Fate/EXTRA: Last Encore, primo sguardo alla Parte 2 presente su Netflix

È finalmente disponibile su Netflix Fate/EXTRA: Last Encore - Geocentrismo Illustre, che dovrebbe concludere la storia di Hakuno e Saber.

Fate/EXTRA: Last Encore, primo sguardo alla Parte 2 presente su Netflix
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Il 30 giugno scorso è approdata su Netflix una nuova esclusiva: Fate/EXTRA: Last Encore. La serie è tratta dal gioco di ruolo Fate/EXTRA, ambientato nel vasto e complesso nasuverse, universo creato da Kinoko Nasu e Takashi Takeuchi, con la visual novel di successo Fate/Stay Night. Sostanzialmente Fate/EXTRA: Last Encore cambia veramente poco le meccaniche presentate nel "fratello maggiore": anche in questo capitolo è presente una Guerra del Santo Graal, ma questa volta si svolge sulla superficie lunare, e l'artefatto non è altro che un computer. Per tutto il resto non cambia nulla: ci sono Master, i maghi, e i Servant, le loro "pedine" che scendono sul campo di battaglia; i Master e i Servant lottano tra di loro per conquistare il Graal ed esaudire un desiderio. Abbiamo già analizzato la prima stagione di Fate/EXTRA: Last Encore, che non è riuscita a colpirci del tutto, anche se tra gli sceneggiatori si annovera Nasu in persona. Lo studio d'animazione che ha realizzato l'anime è lo Shaft e non è riuscito a seguire le orme della ufotable, che ha curato i primi titoli, e che attualmente è impegnata con la trilogia di Fate/stay night: Heaven's Feel, incentrata sulla terza route del gioco. Da poco è disponibile su Netflix la seconda stagione di Fate/EXTRA: Last Encore, e noi abbiamo visto il primo episodio, ma le premesse non sembrano delle migliori.

La guerra continua

Dopo aver scoperto la vera identità di Hakuno Kishinami e del suo Saber, vediamo i due, sempre accompagnati da Rin Tohsaka, proseguire la loro scalata per raggiungere il Sacro Graal, qui chiamato Moon Cell, ed esaudire un desiderio. Nel frattempo il Chakravartin, un misterioso cerchio luminoso che è apparso nel cielo, sta lentamente facendo collassare il SE.RA.PH, il mondo virtuale dove si svolgono gli eventi.
Il trio si dirige verso l'ultimo piano, il settimo, dove si trova il Master più forte di tutti: Leonardo "Leo" Bistario Harwey. Arrivati a destinazione s'imbattono nel Servant di Leo, Gawain, il Cavaliere del Sole, anch'egli un Saber. Questi, però, non sembra essere ostile, anzi è molto ospitale nei confronti dei nuovi arrivati, e narra loro cosa è accaduto al suo Master: mille anni prima, nel corso della precedente Guerra del Santo Graal, Leo, poco prima di perdere la vita, venne salvato da Twice Pieceman, accettando i suoi ideali, diventando il guardiano del livello, e combattendo gli esseri umani sopravvissuti. Tuttavia questo stato durò solo per un centinaio di anni, perché, non trovando più avversari da affrontare, Leo decise di andare in letargo all'interno di una tomba, e di risvegliarsi solo al momento opportuno. Intanto, il misterioso cerchio nel cielo continua a muoversi inesorabilmente.
Il cavaliere Gawain conduce i protagonisti verso il mausoleo dove giace il suo Master; durante il tragitto apprendiamo che nella precedente guerra Twice ha eliminato tutti i vincitori e conquistato il Sacro Graal, portando alla distruzione di SE.RA.PH. Inoltre scopriamo il vero obiettivo di Hakuno, qualora dovesse vincere la guerra: ripristinare il Moon Cell per riportare in vita la Terra.
Il gruppo raggiunge finalmente la vetta del livello, e Gawain risveglia Leonardo. Inizia così l'avvincente ed epico scontro tra Leonardo e Hakuno, e Gawain e Saber. La puntata si conclude con un clamoroso cliffhanger, che lascia ben sperare negli episodi successivi.

