le sue avanzate conoscenze scientifiche.
Ripartire da zero
I due amici, dopo essersi ricongiunti, si pongono un duplice obiettivo: riportare alla vita Yuzuriha, amata di Taiju, e riportare l'umanità ai suoi antichi fasti: ripercorrere, cioè, 2 milioni di anni di progresso compiuto dall'essere umano nel minor tempo possibile. Per farlo sarà necessario unire l'intelligenza di Senku con la prestanza fisica di Taiju, ma ben presto capiranno che non basta. Entreranno in gioco personaggi, segreti, risvolti e alcuni colpi di scena che - sin dal primo volume - tratteggiano un immaginario originale, ci pongono di fronte a comprimari e antagonisti di notevole caratura, ci portano un racconto che da semplice slice of life si tramuta in una cupa rappresentazione postapocalittica della modernità. Quella imbastita da Riichiro Inagaki e Boichi è un'epopea sci-fi che non si preclude una narrazione dai toni leggeri ed entusiasmanti, cementati da uno stile grafico importante. Il character design di Boichi è deciso, pulito e originale: linee fortemente marcate che percorrono primi piani intensi e splash page di grande impatto. In Dr. Stone, al di là dei temi trattati, è soprattutto la regia a colpire: inquadrature mai banali si districano attraverso disegni di notevole spessore. Dr. Stone vuol essere, insomma, un'opera in grado di stupire su tutti i fronti, narrativo e visivo: e possiamo affermare in tutta serenità che, viste le premesse, la mission degli autori può dirsi per adesso assolutamente riuscita.
Edizioni Star Comics porta in Italia uno dei manga più interessanti dell'anno e, di sicuro, uno dei più promettenti per il futuro del fumetto e dell'animazione nipponica. Le premesse narrative di Dr. Stone trovano sviluppi interessanti sin dai primi capitoli del manga di Riichiro Inagaki e Boichi, sfoggiando un character design importante che si districa in una regia decisamente spettacolare.