ONE PIECE Gold: primo sguardo all'anime comics ispirato al film

Dopo il successo al cinema di ONE PIECE Gold: Il Film, è arrivato nelle nostre fumetterie l'anime comics grazie a Edizioni Star Comics.

ONE PIECE Gold: primo sguardo all'anime comics ispirato al film
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Nel corso degli anni Eiichiro Oda è riuscito ad inserirsi tra i più grandi autori di manga shonen grazie al suo capolavoro, ONE PIECE. Era infatti il lontano 1997 quando per la prima volta, sulla rivista Weekly Shonen Jump, apparve la storia di un giovane pirata esuberante e sempre sorridente che voleva formare una numerosa ciurma di fidati uomini per coronare il suo sogno: diventare il Re dei Pirati. Il passo al successo mondiale fu breve. ONE PIECE può contare milioni di copie vendute in tutto il mondo, e il suo "impero" è in continua crescita: anime, gadgets, film e tanto altro. Nel 2016, nelle sale cinematografiche giapponesi, è stato distribuito il 13° film basato sull'opera di Oda: ONE PIECE Gold: Il film. Per celebrare l'uscita, è stata rilasciata anche una versione cartacea in due tankobon. Il 2 Maggio scorso Edizioni Star Comics ha pubblicato il primo volume dell'anime comics della pellicola; il secondo dovrebbe invece arrivare nei primi giorni di Giugno. Dopo aver analizzato ONE PIECE Gold: Il Film ci siamo avventurati tra le fantastiche pagine di questo primo numero.

Casinò Paradise

L'anime comics di ONE PIECE Gold: Il film si apre con Episode 0 - ver 711, in cui vediamo la nostra ciurma intenta a trascorrere il tempo, nell'attesa di raggiungere la prossima meta, gustando i prelibati piatti preparati da Sanji o giocando a pallavolo. Nel corso del prologo ci viene descritta per sommi capi Gran Tesoro, che si preannuncia essere spettacolare: una nave-città, in cui è possibile trovare magazzini, cinema, locali, hotel di lusso e soprattutto casinò. Tutti sono ansiosi di visitare questo fantastico luogo, ma si rendono subito conto di non avere soldi a sufficienza per poter giocare ai tavoli. Fortunatamente, Usop ha un piano per guadagnare soldi facilmente: allestire uno spettacolo di sumo. Rufy, Usop, Chopper, Franky e Brook si esercitano per lo show. La rappresentazione, arrivata ad un momento culminante, prende una piega inaspettata: Rufy e Franky, infervorati dal momento, decidono di sferrare i loro colpi migliori, senza preoccuparsi di danneggiare la nave; tempestivamente giunge Nami che li ferma, come solo lei sa fare, ponendo fine a questa "buffonata". Al termine di questo gradevole siparietto, la ciurma avvista in lontananza un bagliore: l'ingresso di Gran Tesoro.
Sbarcati sull'isola, il gruppo rimane incantato dalla magnificenza e dalla maestosità della nave. Li raggiunge sul posto Baccarat, la sexy concierge della sala VIP di Gran Tesoro, che li accompagna in un tour della metropoli. Nel corso del tour, i mugiwara sono ancora più estasiati dall'incredibile struttura: immensa, imponente; le strade sono ampie e c'è un continuo via vai di persone; ogni locale invoglia a entrare e, come ciliegina su questa succulenta torta, tutto è interamente rivestito d'oro, costantemente tenuto sotto controllo da Lumacamere, per prevenire atti di vandalismo e furti.

Tuttavia, dietro a questa facciata di divertimento sfrenato si cela qualcosa di oscuro: non tutti vivono agiatamente, come potrebbe sembrare, anzi molti sono costretti alla povertà a causa di debiti contratti con il gioco d'azzardo. La concierge scorta i pirati al Re Oro, il più prestigioso hotel del mondo, interamente costruito d'oro, al cui interno vi è uno dei casinò più grandi della città. Rufy, ovviamente il più entusiasta di tutti, inizia a giocare con i soldi prestatigli da Baccarat. In breve tempo i compagni vincono la bellezza di 30 milioni di berry. A fronte della cospicua vincita, la donna li invita a raggiungere la sala VIP, dove potrebbero moltiplicare i loro guadagni. Nami, senza pensarci troppo, accetta a nome di tutti. Nella sala privata, l'equipaggio fa la conoscenza di Gild Tesoro, proprietario e re di Gran Tesoro. Questi invita i pirati a giocare contro di lui, mettendo sul piatto la possibilità di vincere 10 volte la puntata. Il capitano accetta la sfida, puntando tutto, convinto di sbancare, ma la partita si conclude rapidamente, con la sconfitta di Cappello di Paglia. Tesoro rivela loro di essere stati ingannati da Baccarat e di essere caduti nella sua trappola: la sexy guida ha mangiato il Frutto del Diavolo Lucky Lucky, con il quale priva della fortuna chiunque tocchi, colpendo così Rufy. Il re della nave ora esige che gli vengano restituiti i soldi, altrimenti i nostri pirati saranno costretti a lavorare come schiavi. La banda rifiuta di rispettare l'accordo, e Tesoro decide di passare alle maniere forti: rapisce Zoro, facendo sfoggio del potere acquisito dal Frutto Gold Gold, con il quale può controllare e modellare a proprio piacimento l'oro. Impotente, la ciurma di Cappello di Paglia accetta di pagare la somma e di liberare il compagno. Queste sono le premesse che porteranno i mugiwara ad aggirare le severe regole dell'isola-nave, pur di liberare il loro compagno e porre fine, una volta per tutte, al dominio di terrore di Gild Tesoro.