Una battaglia senza fine

È difficile avere un'idea chiara di cosa potrebbe riservarci questa seconda stagione, soprattutto perché è composta da soli tre episodi. Possiamo già dire che non andrebbe intesa come una seconda stagione, ma più come una seconda metà che potrebbe offrire un finale effettivo di Fate/EXTRA: Last Encore, similmente a come è successo con le due parti di Unlimited Blade Works. Questo primo episodio è molto didascalico e poco movimentato: più di metà del minutaggio a disposizione è volto a lunghe e prolisse spiegazioni di cosa è accaduto anni prima e di cosa sta avvenendo all'intero mondo, non sempre molto chiare, soprattutto dopo tutto questo tempo trascorso dalla conclusione della prima parte; questo tipo di narrazione andrebbe a confermare lo schema ricorrente nella prima metà, che utilizza una puntata per presentare il piano e l'avversario che lo controlla, mentre la successiva è incentrata sul vero duello. Forse, visto il ridottissimo numero di episodi a disposizione per raccontare molto o tutto, e per riuscire a risolvere buona parte dei quesiti rimasti aperti, avremmo gradito di più in questo pilot un giusto equilibrio tra spiegazione e scontri, soprattutto perché in una saga come quella di Fate/ gli scontri sono una parte integrante della sceneggiatura, al punto da portarla avanti. Se i restanti due episodi proseguono così, temiamo vivamente che il risultato finale possa essere troppo frettoloso, e che non riesca a chiudere del tutto il cerchio aperto nel pilot della prima parte, lasciandoci con l'amaro in bocca. Staremo a vedere come le ultime due puntate riusciranno a gestire la narrazione, sperando che lo facciano in maniera soddisfacente.

Per quanto riguarda il comparto grafico c'è veramente poco da dire, perché non si distacca molto da quello utilizin precedenza. Seppur con qualche imperfezione, in particolar modo quando la telecamera tende ad allontanarsi dai protagonisti, i disegni si mantengono puliti e chiari. Questa limpidezza del disegno la si nota sia nei primi piani, sia per gli elementi tecnologici presenti a schermo, sia nell'ottima realizzazione del paesaggio circostante, più curato di tutto il resto. Sebbene con qualche inciampo visivo, la nitidezza del tratto si evidenzia, soprattutto, nelle situazioni più movimentate (anche se brevi) che cercano di essere il più chiare e fluide possibile, senza lasciare che la confusione predomini, riuscendo a tenere alta la tensione tanto quanto basta da lasciarsi travolgere. Forse unica pecca riscontrabile è un character design altalenante: si passa da Hakuno, che ha un design molto semplice e poco convincente; a Saber o Gawain, che sono ben più elaborati; ma questo è una caratteristica che accomuna buona parte dei capitoli facenti parte di Fate/, in modo da far capire che i veri protagonisti sono i Servant, proprio perché scendono sul campo di battaglia.

Fate/EXTRA Last Encore Questo primo episodio della seconda stagione di Fate/EXTRA: Last Encore non ci ha particolarmente entusiasmati: appurato che è da intendersi come l’inizio di una seconda metà conclusiva, abbiamo notato che molto tempo viene impiegato per lunghe spiegazioni. Giunti ai minuti finali, finalmente, si vede uno scontro, ma si conclude praticamente subito lasciando un po’ amareggiati. Al netto di queste imperfezioni riscontrate al termine di questo “pilot”, speriamo che le puntate finali siano più convincenti e decisive. La componente grafica, invece, sorprende ancora una volta, nonostante le imperfezioni mostrate, e riesce a lasciare con il fiato sospeso durante gli scontri. Vedremo come il tutto sarà gestito, una volta che la storia di Hakuno Kishinami e di Saber sarà arrivata a conclusione.