Paper Girls: primo sguardo al fumetto di Bran K. Vaughan e Cliff Chiang

La serie dall'autore di Saga e dal disegnatore di Wonder Woman getta spunti originali e appassionanti in vista dei prossimi volumi.

Paper Girls: primo sguardo al fumetto di Bran K. Vaughan e Cliff Chiang
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Grazie a BAO Publishing ci è capitato per le mani il primo numero di Paper Girls, una nuova avventura a fumetti realizzata da due autori di tutto rispetto: parliamo di Brian K. Vaughan, che ne cura i testi, e Cliff Chiang, che invece si occupa dei disegni. Il primo è conosciuto soprattutto per essere lo sceneggiatore di Saga, altra acclamata serie fumettistica che in Italia viene pubblicata sempre dai ragazzi di BAO, mentre il secondo ha dato un grande contributo in casa DC Comics con la gestione di un personaggio davvero iconico come Wonder Woman. I due artisti, quindi, uniscono le forze per un'opera che sembra inglobare il meglio di tutta la loro esperienza, tra un gruppo di esplosive protagoniste femminili e un'ambientazione in salsa sci-fi, ma con qualche tinta fantasy e cyberpunk, in un mix che ha tutta l'aria di essere una carta vincente.

Una notte come tante

Siamo nel 1988. Erin è una ragazzina da poco entrata nel "mondo" dei giovani che consegnano i giornali alle luci dell'alba in una cittadina americana apparentemente tranquilla, un posto come un altro in cui si consumano dinamiche e drammi di tutti i giorni. Durante una delle sue prime scorribande notturne, la protagonista incontra Mac, leader spregiudicata e ribelle di un gruppetto di tre dodicenni che svolgono la stessa mansione di Erin: dopo aver fatto amicizia e aver fatto fronte prima a una banda di bulli e poi alla diffidenza di un poliziotto, le quattro Paper Girls si ritrovano in una cantina abbandonata nella quale è presente un misterioso macchinario. Ingenuamente, le giovani decidono di azionarlo e, dopo essere state investite da un violento fascio di luce che irradia tutto il quartiere circostante, si ritrovano in quello che sembra in apparenza lo stesso mondo in cui vivevano prima.
A loro spese, scopriranno ben presto che non è così: la macchina sembra aver azionato una sorta di distorsione spazio-temporale, che le ha catapultate in un luogo che sembra del tutto simile alla loro casa, ma in cui si consumano orrori di ogni tipo. Persone che credono di riconoscere sono in realtà mostri o aberrazioni della natura, mentre la società sembra essere dilaniata dal conflitto tra un'arcana setta religiosa e un gruppo di viaggiatori del tempo, dissidenti nei confronti della curiosa dittatura imposta dalle figure che li braccano. Inizia un'avventura dalle tinte fortemente oscure per le quattro eroine, che si ritrovano da un momento all'altro a lottare per la propria vita.

Tra le pieghe dell'arcano

Paper Girls è un racconto che sembra mescolare sapientemente canoni già visti dello sci-fi e del mistery con qualcosa di nuovo, su tutto la caratterizzazione delle sue iconiche protagoniste e della rappresentazione di un immaginario assurdo e al di là della semplice concezione del distopico. Negli elementi imbastiti dalla sceneggiatura del sempre ottimo Vaughan, la cui penna schietta e pungente colpisce con dialoghi serrati e d'impatto, convergono tanti elementi che hanno reso grande l'intrattenimento di genere della cultura pop moderna. Basti pensare a prodotti come Stranger Things o IT, che nelle loro incarnazioni audiovisive o letterarie ci hanno già proposto racconti su bambini coraggiosi alle prese con le stranezze del mondo soprannaturale. Il primo numero della serie edita da BAO Publishing ci porta attraverso una storia ben ritmata, che viaggia sul binario di una sempre maggiore suspance, un filo sottile che ci tiene in bilico su una sceneggiatura dai continui colpi di scena e dai risvolti imprevedibili. L'avventura di Erin e delle sue compagne, nel primo volume del fumetto di Brian K. Vaughan e Cliff Chiang, assume sin da subito caratteri unici e peculiari: ciò avviene, oltre alla sapiente scrittura del suo sceneggiatore, anche grazie ai disegni di Chiang, che tratteggia ogni personaggio con estrema autoralità.

Le linee dell'artista spaziano dai visi dolci e levigati delle tre dodicenni alle mostruose creature che incontrano sulla loro strada, passando per volti orribilmente deformati e "cavalieri" dall'aria solenne, il tutto intriso di un costante gioco di cromatismi tra loro opposti, come le tetre sfumature del blu o le accese varianti del rosso, dall'arancione al fucsia, che si alternano su sfondi e ambientazioni in un cupo mosaico psichedelico.

Paper Girls Il primo numeri di Paper Girls dà inizio a un viaggio tra le pieghe dell'arcano dalle tinte fortemente pop, eppure la maggior parte degli elementi narrativi e stilistici ci sembrano intrisi di una forte originalità, grazie alla scrittura pungente dell'autore e allo stile psichedelico ma al tempo stesso dettagliato del disegnatore. Brian K. Vaughan e Cliff Chiang firmano l'incipit di un'opera che, dopo aver riscosso un successo stratosferico negli USA, si prepara a fare incetta di appassionati anche in Italia grazie a BAO Publishing.