Mashle: un manga esilarante tra One-Punch Man e Harry Potter

Il manga di Hajime Kotomo arriva in Italia: il primo volume di Mashle è un esilarante connubio tra One-Punch Man e Harry Potter.

Mashle: un manga esilarante tra One-Punch Man e Harry Potter
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Quando si ha una gigantesca fonte di ispirazione come si fa a non rimanere schiacciati dal suo peso? E se le fonti sono due, con la seconda ancora più titanica? Le si mescola entrambe, citandole spudoratamente senza prendersi mai sul serio. È proprio quello che fa il manga di Mashle da poco approdato in Italia con il suo primo volume, edito da Star Comics. Perché l'opera di Hajime Komoto è una fusione (quasi) dichiarata tra One-Punch Man e Harry Potter, ironica e sopra le righe.

Un continuo gioco tra autore e lettore, pronto a scoprire cosa riserva la pagina successiva, che prende a piene mani dagli stilemi dello shonen di combattimento inzuppato di comicità. Il manga infatti non inventa nulla di nuovo, ma fa benissimo il compito e pure qualcosa di più, visto il successo di Mashle in terra nipponica e quello che potrebbe avere in occidente, magari con un adattamento anime pronto a conquistare un pubblico ancora più vasto. Ma scopriamo assieme perché potrebbe farlo.

Mashle, muscoli e magia

Nel mondo ideato da Hajime Komoto la magia è parte integrante della società. Tutti nascono con una voglia sul volto, indicatrice della propensione alle arti magiche. Tutti tranne Mash Burnedead.

E allora cosa può fare questo giovane ragazzo non troppo sveglio per sopperire a questa mancanza? Allenarsi. Ma allenarsi come un matto, come un Saitama. Fin da subito lo vediamo in mezzo ai boschi mentre alza valanghe di chili con il bilanciere, però a quel punto sorge la domanda: la semplice forza fisica come fa a tenere testa alla magia? Basta avvolgere tutto nella comicità shonen e non ci sarà alcun problema. Più o meno. Perché la società di Mashle non solo è fatta per il 99% di maghi, ma vuole eliminare tutti quelli che nascono senza poteri, per evitare che la magia sparisca dal mondo. Ecco perché Mash è stato nascosto dal nonno adottivo nella foresta, e perché non dovrebbe andare all'equivalente di Diagon Alley. Ma lui ci va, si fa scoprire e inizia il vero divertimento (per noi). Komoto non perde tempo e sfodera subito la sua comicità, quando Mash scaccia via una palla di fuoco magica con uno schiaffo. Da lì inizia la montagna russa di risate.

Hogwarts e One-Punch Man

Una volta spiegato il setting senza fronzoli del proprio mondo, Mashle entra a gamba tesa in quello di Harry Potter, riprendendo fin da subito tutto il possibile: Hogwarts, Silente, il Torneo Tremaghi, il Quidditch, i dormitori. Insomma, cercate un elemento caratteristico della saga e Hajime Komoto lo inserirà, per parodiarlo a suo modo.

E questo già solo nel primo volume, sorta di "pietra filosofale" per tutto quello che succederà. Inutile dire che per ora la comicità funziona, e che ogni escamotage studiato dall'autore per consentire al suo protagonista di "usare" la magia è esilarante (basta la scena del volo sulla scopa per ridere di gusto). Però al tempo stesso Komoto riesce a dare qua e là spunti di riflessione su alcuni temi (classicissimi) ma trattati bene: l'importanza del lavoro duro, la lotta di classe e la scelta dei propri amici basata sul cuore, e non sul tornaconto. Topoi intrinsechi all'opera di riferimento, che però in Mashle sorreggono bene l'inizio della storia, che punta tanto sulla comicità situazionale. Inutile fare troppe previsioni adesso, ma se guardiamo all'illustre ispirazione di OnePunch Man possiamo fare qualche considerazione sul futuro. One, il cui stile di disegno è molto richiamato da Komoto, è riuscito a rendere la gag di Saitama che sconfigge tutti con un colpo un punto cardine della sua opera. Che ancora non stufa, attorno alla quale l'universo di One Punch Man ruota alla perfezione.

Mashle potrebbe tranquillamente seguire quella via, anche se il suo protagonista non è invincibile, ma rasenta quasi la perfezione nell'utilizzo della forza fisica per sopperire alla mancanza di magia. E alcuni elementi sul finale del primo volume, tra scontri e future battaglie, fanno presagire una storia che potrebbe andare avanti per parecchio tempo, rinnovandosi. Chissà che questo manga non diventi davvero il prossimo best seller del genere. Viste le premesse, non ci stupirebbe.