First look First Look at Japan Giugno 2009 - Parte 2

Le uscite in Giappone di Giugno 2009

First look First Look at Japan Giugno 2009 - Parte 2
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Eccoci al nuovo appuntamento dedicato alle novità trasmesse dalle tv giapponesi. In questo speciale andremo ad analizzare brevemente altre quattro serie attualmente in onda: Valkyria Chronicles, Shin Mazinger Shougeki! Z-Hen, Cross Game e 07 Ghost .
Il primo è un misto tra azione e sentimenti ambientato nei campi di battaglia; il secondo il "revival" di una delle serie più conosciute e "rifate" dell'intera storia degli anime. Il terzo è la classica sentimentl-commedia-sportiva di Adachi con diversi colpi di scena; l'ultimo infine è un fantathriller con aggiunta di poteri speciali e tanta distruzione.

Valkyria Chronicles

Trasposizione in video di una delle più belle sorprese del 2008 per PS3. Anno 1935 EC in un continente chiamato Europa (cambia la morfologia ma non la sostanza), il mondo è scosso dalla seconda guerra europea che vede contrapposti l’Impero Esteuropeo e la Federazione degli stati dell’Ovest. Scopo della guerra impossessarsi della Ragnite, minerale dalle incredibili proprietà e per questo alla base di tutta l’economia mondiale. In questo contesto l’unica nazione a rimanere neutrale è la piccola e pacifica Gallia.
Welkin Gunther, giovane entomologo e figlio di un famoso eroe della precedente guerra, durante il viaggio per tornare alla sua città natale, viene scambiato per una spia dell’impero esteuropeo e catturato da una pattuglia di miliziani, capitanati dalla giovane Alicia Melchiott. Neanche il tempo di chiarire l’equivoco che i veri nemici attaccano la piccola pattuglia costringendo Welkin ed Alicia a prendere una decisione che cambierà per sempre i loro destini. Rientrati in città, facciamo la conoscenza della piccola Isara Gunther, sorellastra di Welkin ed appartenente alla stirpe dei Darcsen, abile meccanico e pilota; caratteristiche che saranno indispensabili per la loro fuga da Brhul a bordo del carro armato dei loro genitori: l’ Edelwaiss.
La guerra è ormai alle porte ed ai nostri giovani protagonisti non rimane altro che unirsi alla milizia. Qui conosceranno i personaggi più disparati tra cui spiccano gli altri due membri della squadra 7, Brigitte "Rosie" Starke e Largo Potter, e la bella giornalista Irene Ellet .
L’anime è incentrato essenzialmente sulle avventure della 7° squadra ed il loro cammino per la riconquista della Gallia, alternando i momenti di pura azione con fasi più riflessive e intimistiche.
Ma ciò che rende particolare l'intera serie è il numero elevato di "non protagonisti" (tutti con un profilo ed una storia ben delineata) ed i vari intrecci che si vanno a creare con il proseguo della serie.
Da notare, come nel videogioco, anche qui sia stato utilizzato lo stile Canvas (tecnica che rende i disegni come dipinti su tela) che dona all’’opera quel retrogusto retrò un po’ malinconico tipico degli anni trenta in Europa. Tirando le somme la storia non brilla certo per originalità ma è l’insieme di tanti piccoli elementi che rendono l’anime un piccolo gioiellino. Naturalmente non è esente da difetti tra cui, almeno in questi primi episodi, una propensione al fanservice (esempio: il raddoppio del seno della protagonista), di cui non ha certo bisogno.

Finzione e Realtà

Forti sono le similitudini con l’Europa degli anni 30/40. L’antisemitismo qui viene espresso con l’odio e la persecuzione verso la popolazione Darcsen, estremizzata non solo da parte dell’impero ma anche all’interno della civile Gallia. Lo stesso dicasi per i campi di concentramento, anche qui come la storia ci insegna, hanno funzione di contenimento e sterminio dei Darcsen. Le due fazioni in lotta: una più liberale e democratica (Ovest) l’altra militarizzata e despotica (Est). Infine l’attacco alla Gallia ricorda molto l’attacco della Germania alla Polonia.

