EDENS ZERO: prime impressioni sulla nuova opera di Hiro Mashima

Abbiamo dato un primo sguardo al nuovo e attesissimo manga di Hiro Mashima, geniale autore di Rave - The Groove Adventure e Fairy Tail.

EDENS ZERO: prime impressioni sulla nuova opera di Hiro Mashima
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In piena attività dal 1998, il geniale mangaka Hiro Mashima ha intrapreso la sua carriera nel mondo dei fumetti a soli 21 anni, pubblicando la sua prima opera: Rave - The Groove Adventure, uno shonen che mescolava avventura, combattimento e una travolgente dose di comicità in grado di far impallidire persino prodotti più blasonati come ONE PIECE. Proprio questa, negli anni, è diventata una delle caratteristiche principali dei manga di Mashima, che nel frattempo ha sviluppato un character design molto preciso e affascinante, e che trova il proprio apice nelle meravigliose fanciulle immaginate dal sensei. Se Rave aveva infatti registrato un inizio altalenante, per poi diventare uno dei più grandi best seller del proprio tempo, Fairy Tail ha invece avuto una partenza a dir poco esplosiva, in quanto il mangaka decise di puntare stavolta su un'epopea briosa, divertente, straripante di fanservice, e che difatti ha potuto contare su uno straordinario circo di personaggi originali. Ora che anche la sua indiscussa opera magna si è infine conclusa - o quantomeno la sua saga principale, poiché è stato annunciato che Fairy Tail continuerà ad espandersi ancora a lungo - è finalmente giunto il momento di gettarci a capofitto in EDENS ZERO, la nuova avventura partorita dalla mente di Mashima!

Il giorno in cui si incontrarono

Dopo essersi fatto attendere per quasi un anno, EDENS ZERO è infine in mezzo a noi, e già dal suo primo capitolo si direbbe intenzionato ad ereditare tutti gli elementi chiave di Fairy Tail - inclusa la sua iconica mascotte. Protagonista del nuovo fumetto è Shiki, un giovane che vive su un'isola popolata interamente dalle macchine, ossia il "personale" del cosiddetto Regno di Granbell: un immenso parco divertimenti, ricco di attrazioni, enormi animali robot, negozi di souver, e tutto il necessario perché i visitatori conservino un bel ricordo del luogo. Sfortunatatamente Granbell non riceve alcun visitatore da almeno 100 anni; di conseguenza Shiki, che non ha mai incontrato altri esseri umani, trascorre le proprie giornate riparando i robot che ormai considera suoi amici, e che fin dall'infanzia si sono dedicati al suo fabbisogno.
Tutto cambia quando una splendida fanciulla, a bordo della sua futuristica nave, mette piede sull'isola in compagnia di un bizzarro gatto parlante, che tanto ricorda il buffo Happy di Fairy Tail. Essendo la prima cliente in 100 anni, Rebecca viene addirittura accolta con una parata organizzata su due piani dai robot, i quali le riservano un trattamento a dir poco principesco. È nel mezzo dell'esplorazione del parco che questa si imbatte nel bizzarro (e un po' animalesco) Shiki, che subito le propone di diventare amici. Nonostante il rifiuto iniziale di Rebecca, dovuto anche alle innocenti molestie subite dallo sconosciuto, questi la segue per tutta Granbell, riuscendo finalmente a dimostrare il proprio buon cuore e meritandosi una seconda occasione. Cresciuto dai robot e condotto sull'isola dal misterioso Re dei Demoni - una macchina pacifica cui era stato assegnato tale ruolo, e che purtroppo ha smesso di funzionare alcuni anni prima - Shiki ha atteso a lungo di poter incontrare altri esseri umani, al fine di stringere nuove amicizie e realizzare il suo sogno più grande: visitare altre isole. Allo stesso tempo, tuttavia, il ragazzo sente di non poter lasciare il Regno di Granbell, poiché se andasse via, nessuno più si occuperebbe della manutenzione dei suoi amici robotici.

Il finto clima di festa instaurato all'arrivo di Rebecca sfocia quasi in tragedia il giorno successivo, quando questa si risveglia legata ad un tronco e circondata da robot apparentemente intenzionati a bruciarla viva. Dinanzi agli occhi increduli di Shiki, le meccane palesano infatti la loro natura ostile: abbandonate al loro destino dagli esseri umani, queste hanno atteso con pazienza l'arrivo di un visitatore in possesso di una nave da utilizzare per ottenere l'ambita vendetta sul genere umano. Determinato a salvare Rebecca, Shiki è dunque costretto ad affrontare a malincuore il potente sovrano di Granbell, ossia un modello improntato verso il combattimento, e invero dotato di una forza erculea.
Risolvendosi in maniera analoga a quanto accaduto dodici anni fa nel primo capitolo di Fairy Tail, EDENS ZERO ha dunque gettato le basi per una nuova avventura ambientata stavolta tra l'immensità dello spazio, che la giovane Rebecca chiama "Sakura Cosmos". La ricerca di nuovi amici può infine iniziare!

Qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato

Sfogliando le prime pagine di EDENS ZERO, è stato impossibile non notare alcuni evidenti rimandi alle precedenti opere di Mashima, così come allo stesso Dragon Ball di Akira Toriyama, che ancora oggi continua a influenzare i mangaka cresciuti a pane e Sfere del Drago. Nonostante qualche riciclo di troppo (come lo stesso nome 'Shiki', che era già stato assegnato al protagonista della miniserie Monster Hunter Orage), EDENS ZERO sembrerebbe esattamente quello che ci aspettavamo: un racconto spensierato, in cui trovano spazio momenti di pura ilarità, eroismo, combattimenti pirotecnici, fanservice, e persino un pizzico di romanticismo, ossia tutti gli elementi che hanno reso Fairy Tail un indiscusso capolavoro. Certo i protagonisti principali si direbbero - nella personalità anche più che nell'aspetto - delle copie carbone di Natsu Dragneel (misto a Gray Fullbuster) e Lucy Heartfilia, ma è un compromesso cui eravamo già preparati da tempo; non a caso Hiro Mashima, come molti altri mangaka prima di lui, ha spesso fatto uso della tecnica inventata da sua altezza Osamu Tezuka, che nel corso della sua lunga carriera riutilizzò gli stessi personaggi in ruoli differenti in molte sue storie. Non ci sorprende dunque che nella meravigliosa splash a inizio capitolo vi siano non solo una versione adolescente della graziosa Wendy Marvel, ma anche e soprattutto una ragazza identica in tutto e per tutto all'esplosiva Erza Scarlet, che a giudicare dall'immagine potrebbe ricoprire stavolta il ruolo di antagonista - cosa peraltro già successa in una saga di Fairy Tail, quando i protagonisti esplorarono un universo parallelo. Essendo addirittura ambientato nello spazio, non è nemmeno escluso che EDENS ZERO non confermi una volta per tutte quanto sospettato finora dai fan di Mashima: dal momento che le sue opere principali condividono troppi elementi (e addirittura qualche personaggio), prestandosi persino ad un breve crossover (purtroppo non considerato canonico), è plausibile che queste siano ambientate nel medesimo universo.

Tornando a EDENS ZERO, la scelta di esplorare lo spazio e non il solito mondo fantasy promette quantomeno situazioni e minacce nuove, che potrebbero sfociare in scontri con razze aliene, combattimenti fra navi spaziali, e tutta una serie di eventi che Hiro Mashima non ha mai potuto includere nelle sue precedenti opere. I costumi sfoggiati da due personaggi immortalati nella splash sopramenzionata sembrano suggerire addirittura l'esistenza dei cyborg, implicando quanto l'avanzata tecnologia coprirà un ruolo chiave nella vicenda.
Per quanto concerne poi il comparto prettamente artistico, EDENS ZERO, forte dell'apprezzato ed evoluto character design di Mashima, vanta personaggi molto espressivi e magistralmente ombreggiati, in piena sintonia coi dettagliati paesaggi cui l'autore ha abituato i propri fan. Se il mangaka è infatti solito semplificare i volti dei personaggi durante le gag e le ricorrenti situazioni imbarazzanti, i villaggi e gli interni delle abitazioni trasmettono invece la cura maniacale che l'autore ripone nel benché minimo dettaglio, al fine di offrire un prodotto superbo e visivamente inattaccabile.

EDENS ZERO A giudicare da questo primo capitolo, EDENS ZERO sembrerebbe avere tutte le carte in tavola per rappresentare non il successore spirituale di Fairy Tail (che come abbiamo già menzionato ripartirà molto presto), ma un altrettanto valida alternativa alle vicende di Natsu e Lucy. Avendovi infuso le medesime caratteristiche che hanno portato i fan ad apprezzare la sua opera precedente, siamo convinti che Mashima coglierà la palla al balzo per addentrarsi in territori da lui ancora inesplorati. La nostra unica speranza, per il momento, è che l’autore ci regali quanto prima un carismatico antagonista principale, che questa volta possa giocare un ruolo chiaro e incisivo fin dal principio della vicenda.