Leggere un film

Eccezion fatta per Episode 0 - ver 711, che funge da breve prologo agli eventi e ci introduce in modo intelligente a questa nuova avventura, la sceneggiatura è la medesima del film e presenta anche le stesse lacune narrative che abbiamo riscontrato in ONE PIECE Gold: Il FIlm. Tuttavia, nascosta dalla sovracopertina, vi è una breve storia di Tesoro e del suo rapporto con l'amata Stella, sotto forma di bozzetto disegnato da Oda stesso, che potrebbe essere un ulteriore approfondimento sul carattere del personaggio, in sintonia con le produzioni del mangaka. Riteniamo affrettato tirare le somme sulla trama, e su come la breve divagazione sull'antagonista possa effettivamente influenzare le vicende, perché il volume si conclude con un bellissimo cliffhanger, che fa attendere disperatamente il capitolo successivo.
Leggendo l'anime comics di ONE PIECE Gold: Il Film, saltano sicuramente all'occhio vari elementi. Forse quelli che spiccano maggiormente sono due aspetti dei disegni: atipici per un manga e interamente a colori. Come suggerisce il tipo di prodotto, questo non può essere considerato a tutti gli effetti un fumetto orientale classico, ma più come una trasposizione cartacea della pellicola stessa: eccezion fatta per l'illustrazione della sovracopertina, in cui si distingue il tratto artistico di Eiichiro Oda, lo stile adoperato nel volume è il medesimo di quello utilizzato nel film, così come anche la varietà dei colori. I fotogrammi della pellicola, vedendoli stampati su carta, nelle prime pagine potrebbero dare una sensazione di disorientamento e inadeguatezza, soprattutto per chi è oramai abituato al prodotto originale; ma proseguendo gradatamente con la lettura, questo particolare colpo d'occhio passa inosservato, e il lettore si abitua al singolare stile, rendendo di fatto il prodotto ben più apprezzabile e fruibile. Proprio questo fattore, in specifici momenti, ci fa assistere a quella che potremmo considerare come una CGI bidimensionale: benché possa sembrare strano da leggere, quest'effetto è dato proprio dallo stesso taglio artistico presente nel film e qui riproposto, accentuato anche dalle ricercate tonalità che assumono le immagini.

Dicevamo che le tavole sono interamente colorate, e qui giocano un ruolo chiave, soprattutto nella resa grafica: si nota una differenza di sfumature tra la copertina e il resto del volume, e anche in questo caso ritornano le stesse tinte dell'animazione. Infatti sono utilizzati i toni accesi e cupi, che caratterizzano la pellicola, riuscendo a sposarsi alla perfezione con le insolite immagini. Il mix tra questi due fattori stilistici è riuscito a farci immergere nell'ambientazione e ci ha fatto provare la sensazione di trovarci in prima persona a Gran Tesoro, e rimanere "abbagliati" dal lucore dell'oro di cui è fatta la nave. In questa versione cartacea di ONE PIECE Gold, ovviamente, molte inquadrature sono state tagliate per rispettare la grandezza dell'impaginazione del volume; vengono eliminati in questo modo alcuni intermezzi in cui venivano in origine mostrati i brevi e gradevoli cameo di noti personaggi della serie. In conclusione, tutti questi componenti fanno dell'anime comics un'ideale versione cartacea della pellicola, gradevole da leggere e da gustare, a cui manca solo la colonna sonora.

ONE PIECE FILM: GOLD Al termine della lettura del primo numero dell’anime comics di ONE PIECE Gold: Il Film, possiamo già dire che è un prodotto ben realizzato sotto l’aspetto visivo e grafico. Inizialmente bisogna solo abituarsi ai colori vividi derivati dai fotogrammi della pellicola, che si allontana di molto dalla tecnica di Eiichiro Oda; ma una volta superato questo impercettibile ostacolo, la lettura scorre veloce. A livello narrativo non sembra voler aggiungere nulla di nuovo rispetto al film, se non un breve excursus su Tesoro. Indubbiamente questa versione manga del film è consigliata a chi segue ONE PIECE, a chiunque abbia apprezzato la pellicola, e a chi non sia riuscita a vederla al cinema all'uscita e vorrebbe recuperarla a tutti i costi.