Shin Mazinger Shougeki! Z-Hen

Rocket Punch!!
Brest Fire!!
Celebri frasi di uno degli anime più amati della storia dell’animazione giapponese. Se ne parlava da qualche tempo, sin da quando ad una mostra in Italia, il grande maestro Go Nagai parlò di un revival dei suoi lavori più famosi e finalmente ci siamo. Com'è doveroso, partiamo da una premessa: come già precisato non è un remake ma un revival della serie, infatti l'anime è una fusione della vecchia serie animata di Mazinger Z con una delle ultime incarnazioni fumettistiche del maestro “Z Mazinga”, dove tra i molti riferimenti alla mitologia greca (micenea) il più forte è quello della rincarnazione di Zeus in Z (eus) Mazinga.
In un anno imprecisato di questi inizi di terzo millennio, in Giappone viene scoperto, dal professor Yumi, un minerale con al suo interno un’energia formidabile. Tanto potere, si sa, porta a generare guerre per il suo possesso e cosi il Dottor Hell, deciso a conquistare il mondo, attacca l’Istituto di ricerca del dottor Yumi. Alla sua difesa viene chiamato il giovane studente Koji Kabuto, alla guida del super robot Mazinga Z, creato appositamente per lui e costruito con la lega più forte che uomo conosca, da suo nonno Juzo. In questa prima fase non notiamo grossi cambiamenti, oltre a quelli già menzionati; il tutto si svolge come siamo abituati a vedere, con i continui attacchi dei mostri del dottor Hell, rinvenuti nell’antica isola micenea di Baldos, verso l’istituto di ricerca e la difesa disperata da parte di Mazinga di quest’ultima. Fa piacere notare un “incattivimento del character design” e finalmente un Barone Asdhura veramente cattivo e con un minimo di intelligenza. La serie anche se non stravolge il suo storico canovaccio porta con se diversi spunti interessati. Da vedere come si evolverà.

Mazinga Z o Z Mazinga?

Piccola parentesi per enumerare le differenze e le fusioni varie: Shiro in questa serie è il fretello di Koji e non di Sayaka; il barone Ashura, oltre ad avere un carattere ben definito, non è più il capo indiscusso dell’intera armata del dottor Hell, ma solo il generale di una delle sue 5 armate; la guerra non viene mossa solo per ragioni prettamente di conquista ma nasconde un segreto tra la famiglia Kabuto, il dottor Hell ed i ritrovamenti avvenuti sulla piccola isola greca.

Punto della situazione

Cross Game

Cross Game è la trasposizione video dell’ultima opera (ancora in corso in Giappone) del maestro Mitsuru Adachi. La storia si incentra e si sviluppa sulle vite del giovane Kon Kitamura, la cui famiglia gestice un negozio di articoli sportivi, e le quattro sorelle Tsukishima: Ichiyo, Wakaba, Aoba, e Momiji, la cui famiglia gestisce un batting center. I primi episodi ambientati nel periodo delle scuole elementari hanno il solo scopo di introdurci i vari personaggi e le possibili relazioni tra di loro, anche se ruota essenzialmente tutto intorno a Kon e Wakaba, nati entrambi lo stesso giorno dello stesso anno. Infatti la loro relazione spesso va oltre l’amicizia creando qualche grattacapo al buon Kon. Al termine di questo primo ciclo narrativo avverrà un fatto inaspettato che sconvolgerà per sempre le vite dei nostri. La vera storia inizia quattro anni dopo, quando ritroviamo nostri amici ormai all’ultimo anno delle medie, e tutte le nostre certezze stravolte, con il mondo dello sport che inizia a prender sempre più campo. Altro piccolo salto in avanti: prima superiore, Kon sembra riuscito finalmente a fare i conti con il passato e con se stesso, si inscrive al club di baseball ma per una serie di sfortunati eventi finisce in seconda squadra, allenata da Daimon, cinico e po’ perverso allenatore.
Nel frattempo le relazioni con le sorelle sono in continuo cambiamento, specialmente quella con Aoba. Non proseguiamo oltre perché si rischierebbe di rovinare i vari colpi di scena orchestrati da Adachi. Ad una prima occhiata l’anime ricorda/riprende molto da una sua precedente opera, Touch, ma si sviluppa in una maniera del tutto inattesa . Al contrario delle altre serie che si svolgono in un solo arco temporale qui ne abbiamo almeno due (tre nel manga) ed è pieno di capovolgimenti e stravolgimenti, che rendendo l’opera la meno “banale” (nel senso buono) di mister Adachi. Se la fedeltà con il manga verrà rispettata ci ritroveremmo davanti un anime molto frizzante e variegato; per tutti gli amanti delle commedie sentimental-sportive.

