Levius: primo sguardo alla nuova serie Netflix a tema pugilistico

Abbiamo visto il primo episodio della nuova serie Netflix Levius e siamo pronti a parlarvene nel nostro consueto first look.

Levius: primo sguardo alla nuova serie Netflix a tema pugilistico
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Levius, il manga a tema pugilistico creato da Haruhisa Nakata e serializzato a partire dal 2013, parla di un giovane atleta e del suo percorso di miglioramento all'interno del circuito della boxe meccanica, lo sport in assoluto più famoso all'interno del mondo steampunk in cui si svolgono le vicende.
La piattaforma di streaming Netflix, sempre in prima linea anche a livello di adattamenti anime, non si è lasciata sfuggire l'occasione di trasporre su piccolo schermo le avventure del giovane pugile protagonista il cui nome dà il titolo all'intera serie.

L'opera, composta da 12 episodi dalla durata di circa 20 minuti ciascuno, promette di riservare più di qualche sorpresa agli amanti del genere action.
Di seguito potete leggere l'analisi del nostro consueto first look, in attesa della pubblicazione della recensione completa. Vi ricordiamo, inoltre, che è disponibile il nostro consueto speciale sulle uscite anime Netflix di dicembre 2019.

Basta un colpo

Le vicende della serie si svolgono in un mondo alternativo in cui il vapore è usato per realizzare macchinari tecnologici, pescando a piene mani dalla tradizione steampunk, in cui lo stile retrò si amalgama perfettamente a un contesto futuristico. Il protagonista della storia è Levius, un giovane dal passato tormentato che vede nella boxe meccanica - uno degli sport più quotati dell'universo di cui fa parte - un'ancora di salvezza con cui riscattarsi.

La serie parte in quarta mostrandoci il protagonista alle prese con uno scontro di pugilato, espediente che serve anche allo spettatore per entrare da subito in sintonia con le dinamiche che governano il mondo di Haruhisa Nakata.
L'anime infatti non perde tempo nello spiegarci come funzionano i vari componenti meccanici installati sul corpo degli atleti, capaci sì di potenziare chi li utilizza ma a caro prezzo.

I meccanismi di aumento delle prestazioni fisiche, infatti, sono comunque molto fragili, particolare che porta l'intero staff del protagonista a dovergli ricordare continuamente di fare attenzione durante le azioni più drastiche.
Fin da questo primo episodio viene così posta molta attenzione non solo sul lato action, ma anche sull'aspetto tattico di tutti gli scontri, una componente da sempre molto importante per chiunque voglia cimentarsi in qualsiasi sport da combattimento e/o disciplina marziale.

Per quanto riguarda i personaggi è stato fatto in linea generale un buon lavoro sulla caratterizzazione, soprattutto sul protagonista. Nonostante suo zio Zack (che riveste anche le veci di allenatore) si impegni al massimo per dare utili consigli al giovane, quest'ultimo cerca sempre di fare di testa propria, puntando a vincere gli scontri attraverso un colpo speciale che, inevitabilmente, lo porta a danneggiarsi l'unico braccio meccanico che possiede.

Ben implementate anche le sequenze post match, in cui fin da subito ci viene fatto presente che ogni modifica meccanica ha un costo in termini di denaro che in realtà non è sempre possibile coprire in maniera adeguata.
Se questo aspetto verrà gestito in maniera soddisfacente durante il corso dell'intera serie, lo spettatore potrebbe trovarsi davanti a un gran numero di situazioni diverse, vista appunto l'elevata precarietà degli strumenti tecnologici a disposizione del protagonista.

A fronte di un clima generalmente serioso, l'implementazione del personaggio di Natalia, un'atleta sopra le righe intenzionata a dare una mano a Levius, risulta un ottimo modo per alleggerire in alcuni frangenti il tono della narrazione.
La ragazza, grazie al suo carattere esuberante e sopra le righe, potrebbe assumere nel corso della serie il ruolo di spalla comica, riuscendo al contempo a dare dei consigli fuori dagli schemi al protagonista.

Un passato burrascoso

Questa prima puntata, oltre a puntare sulle sequenze di combattimento, sceglie anche di concentrarsi in maniera marcata sull'introspezione del protagonista, grazie a brevissimi flashback capaci di delinearne il passato a tratti tragico.
La pericolosità dietro ai conflitti armati è infatti un tema che molto probabilmente tornerà con prepotenza negli episodi successivi, anche in funzione della storia personale di Levius.

Il ragazzo, infatti, molto spesso viene letteralmente travolto dai ricordi di un passato lontano, in cui è possibile vedere chiaramente gli orrori generati dalla guerra.
In questa prima puntata viene posta l'attenzione proprio sull'attitudine del protagonista nell'affrontare ogni singolo match a testa bassa, facendosi guidare esclusivamente dall'istinto, quasi come se i vari combattimenti assumessero per lui una semplice funzione di distrazione da problemi molto più profondi.

Levius, seppur agli inizi della carriera, ci viene presentato come un campione in ascesa, capace di ribaltare le sorti dello scontro attraverso il suo colpo speciale; nonostante le numerose vittorie però, il protagonista sembra essere costantemente infelice per una ragione che al momento non è ancora possibile conoscere nel dettaglio.

La testardaggine del giovane pugile nell'ignorare sistematicamente qualsiasi tipo di consiglio potrebbe però portare lui - e la sua squadra - in una spirale autodistruttiva senza ritorno, particolare in grado comunque di donare all'opera un elevato grado di profondità.

A livello tecnico, seppur l'intera serie sia realizzata con lo stile cel-shading (che potrebbe far storcere il naso ai puristi), in realtà - salvo rari casi - le animazioni risultano abbastanza fluide, anche durante i momenti più concitati.
L'unica vera nota critica riguarda gli scenari urbani, in vari casi davvero molto spogli e privi di dettagli.

Levius Il primo episodio di Levius, nonostante faccia leva su un immaginario rodato come quello degli incontri pugilistici, riesce in linea generale a intrattenere dall'inizio alla fine. La serie, capace di alternare sapientemente i momenti action a quelli maggiormente introspettivi, potrebbe in realtà risultare una delle sorprese più interessanti di fine anno. Speriamo quindi che l'anime riesca a sviluppare in maniera soddisfacente i numerosi spunti interessanti visti fin qui.