Dragon Ball New Horizon: alla scoperta del manga fan made italiano

Abbiamo sfogliato in anteprima il Capitolo 0 di un progetto fan made tutto italiano, sequel di Dragon Ball Super e Dragon Ball Z.

Dragon Ball New Horizon: alla scoperta del manga fan made italiano
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Dragon Ball è, a tutti gli effetti, un cult dell'era recente dell'intrattenimento. Che l'opera di Akira Toriyama sia sopravvissuta fino ad oggi con freschezza è merito soprattutto della forza con cui il brand si è insediato con forza nel nostro immaginario collettivo. Il lato più bello di questa industria emerge, però, soprattutto quando storie come quella di Son Goku danno vita a iniziative volte ad omaggiare l'opera originale. Se un simile iter ha fatto le fortune di Toyotaro, che da autore del fan-made Dragon Ball AF è oggi il più fidato collaboratore di Toriyama-sensei nella direzione creativa di Dragon Ball Super, non possiamo che guardare con orgoglio a Dragon Ball New Horizon. Si tratta di un progetto tutto italiano, realizzato da Lorenzo Longoni (storia) e Raffaele Greco (disegni), che ipotizza come potrebbe espandersi l'attuale franchise se le avventure di Goku e Vegeta si estendessero negli anni successivi al Torneo del Potere, ma non solo. Abbiamo avuto modo di sfogliare in anteprima il Capitolo 0 dell'opera e vogliamo proporvi il nostro parere su un fan made che riteniamo meriti di essere supportato.

I fiori del male

C'è da dire, innanzitutto, che Dragon Ball New Horizon si pone cronologicamente non soltanto come sequel della serie anime di Dragon Ball Super, ma anche come seguito diretto persino di Dragon Ball Z. La storia, infatti, è ambientata alcuni anni dopo l'episodio/capitolo conclusivo dell'opera classica, dunque in seguito alla partenza di Son Goku insieme al giovane Ub, ma al tempo stesso l'immaginario dell'opera di Longoni e Greco cerca di tener conto di tutto quello che è accaduto nel corso della serie midquel iniziata nel 2015.

Insomma, New Horizon cerca di unire Super e Z in un sequel ideale, che possa fornire agli appassionati una visione in qualche modo diversa su come potrebbe svilupparsi il brand di Toriyama. Abbiamo quindi il protagonista, Goku, impegnato nell'allenare un adolescente Ub, che sembra stia lentamente sviluppando un potenziale combattivo davvero elevato. Vegeta, dal canto suo, ha preso una decisione drastica: si è trasferito nell'Universo 6, precisamente sul pianeta Salad, e ha deciso di rifondare la società saiyan autoproclamandosi sovrano.

Ha insomma coronato il suo più grande sogno, quello di regnare sulla propria stirpe, ma così facendo ha probabilmente messo da parte i suoi affetti familiari. Ha preso sotto la sua ala protettrice il giovane Cabbe, ma nel momento in cui vi stiamo scrivendo abbiamo letto soltanto il Capitolo 0. Di conseguenza non ci sono state ancora mostrate le conseguenze della scelta dell'ormai ex principe, né quali effetti ha scatenato sui personaggi di Bulma, Trunks e Bra.

Un interrogativo che, speriamo, troverà risposta nei capitoli successivi di Dragon Ball New Horizon, dal momento che un simile colpo di scena ha a nostro parere snaturato leggermente l'evoluzione di Vegeta nel corso dell'avventura classica, così come l'umanità che aveva sviluppato nel legarsi a una famiglia.
Intanto, lord Zen'o ha messo alle strette Champa e Beeerus, mettendoli di fronte a una scelta davvero difficile che li costringerà a vagare per gli Universi 6 e 7 in cerca di una certa persona.

Se fino a questo momento New Horizon sembra porsi su livelli estremamente derivativi sia da DBZ che da DB Super, gli autori hanno imbastito una trama di fondo che preannuncia diverse prospettive inedite. Nelle prime tavole del Capitolo 0, intitolato "I fiori del male", ci viene mostrato quello che probabilmente si rivelerà il cuore pulsante della narrazione: Frost, l'alieno del Sesto Universo, sembra deciso a ricorrere all'intervento di una creatura particolare per prevenire le azioni di Zen'o

Nuovi orizzonti

Nel suo essere un progetto fan made, slegato dunque dalla continuity originale di Dragon Ball, dobbiamo ammettere che New Horizon propone dinamiche di scrittura interessanti. La trama che Longoni e Greco hanno messo in scena tra le pagine del capitolo 0, infatti, ci è sembrata sufficientemente rispettosa dei crismi imposti dalla penna di Toriyama, anche se in un alcuni frangenti permane qualche dubbio in merito agli sviluppi futuri: come già detto, infatti, ci aspettiamo che gli autori approfondiscano la figura di Vegeta, mentre ci sembra che non tutti i numerosi riferimenti a Dragon Ball Super tengano effettivamente conto del finale del recente anime.

Senza riservarvi troppi spoiler sulla storia, insomma, il progetto italiano in questione omaggia Dragon Ball in tutte le sue forme e riuscirà a fornirvi - perlomeno stando al prologo - una buona ripartenza, capace di citare la scrittura di Toriyama tanto nello svolgimento quanto nei piccoli dettagli.

Sul fronte visivo la matita di Greco ci è sembrata estremamente decisa e in grado di regalare, soprattutto in alcuni frangenti, un grande senso di familiarità con il tratto di Toriyama. Il disegno, però, non è sempre dettagliato come dovrebbe e ci sono dei (rari) momenti in cui l'elemento grafico dà prova di essere un fan made.

Bisogna dire, però, che in linea generale reputiamo che il comparto visivo dell'opera sia tutto sommato soddisfacente e ci sembra che lo stile dell'autore sia stato in grado di imitare la regia di Akira Toriyama con buoni risultati. Nell'utilizzo di qualche primo piano, inoltre, abbiamo riscontrato qualche omaggio visivo anche alla versione manga di Dragon Ball Super, a cura di Toyotaro, poiché alcune vignette ci sono sembrate del tutto simili a quelle del giovane sensei.

Dragon Ball Super (Anime) Il progetto fan made italiano a cura di Lorenzo Longoni e Raffaele Greco traghetta davvero Dragon Ball verso "nuovi orizzonti". Dall'incipit della storia, ambientata sia dopo Super che dopo Z, si evince la grande passione degli autori nei confronti del franchise di Toriyama, così come lo studio effettuato sull'opera madre soprattutto sul versante visivo. Se lo stile di disegno rappresenta un omaggio dignitoso al tratto e alla regia di Toriyama, d'altro canto il racconto suscita in noi qualche piccola perplessità in nome dello spirito originale di alcuni personaggi, ma al tempo stesso ci ha sufficientemente incuriositi nel proseguire la lettura, non appena i prossimi capitoli saranno pronti per la release.