Punto della situazione

L’anime è ormai giunto al decimo episodio con piccoli avanzamenti della trama, non sappiamo quanti episodi conterrà ma si presuppone che finirà con la fine del secondo ciclo, anche perché la terza serie (se cosi la vogliamo chiamare) è ancora in prosecuzione in Giappone.

07 Ghost

Tratto dall’omonimo manga di Yuki Amemiya e Yukino Ichihara e prodotto per la TV dal celebre studio Deen (Lamù e Ranma ½ solo per citarne alcuni), 07 Ghost segue le avventure del giovane ex-schiavo (in senso molto ampio) Teito Klein, inviato alla prestigiosa accademia militare di Barsburg Empire's, a causa delle sue abilità speciali. Il problema di Teito è la sua amnesia, tutto quello che ricorda del suo passato proviene dai sogni tutt'altro che tranquilli che fa.
Insieme al suo migliore amico, Mikage, riusciranno a passare il difficilissimo esame di fine corso, dove il tasso di successo è di uno su venticinque. Il giorno dopo per puro caso ascolta la conversazione tra un suo professore e l’uomo che nei suoi sogni uccide suo padre, Ayanami. Sconvolto dalla rivelazione, irrompe nella stanza e in preda ad una furia omicida cerca di attaccare ed uccidere il patricida. Sventato l’attacco, Teito, viene portato in prigione, dove con il "quasi" aiuto dell’amico fraterno, Mikame, riuscirà a fuggire. Scoperta la fuga, la sua ultima carta da giocare è inscenare un finito rapimento e di cercare di uccidere il suo amico. Scampato all’attacco di Ayanami, Teito viene soccorso da un vescovo e portato nella vicina chiesa per ricevere assistenza e cure mediche. Qui scoprirà di portare con se l’Eye of Mikail , un potente artefatto rubato anni orsono alla sua vecchia patria e simbolo dei regnanti. Con la tragica morte di una persona a lui cara, Teito inizia la sua personale vendetta contro l’impero, vendetta che lo porterà a scontrarsi con divinità, il potente Verloen ed i 07 Ghost, organizzazione di cui fanno parte le persone con i poteri più straordinari, donati dagli dei stessi.
Ad una prima visone sembra che l’anime debba molto a Code Geass, frutto soprattutto del character design, ma con il numero di episodi il senso di deja-vu cala progressivamente finchè ne prende il posto un senso di curiosità verso la storia ed gli appartenenti del 7 Ghost, ognuno con il proprio potere ed personalità particolari. Come già detto la trama inizialmente non brilla ne per originalità, ne per brillantezza ma il profondo lavoro svolto per il backgroud storico-religioso riesce a trascinare lo spettatore nei sempre più ingarbugliati intrecci in cui gli amici diventano i nemici e niente è quello che sembra. Da visionare fino in fondo solo per veder come riusciranno a sbrogliare la matassa di tutti gli intrecci creati.